Pericolo toxoplasmosi
Gent. dott., nel cortile di casa c'è un gatto che si accuccia sempre lì, noi li portiamo spesso da mangiare cibo per gatti, senza mai toccarlo, solo qualche volta abbiamo provato ad accarezzarlo sulla testa, dopo però laviamo accuratamente le mani, il micio a volte sdruscia sui pantaloni o rotola sulle scarpe, so che la toxoplasmosi si contrae attraverso le feci contaminate del gatto, che peraltro non viene lì a fare i bisognini, volevo sapere se però può esserci contagio nella situazione che ho descritto, attraverso il contatto sugli indumenti: Grazie
[#1]
Medico Chirurgo
Caro Signore,
è da sfatare definitivamente il binomio: gatto=toxoplasmosi.
Le spiego.
Il gatto, i gattini alle prime settimane, si infettano mangiando le prede che mamma gatta porta loro e che hanno nelle loro carni cisti di toxoplasma.
Nel gatto, che è l'ospite definitivo, gli sporozoiti liberati dalle cisti, infettano le cellule dell'epitelio del tenue dei gattini e vi formano ovocisti.
In questo periodo le feci del gatto sono infettanti: le oocisti in condizioni ottimali impiegano due - tre giorni a maturare (il sole le uccide) e ciascuna oocisti produce due sporocisti contenenti 4 sporozoiti che sono gli elementi infettanti.
Gli animali, bovini, suini, topi, uccelli ingerendo gli sporozoiti, in quanto ospiti intermedi, formano all'interno dell'organismo delle cisti e il ciclo si perpetua.....
Dopo qualche settimana i gattini non eliminano più oocisti e le loro feci non sono più infettanti.
L'uomo può venire occasionalmente in contatto con le cisti, manipolando carne cruda, mangiando verdura non ben lavata, mangiando salumi: il gatto è l'ultimo a rappresentare un pericolo.
Per quello alle gravide negative alla Toxo, si raccomanda una manipolazione assai attenta delle carni, di mangiarle solo ben cotte, di evitare i salumi "crudi" di lavare le mani dopo aver pulito la lettiera di un gatto che posseggono.
Le ho descritto in breve il ciclo del toxo. perchè più complesso.
In base a quello che ho appena scritto, lei non corre nessun pericolo di infettarsi (ammesso che non sia già positivo alla Toxo, come molta gente).
Accarezzi il gatto e lo lasci salire in grembo: le sue fusa saranno un ottimo rilassante naturale.
E se proprio si è affezionato, faccia una cosa bella: lo adotti!!
;-)
Cordialità.
è da sfatare definitivamente il binomio: gatto=toxoplasmosi.
Le spiego.
Il gatto, i gattini alle prime settimane, si infettano mangiando le prede che mamma gatta porta loro e che hanno nelle loro carni cisti di toxoplasma.
Nel gatto, che è l'ospite definitivo, gli sporozoiti liberati dalle cisti, infettano le cellule dell'epitelio del tenue dei gattini e vi formano ovocisti.
In questo periodo le feci del gatto sono infettanti: le oocisti in condizioni ottimali impiegano due - tre giorni a maturare (il sole le uccide) e ciascuna oocisti produce due sporocisti contenenti 4 sporozoiti che sono gli elementi infettanti.
Gli animali, bovini, suini, topi, uccelli ingerendo gli sporozoiti, in quanto ospiti intermedi, formano all'interno dell'organismo delle cisti e il ciclo si perpetua.....
Dopo qualche settimana i gattini non eliminano più oocisti e le loro feci non sono più infettanti.
L'uomo può venire occasionalmente in contatto con le cisti, manipolando carne cruda, mangiando verdura non ben lavata, mangiando salumi: il gatto è l'ultimo a rappresentare un pericolo.
Per quello alle gravide negative alla Toxo, si raccomanda una manipolazione assai attenta delle carni, di mangiarle solo ben cotte, di evitare i salumi "crudi" di lavare le mani dopo aver pulito la lettiera di un gatto che posseggono.
Le ho descritto in breve il ciclo del toxo. perchè più complesso.
In base a quello che ho appena scritto, lei non corre nessun pericolo di infettarsi (ammesso che non sia già positivo alla Toxo, come molta gente).
Accarezzi il gatto e lo lasci salire in grembo: le sue fusa saranno un ottimo rilassante naturale.
E se proprio si è affezionato, faccia una cosa bella: lo adotti!!
;-)
Cordialità.
[#3]
Medico Chirurgo
Gentile Signore,
per definizione la toxoplasmosi in soggetti immunocompetenti è una malattia autolimitante che non abbisogna di cure.
Nel caso raro che si manifesti con una sindrome clinica conclamata, ripeto evenienza assai rara, simil - mononucleosica, si ricorre con efficacia al Co-Trimoxazolo, assai più tollerato della Pirimetamina che viene usata per lo più in pazienti non rispondenti al Bactrim, con HIV positività e conta linfocitaria CD4 assai bassa.
Molti altri antibiotici e chemioterapici sono attivi, nella infezione da toxoplasma sintomatica (Claritromicina, Azitromicina...)
Nelle gravide si usa, in caso di infezione in itinere, la Spiramicina.
Cordiali saluti e un grattino sulla testa del micio! Avrà inteso il mio amore per i gatti!!!!
:-)
per definizione la toxoplasmosi in soggetti immunocompetenti è una malattia autolimitante che non abbisogna di cure.
Nel caso raro che si manifesti con una sindrome clinica conclamata, ripeto evenienza assai rara, simil - mononucleosica, si ricorre con efficacia al Co-Trimoxazolo, assai più tollerato della Pirimetamina che viene usata per lo più in pazienti non rispondenti al Bactrim, con HIV positività e conta linfocitaria CD4 assai bassa.
Molti altri antibiotici e chemioterapici sono attivi, nella infezione da toxoplasma sintomatica (Claritromicina, Azitromicina...)
Nelle gravide si usa, in caso di infezione in itinere, la Spiramicina.
Cordiali saluti e un grattino sulla testa del micio! Avrà inteso il mio amore per i gatti!!!!
:-)
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.5k visite dal 14/02/2015.
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