Bambini sieropositivi e affetti da lue
Buona Sera Dottori,
io e mia moglie siamo prossimi ad adottare un bambino, abbiamo le idee piuttosto chiare, e siamo pronti ad iniziare questo lungo cammino, ma tra i tanti quesiti che ci vengono posti direttamente, due riguardano la nostra disponibilità o meno ad accogliere minori sieropositivi e/o affetti dal virus della sifilide (c.d. LUE), abbiamo provato ad informarci su qualche testo o in rete, ma sinceramente su queste due patologie rimaniamo purtroppo ancora molto ignoranti.
Vorremmo capire quale potrebbe essere la vita del bambino che desideriamo cosi tanto adottare se affetto da queste malattie, quali potrebbero essere le sue normali aspettative e allo stesso tempo i suoi possibili limiti , insomma ogni possibile spiegazione o dato utile a farci luce su queste due malattie cosi diffuse.
grazie per il vostro aiuto.
Cordialmente,
Utente 243460
io e mia moglie siamo prossimi ad adottare un bambino, abbiamo le idee piuttosto chiare, e siamo pronti ad iniziare questo lungo cammino, ma tra i tanti quesiti che ci vengono posti direttamente, due riguardano la nostra disponibilità o meno ad accogliere minori sieropositivi e/o affetti dal virus della sifilide (c.d. LUE), abbiamo provato ad informarci su qualche testo o in rete, ma sinceramente su queste due patologie rimaniamo purtroppo ancora molto ignoranti.
Vorremmo capire quale potrebbe essere la vita del bambino che desideriamo cosi tanto adottare se affetto da queste malattie, quali potrebbero essere le sue normali aspettative e allo stesso tempo i suoi possibili limiti , insomma ogni possibile spiegazione o dato utile a farci luce su queste due malattie cosi diffuse.
grazie per il vostro aiuto.
Cordialmente,
Utente 243460
[#1]
Gentili Signori, ho provveduto a postare i vostri quesiti nella sezione di malattie infettive, laddove colleghi competenti nella branca o in altra branca ma maggiormente preparati sull'argomento possano rispondere adeguatamente.
Cordiali saluti ed auguri
Dott.ssa Agnesina Pozzi
Cordiali saluti ed auguri
Dott.ssa Agnesina Pozzi
[#2]
Utente
La ringrazio e mi scuso Dott.ssa, ieri sera in effetti ho provato ad inoltrare il consulto sulla sezione inerente le malattie infettive, ma era interdetta per eccesso di richieste e per questo ho deciso di sentire anche il suo parere,,,,a questo punto mi sembra di aver capito di dover solo attendere l'aiuto dei suoi colleghi specializzati in infettivologia.
grazie ancora e buon lavoro
Utente 243460
grazie ancora e buon lavoro
Utente 243460
[#3]
Medico Chirurgo
Carissimi Utenti,
meritano due considerazioni diverse l'infezione da HIV, che è un Virus, e quella da LUE dovuta a una spirocheta (sensibile alla penicillina)
- Adottare un bambino sieropositivo, è un grande gesto di abnegazione cui va il mio plauso ab imo pectore!
Non perchè vi siano pericoli reali ma perchè questi bimbi sfortunati vengono scartati come i pulcini maschi alla nascita!
Non vi è nessun rischio nell'adottare un bimbo HIV positivo: la loro qualità di vita e la stessa spettanza di vita sono enormemente incrementate dalle terapie ad hoc, sicchè il caso della Bimba adottata da Mino Damato è un ricordo drammatico di un periodo in cui la infettivologia e la farmacoterapia dell'infezione da HIV erano ancora agli albori.
Oggi si può con ragionevolezza dire che una terapia
anti -retrovirale ben condotta garantirà al bimbo un efficace controllo della carica virale e che lo stesso non svilupperà l'AIDS.
Per quanto riguarda il contatto quotidiano con un bambino sieropositivo, vale quanto è noto per la convivenza con un adulto HIV positivo: le relazioni interpersonali, l'uso di stoviglie in comune, le effusioni d'affetto non costituiscono un pericolo; un bimbo sieropositivo non trasmette il virus con la tosse, starnutendo, o nuotando nella stessa piscina con altri bambini.
È assolutamente infondata anche la credenza, frutto di assoluta ignoranza e disinformazione, che le zanzare possano trasmettere l'HIV pungendo in successione persone malate e persone sane.
Il Bimbo avrà il suo spazzolino da denti personale, cosa scontata, e nel caso di espistassi abbondanti o incidenti domestici con presenza di sangue, sarà sufficiente indossare guanti di nitrile (che ormai stanno soppiantando quelli in lattice) e usare i comuni disinfettanti a cui il virus è sensibilissimo; per eventuali rimozioni di sangue dal pavimento la comune varechina.
L'amore che avrete da questo figlio sarà immenso e la soddisfazione di non averlo scartato vi ripagherà di piccoli sacrifici.
Mi piace citare una frase dell'UNICEF:
"Il silenzio e la paura che circondano l'HIV/AIDS uccidono più della malattia stessa.
