Allungamento periodo finestra hiv

Gentili Dottori,
vi scrivo questo messaggio, sperando di non disturbare troppo, perché ho letto che il periodo finestra che deve necessariamente passare per avere un test dell'HIV dal risultato sicuro al 100% può allungarsi in alcuni casi...
In quali casi precisamente, con i vari tipo di tests usati oggi in Italia? (Quello usato per me credo fosse combinato, ma non so esattamente di che tipo.) Ho letto che le tossicodipendenze possono allungare il periodo finestra anche di molto... Immagino si intenda solo da droghe pesanti, senza che l'uso od abuso di sostanze come alcolici, tabacco, cannabis e tè di foglie di coca -prodotto tradizionale sudamericano- possano essere considerati tossicodipendenze a tal fine: la mia interpretazione è corretta?
E l'uso di pomate al cortisone (mio caso specifico: Cortison-Chemicetina allo 0,5% che applicavo all'angolo di un occhio) potrebbe allungare il periodo finestra oltre i 3 o 6 mesi?
Sperando che possiate rispondermi vi ringrazio sentitamente.
Cordiali saluti,
Davide
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Anestesista, Infettivologo attivo dal 2007 al 2009
Anestesista, Infettivologo
Gentile paziente gradirei che mi segnalasse dove ha letto queste informazioni del tutto fuorvianti. Un periodo di cento giorni è sufficiente stia sereno. Inoltre nè pomate al cortisone nè stupefacenti alterano il periodo finestra.
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Utente
Utente
Gentilissimo Dr. Masala,
la ringrazio di cuore per la sua risposta, così gentile e rapida.
Di allungamento del periodo finestra fino a OLTRE dodici mesi nel caso di tossicodipendenze (in cui comunque non credo rientrino droghe -a vario titolo considerabili tali- come quelle che ho citato) ho letto qua: http://www.spaziobianco.com/Faq/IndexFaq.htm
Di sieroconversioni molto tardive, anche a dodici mesi, ho letto anche qua: http://www.helpaids.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/44#76b010
Fonte: Ciesielski CA, Metler RP. Duration of time between exposure and seroconversion in healthcare workers with occupationally acquired infection with human immunodeficiency virus. Am J Med 1997;102:115-6. Fonte, comunque, di undici anni fa...
Per quanto riguarda il cortisone so che è (o credo che sia) immunodepressivo e mi ha detto l'infermiere che mi ha fatto il prelievo che, in caso di immunodepressione, si allunga il periodo finestra.
Quindi i cento giorni sono sufficienti in ogni caso per OGNI TIPO di test di quelli attualmente in uso in Italia, compresi i casi di coinfezione da HCV (che era presente nei pazienti con sieroconversione tadiva di cui ho letto qua: https://en.wikipedia.org/wiki/HIV_test#Window_period )? Fatta eccezione, forse, per l'agammaglobulinemia, che credo comunque sia sintomatica (?) e, credo, per chi si sottopone a terapie antiretrovirali prima del test...
Personalmente, non mi sono sottoposto ad alcuna terapia antiretrovirale, ma ho avuto contatti di sangue a rischio epatite C (per cui intendo fare il test a sei mesi, come per le altre malattie importanti trasmissibili per via parenterale, anche e soprattutto perché ho una compagna e due bambini).
La ringrazio infinitamente per l'attenzione...
Cordiali saluti,
Davide
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Anestesista, Infettivologo attivo dal 2007 al 2009
Anestesista, Infettivologo
Gentilissimo paziente l'unico vero caso di allungamento del periodo finestra si ha nell'agammaglobulinemia, una malattia grave la cui diagnosi si ha da bambini. In passato, cioè con i vecchi test, si potevano avere problemi anche in caso di AIDS molto avanzata, o con alcuni sierotipi HIV, con i test attuali questo non accade. Ri guardo sieroconversioni tardive, sono improbabili, per cui io stesso faccio ripetere il test solo in alcuni casi, come nei contati reiterati neumerose volte con partner certamente sieropositivo, come ad esempio la coppia sierodiscordante. Riguardo la coinfezione con HCV o il rischio coinfettivo, il follow up è di sei mesi , per l'HCV, poichè il periodo finestra epatitico è molto più ampio(sei mesi).
