Hcv e statine

hcv asintomatico da 20 anni transaminasi sempre normali adesso HCV RNA (PCR) 2,53E+6 UI/mL faccio statine per il colesterolo e in particolare atorvastatina 40 e non bastando mi consigliano di aggiungere ezetimibe 10. Domando se può essere troppo per il mio fegato ora asintomatico ma suppongo molto a rischio?
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Infettivologo, Dietologo attivo dal 2009 al 2019
Infettivologo, Dietologo
Gent.mo utente,
non bisogna aspettare che si manifestino i segni da danno epatico per sospendere le Statine, le quali sono delle sostanze nemiche numero 1 del fegato e non solo.
Ci sarebbe da chiedersi:
1) quale la necessità dell'uso delle Statine ?
2) prima della prescrizione delle stesse si è pensato ad una modifica dello stile di vita alimentare ( a maggior ragione che si tratta di HIV) orientato anche ad un aumento delle difese immunitarie ?
3) qualcuno ha provveduto ad informarla della pericolosità della dieta occidentale (troppo ricca di proteine animali, grassi saturi e zuccheri complessi) ?
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti
Saluti
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Utente
Utente
Gentile dott la ringrazio per la risposta ma la informo meglio che la atorvastatina 40 me la ha prescritta il cardiologo essendo io cardiopatico stabilizzato dopo infarto miocardico del 1990 con colesterolo ldl elevato 159 nonostante la dieta di cui ero ben informato. La domanda è: la aggiunta del ezetimibe 10 (alla atorvastatina) che riesce ad abbassarmi sufficientemente le ldl può essere un pericolo per il mio fegato visto che sono stabilizzato sia con il fegato che con il cuore e pensando maggiormente al fegato converrà ridurre la dose per un giusto compromesso in quanto non so immaginare o quantificare la sua dannosità. Grazie ancora



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Infettivologo, Dietologo attivo dal 2009 al 2019
Infettivologo, Dietologo
Gent.mo amico,
sull'aggiunta dell'Ezetimibe rafforzo il pensiero riguardo la tossicità epatica. Purtroppo noi medici molto spesso pensiamo solamente all'indicazione terapeutica del farmaco sottovalutando però gli effetti collaterali. Ma la cosa più importante, a mio modesto avviso, è che non diamo il giusto peso alle cause scatenanti il problema. In particolare nel suo caso se lei mi dice che "nonostante la dieta mantiene le LDL a 159" significa che la dieta che le hanno impostato è completamente errata; pertanto oltre a pensare esclusivamente a "mettere il coperchio sulla pentola che bolle (farmaci) credo che si debba cercare di spegnere la fiamma". Quanti medici le hanno spiegato che il colesterolo LDL deriva esclusivamente dal mondo animale e dai grassi saturi industriali che ci vengono propinati giornalmente con la scusa della lunga conservazione ?
Essendo un discorso molto lungo e alquanto provocatorio preferisco "fermarmi qui" con le considerazioni generali e, qualora volesse maggiori dettagli, può scrivermi in privato a docmimmo@gmail.com
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Utente
Utente
La ringrazio ancora dottore un ultima domanda però: quale dei due medicinali, dovendoli fare ambedue e per una eventuale riduzione , è più nocivo per il fegato: la atorvastatina oppure ezetimibe. Grazie ancora.
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Gentile Utente,
valuti con l'Epatologo che la segue se sia effettivamente il caso, dopo un infarto del miocardio, di sospendere l'uso della statina.
La stessa non ha solo la funzione di abbassare il colesterolo ma attività "pleiotropiche" che si traducono principalmente in un potente effetto endotelio protettivo e in una riduzione significativa del rischio di morbidità e mortalità cardiovascolare.
Inoltre sia le statine che l'Ezetimibe non sono obbligatoriamente epatotossici: possono in alcuni casi determinare un aumento lieve delle transaminasi facilmente controllabile con la sospensione dei farmaci.
Diversamente lei non dovrebbe prendere più nessun farmaco!
In quanto alla dieta: se lei introduce meno colesterolo ci pensa la HMG-CoA reduttasi epatica a produrre colesterolo e per effetto rebound in quantità maggiore che prima.
Credo che prima di dare consigli che pertengono ad organi delicati ed a eventi potenzialmente fatali bisogna conoscere la farmacologia clinica a menadito! E liberarsi di pregiudizi risalenti a 20 anni fa!
Inoltre non è detto che la carica virale correli direttamente con il danno epatico: se gli indici di citolisi epatica sono normali (AST/ALT) è necessario fare una biopsia epatica o un FIbroscan o entrambi per valutare l'evoluzione della sua epatite in tanto tempo e il danno portale attualmente presente.
Consulti un buon epatologo, stia a sentire, nel suo interesse!
La saluto cordialmente,
Dott. Caldarola.

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