Cura da fine settembre 2014 per epatite c genotipo 1b

salve mia madre è in cura da fine settembre 2014 per epatite c genotipo 1b,le analisi del 22/12/2014 riportano HCV-RNA qualitativo positivo,HCV-RNA quantitativo rilevabile <12, ormoni e marcatori nella norma,esami di routine e in particolare sul fegato nella norma.
oggi abbiamo ritirato le nuove analisi esami di routine tutto nella norma,ormoni e marcatori atm,atg,tsH.ft3,ft4 nella range della norma,autoimmunità e allergologia con ana,ama,asma nei range della norma, per antihcv qualitativo e quantitativo purtroppo dobbiamo aspettare sabato,la mia domanda è questa mia madre prima che iniziasse la terapia pesava 52 kg,adesso pesa 41 kg,accusa sempre debolezza bocca amara,afte e stomatite che le impediscono anche di mangiare,l'assistente del medico perchè purtroppo riusciamo a parlare solo con l'assistente dice che è tutto normale che non ci sono rimedi parla solo e sempre di tachipirina,io ho seguito mio padre per 3 anni di chemio e ogni volta che aveva un problema l'oncologo lo risolveva quindi mi rifiuto di pensare che non ci siano rimedi,adesso mia madre pesa 41 kg e assume 1000mg al giorno di ribavirina,e pegasys da 180mg ogni settimana,volevo sapere se è possibile diminuire la dose visto che pesa 41 kg,non voglio interrompere la cura perchè sò bene l'epatite c non curata a cosa possa portare ma secondo il mio parere mia madre con 41 kg e con tutti i disturbi che secondo l'assistente non si possono curare non riuscirà ad arrivare ad agosto per le 48 settimane di cura. non si potrebbe abbassare la dose di interferone e ribavirina?o ciò comporterebbe una non riuscita della terapia?grazie
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Gentile Signore,
purtroppo la terapia con interferone pegilato e rivabirina è gravata da effetti collaterali ben noti, tra cui l'alopecia, la astenia o la febbre, il prurito e il dimagramento.
Ridurre la terapia non serve: i sintomi si manifesterebbero ugualmente e sua madre non otterebbe i benefici attesi.

Sono ormai d'uso routinario farmaci alternativi all'Interferone+Rivabirina, assai meglio tollerati e virologicamente più efficaci.
Al Policlinico Universitario di Modena sono all'avanguardia in questo campo.
Le mando questo imput: veda poi lei.

Cari saluti.
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Utente
Utente
la ringrazio dott per il suo consulto,potrebbe dirmi il nome dei farmaci o principio attivo?gliene sarei grato
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
il principio attivo è il Sofosbuvir da usarsi, in caso di Genotipo 1, in associazione alla Rivabirina e all'interferone Pegilato per 12 settimane o in caso di intolleranza all'interferone pegilato - come per sua madre - in associazione con la sola Rivabirina per 24 settimane.

Il consiglio resta comunque quello di rivolgersi a strutture di altissima qualificazione e amplissima esperienza nel trattamento e nel monitoraggio della Epatite C cronica (CHC), anche con il nuovo Sofosbuvir.

Anche perchè prima di iniziare la terapia va valutato se la paziente sia eleggibile o no al trattamento.

Cari saluti.


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Utente
Utente
d nuovo la ringrazio per la sua disponibilità,volevo farle un altra domanda,se mia madre sabato quando ritirerò gli esami dellhcv qualitativo e quantitativo risultasse negativa ed è la 26 esima settimana di cura,che possibilità ha di guarigione?ho letto su internet che il genotipo 1b è uno dei più difficili da combattere. adesso mi informerò dove usano il sofosbuvir negli ospedali pugliesi
cordiali saluti