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Utente
Utente
Le improbabili sieroconversioni tardive per cui è conveniente ripetere il test non avvengono comunque oltre il sesto mese, vero? I casi a dodici mesi di cui ho letto qua http://www.helpaids.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/44#76b010 sembrano un po' "hapax legomena", casi unici e anche piuttosto indietro negli anni...
Grazie di cuore...
Cordiali saluti,
Davide
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Anestesista, Infettivologo attivo dal 2007 al 2009
Anestesista, Infettivologo
Gentile paziente stia sereno consideri affidabile un periodo finestra di 100 giorni. Il soli casi in cui si ripete l'esame, sono quelli già citati: coppie sierodiscordanti, contatti ripetuti in coppia sierodiscordante, problemi clinici che inducono forti sospetti; sono condizioni assolutamente diverse. Nell'agammaglobulinemia il percorso diagnostico è molto diverso.
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Utente
Utente
Gentilissimo Dr. Masala,
grazie veramente di cuore per le sue risposte...
Non so se capisco una cosa: le necessarie misure precauzionali ci devono fare comportare come se chiunque di cui non si conosca con certezza lo stato sierologico fosse sieropositivo, quindi il fatto che il test sia da ripetere dopo i 100 giorni solo per coppie sierodiscordanti, pazienti con problemi clinici che inducono forti sospetti e affetti da agammaglobulinemia, significa che è solo una precauzione fatta nella logica del "melius abundare", ma non perché si verifichino sieroconversioni tardive con i tests attualmente in uso in Italia (eccetto il caso degli agammaglobulinemici)? Ho interpretato bene la questione?
Grazie di cuore ancora!!! Mi scusi se la disturbo, ma non so se comprendo bene questa questione, visto che penso che si debba considerare a rischio il contatto sessuale o di sangue con persone du cui si ignora lo stato sierologico...
Cordialmente,
Davide
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Anestesista, Infettivologo attivo dal 2007 al 2009
Anestesista, Infettivologo
Gentile signor Davide per rischio occasionale in pazienti non noti va benissimo il periodo finestra indicato. Gli altri casi rientrano nella patologia infettica specialistica, nella clinica ed il criterio che si adotta è diverso. I criteri su cui si basano questi fondamenti sono un pò più complessi di quelli da lei citati ma sono assolutamente specialistici e non riguardano il caso da lei citato stia sereno.
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Utente
Utente
Gentilissimo Dottor Masala,
mi sembra quindi di capire che il periodo finestra POTREBBE quindi oltrepassare i tre mesi, se si applica questa precauzione nel caso di coppie sierodiscordanti i pazienti con problemi clinici che inducono forti sospetti...
In ogni caso, il periodo finestra non supera mai i sei mesi, vero? Ho avuto molti contatti di sangue con una persona sessualmente decisamente promiscua, con un test mio negativo a 100 giorni, ma, prima di intraprendere qualunque tipo di attività sessuale (in fondo anche il preservativo non è sicuro al 100%) o rilassare le mie precauzioni quando per esempio mi faccio la barba o mi lavo i denti e sanguino intendo applicare la più scrupolosa precauzione per non nuocere in alcun modo alla mia compagna e ai miei bimbi...
Grazie di cuore di nuovo!!!
Cordialmente,
Davide
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Anestesista, Infettivologo attivo dal 2007 al 2009
Anestesista, Infettivologo
Gentilissimo Davide ribadisco che salvo casi particolari il periodo finestra da considerare affidabile è sempre di cento giorni, il resto sono considerazioni specialistiche da fare di volta in volta presso centri adeguati e non un servizio di counselling on-line.
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Utente
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Gentile Dr. Masala,
in ogni caso, mai più di sei mesi?
Grazie di cuore!!!!!
Davide
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