- Per quanto riguarda i bambini con SIFILIDE CONGENITA, non vi è alcun problema: la patologia viene trattata con penicillina secondo gli schemi previsti, le complicanze ( cheratite interstiziale, sordità) beneficiano del trattamento con corticosteroidi + penicillina, in genere la carica treponemica dopo un trattamento ben condotto si abbassa a livelli di sicurezza per il bimbo e per i contatti, o addirittura si azzera.
Spero di avervi convinto: la solidarietà umana fa bene a tutti: nella fattispecie al bimbo ma anche, e assai di più, a chi la pone in pratica.
Grazie per il vostro "quesito - testimonanza": spero che molti siano altruisti come voi!!
Con affetto.
meritano due considerazioni diverse l'infezione da HIV, che è un Virus, e quella da LUE dovuta a una spirocheta (sensibile alla penicillina)
- Adottare un bambino sieropositivo, è un grande gesto di abnegazione cui va il mio plauso ab imo pectore!
Non perchè vi siano pericoli reali ma perchè questi bimbi sfortunati vengono scartati come i pulcini maschi alla nascita!
Non vi è nessun rischio nell'adottare un bimbo HIV positivo: la loro qualità di vita e la stessa spettanza di vita sono enormemente incrementate dalle terapie ad hoc, sicchè il caso della Bimba adottata da Mino Damato è un ricordo drammatico di un periodo in cui la infettivologia e la farmacoterapia dell'infezione da HIV erano ancora agli albori.
Oggi si può con ragionevolezza dire che una terapia
anti -retrovirale ben condotta garantirà al bimbo un efficace controllo della carica virale e che lo stesso non svilupperà l'AIDS.
Per quanto riguarda il contatto quotidiano con un bambino sieropositivo, vale quanto è noto per la convivenza con un adulto HIV positivo: le relazioni interpersonali, l'uso di stoviglie in comune, le effusioni d'affetto non costituiscono un pericolo; un bimbo sieropositivo non trasmette il virus con la tosse, starnutendo, o nuotando nella stessa piscina con altri bambini.
È assolutamente infondata anche la credenza, frutto di assoluta ignoranza e disinformazione, che le zanzare possano trasmettere l'HIV pungendo in successione persone malate e persone sane.
Il Bimbo avrà il suo spazzolino da denti personale, cosa scontata, e nel caso di espistassi abbondanti o incidenti domestici con presenza di sangue, sarà sufficiente indossare guanti di nitrile (che ormai stanno soppiantando quelli in lattice) e usare i comuni disinfettanti a cui il virus è sensibilissimo; per eventuali rimozioni di sangue dal pavimento la comune varechina.
L'amore che avrete da questo figlio sarà immenso e la soddisfazione di non averlo scartato vi ripagherà di piccoli sacrifici.
Mi piace citare una frase dell'UNICEF:
"Il silenzio e la paura che circondano l'HIV/AIDS uccidono più della malattia stessa.
- Per quanto riguarda i bambini con SIFILIDE CONGENITA, non vi è alcun problema: la patologia viene trattata con penicillina secondo gli schemi previsti, le complicanze ( cheratite interstiziale, sordità) beneficiano del trattamento con corticosteroidi + penicillina, in genere la carica treponemica dopo un trattamento ben condotto si abbassa a livelli di sicurezza per il bimbo e per i contatti, o addirittura si azzera.
Spero di avervi convinto: la solidarietà umana fa bene a tutti: nella fattispecie al bimbo ma anche, e assai di più, a chi la pone in pratica.
Grazie per il vostro "quesito - testimonanza": spero che molti siano altruisti come voi!!
Con affetto.
[#5]
Carissimo Collega Dottor Caldarola
la competenza e l'umanità che esprimi sono rassicuranti e ti ringrazio immensamente non solo per come hai risposto a questo consulto, al quale io non avrei di certo saputo fare altrettanto, ma ti ringrazio anche a nome di tutti quegli utenti che vanno ad intasare Malattie Infettive, per non aver ottenuto risposte da tempo dagli iscritti della sezione. Grazie perché ho visto che hai risposto a moltissimi quesiti pur non essendo specificatamente in quella branca.Ciò conforta il mio pensiero secondo cui prima di essere "specialisti" siamo medici... e tu sei un esempio ammirevole di ciò che significhi esserlo pienamente.
Complimenti e cordiali saluti
Dott.ssa Agnesina Pozzi
la competenza e l'umanità che esprimi sono rassicuranti e ti ringrazio immensamente non solo per come hai risposto a questo consulto, al quale io non avrei di certo saputo fare altrettanto, ma ti ringrazio anche a nome di tutti quegli utenti che vanno ad intasare Malattie Infettive, per non aver ottenuto risposte da tempo dagli iscritti della sezione. Grazie perché ho visto che hai risposto a moltissimi quesiti pur non essendo specificatamente in quella branca.Ciò conforta il mio pensiero secondo cui prima di essere "specialisti" siamo medici... e tu sei un esempio ammirevole di ciò che significhi esserlo pienamente.
Complimenti e cordiali saluti
Dott.ssa Agnesina Pozzi
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.1k visite dal 27/02/2015.
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