Titolo T.a.s. elevato a distanza di anni
Buongiorno. Volevo farle una domanda a riguardo del mio caso per la quale non ho ancora trovato una risposta. Da bambino ho avuto un’infezione da streptococco, che mi ha portato un valore della Tas molto alto (oltre i 400). Sono stato operato di tonsille e sottoposto a cura antibiotica. A distanza di quasi 30 anni (ora ne ho 33), l’anno scorso ho avuto un eruzione cutanea su gambe, braccia e addome, che il dermatologo mi ha diagnosticato essere una forma di psoriasi guttata, conseguente ad un valore alto del Tas, che infatti gli esami mi davano ancora elevato (intorno ai 280). Due dermatologi su due mi hanno detto che il valore deve essere entro i limiti, altrimenti può causare gravi danni (per es. al cuore). Ho risolto la situazione con una cura di cortisone, che mi ha abbassato il Tas a 215 (non ancora nei limiti, che hanno come massimo 200). Ora, a distanza di un anno, gli esami del sangue mi danno nuovamente un indice di 254. Il mio medico mi dice che è normale che resti un “segno” dell’infezione avuta da piccolo. Visto però quello che mi hanno detto i dermatologi l’anno scorso, io sono un po’ preoccupato. Cosa dovrei fare?
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Medico Chirurgo
Gentile Signore,
resto allibito!
L'affermazione che la somministrazione di cortisone sia preventiva di una cardiopatia reumatica con un TAS <300 è una abnormità.
Non entro nel merito della Patologia dermatologica, ma sarebbe stato prioritario valutare la presenza di un focolaio streptococcico nel faringe e nel naso ed eventualmente eradicarlo con adeguata terapia antibiotica.
Quindi, dopo opportuno periodo di wash out, ripetere il tampone, se positivo in prima battuta, e verificare la negativita, che avrebbe dovuta accompagnarsi a una riduzione del TAS.
Questo sarebbe stato un percorso logico.
Il suo medico curante ha ragione: non esiste un Paziente che abbia TAS pari a zero.
Cordiali saluti.
resto allibito!
L'affermazione che la somministrazione di cortisone sia preventiva di una cardiopatia reumatica con un TAS <300 è una abnormità.
Non entro nel merito della Patologia dermatologica, ma sarebbe stato prioritario valutare la presenza di un focolaio streptococcico nel faringe e nel naso ed eventualmente eradicarlo con adeguata terapia antibiotica.
Quindi, dopo opportuno periodo di wash out, ripetere il tampone, se positivo in prima battuta, e verificare la negativita, che avrebbe dovuta accompagnarsi a una riduzione del TAS.
Questo sarebbe stato un percorso logico.
Il suo medico curante ha ragione: non esiste un Paziente che abbia TAS pari a zero.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.7k visite dal 11/03/2015.
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