Sfregamento genitali hiv
Salve dottore
La disturbo per chiarire un dubbio che ormai da giorni mi assale e non mi fa dormire. Ho incontrato la mia ex fidanzata dopo un suo soggiorno prolungato all'estero e alla fine abbiamo deciso di avere un rapporto sessuale. Dopo un prolungato sfregamento tra il mio pene che era coperto dai boxer e la sua vagina senza mutande siamo passati a una prima masturbazione reciproca. Nel momento in cui decidevamo se veramente fosse giusto procedere con il rapporto il mio pene ormai non più coperto dai boxer viene appoggiato sopra la vagina della ragazza che era davanti a me e mi dava le spalle per circa 3/4 minuti, non ricordo se c'è stato un sfregamento ma sospetto di si. Il rapporto successivamente è stato consumato con il preservativo.
Ora le chiedo se ho corso un rischio nel contrarre l'HIV (presupponendo naturalmente che la ragazza sia infetta)?
-approfitto per fare i complimenti a questo servizio che offrite!-
La disturbo per chiarire un dubbio che ormai da giorni mi assale e non mi fa dormire. Ho incontrato la mia ex fidanzata dopo un suo soggiorno prolungato all'estero e alla fine abbiamo deciso di avere un rapporto sessuale. Dopo un prolungato sfregamento tra il mio pene che era coperto dai boxer e la sua vagina senza mutande siamo passati a una prima masturbazione reciproca. Nel momento in cui decidevamo se veramente fosse giusto procedere con il rapporto il mio pene ormai non più coperto dai boxer viene appoggiato sopra la vagina della ragazza che era davanti a me e mi dava le spalle per circa 3/4 minuti, non ricordo se c'è stato un sfregamento ma sospetto di si. Il rapporto successivamente è stato consumato con il preservativo.
Ora le chiedo se ho corso un rischio nel contrarre l'HIV (presupponendo naturalmente che la ragazza sia infetta)?
-approfitto per fare i complimenti a questo servizio che offrite!-
[#1]
Medico Chirurgo
Gentile Utente,
il suo glande probabilmente presentava, dopo lo sfregamento nei boxer, delle minuscole soluzioni di continuità del suo rivestimento. O queste erano già presenti prima dello sfregamento?
La masturbazione reciproca non è una pratica a rischio per ammissione generale della scienza.
Dice di avere appoggiato il suo pene sulla vagina della signora.
Sicuramente il glande è venuto a contatto con le secrezioni vaginali della medesima.
Il rischio per HIV è teoricamente bassissimo, quello per la trasmissioni di altre MST, sifilide inclusa o Epatite B un pò meno, in relazione alle già citate soluzioni di continuo dovute allo sfregamento del glande o precedentemente esistenti.
Il rapporto consumato con il preservativo è teoricamente a rischio zero.
Nella vita (sessuale) il rischio ZERO lo si può avere con l'astinenza totale o con il sesso via Webcam o con una bambola gonfiabile! :-D
Tutte le pratiche sessuali hanno un minimo di rischio, nel suo caso bassissimo.
Le ricordo che il rischio sussiste anche per la signora sulla cui vagina, sottoposta a digitazione masturbatoria, verosimilmente clitoridea, ha appoggiato e sfregato il suo pene!
Concludendo e venendo alla sua domanda: il rischio di contrarre l'HIV con la condotta sessuale da lei seguita, o di trasmetterlo e quasi pari a zero.
Nella Medicina non esistono certezze, come nella vita.
Diceva un mio saggio e amatissimo Prof: "caro Vincenzo nella vita c'è solo una certezza: si può non nascere ma una volta che si è nati si deve morire"! Io aggiungo, a 90 anni!!
:-)
Se ha dubbi non esiti a chiedere. Spero di essere stato esaustivo!
Cordialità.
il suo glande probabilmente presentava, dopo lo sfregamento nei boxer, delle minuscole soluzioni di continuità del suo rivestimento. O queste erano già presenti prima dello sfregamento?
La masturbazione reciproca non è una pratica a rischio per ammissione generale della scienza.
Dice di avere appoggiato il suo pene sulla vagina della signora.
Sicuramente il glande è venuto a contatto con le secrezioni vaginali della medesima.
Il rischio per HIV è teoricamente bassissimo, quello per la trasmissioni di altre MST, sifilide inclusa o Epatite B un pò meno, in relazione alle già citate soluzioni di continuo dovute allo sfregamento del glande o precedentemente esistenti.
Il rapporto consumato con il preservativo è teoricamente a rischio zero.
Nella vita (sessuale) il rischio ZERO lo si può avere con l'astinenza totale o con il sesso via Webcam o con una bambola gonfiabile! :-D
Tutte le pratiche sessuali hanno un minimo di rischio, nel suo caso bassissimo.
Le ricordo che il rischio sussiste anche per la signora sulla cui vagina, sottoposta a digitazione masturbatoria, verosimilmente clitoridea, ha appoggiato e sfregato il suo pene!
Concludendo e venendo alla sua domanda: il rischio di contrarre l'HIV con la condotta sessuale da lei seguita, o di trasmetterlo e quasi pari a zero.
Nella Medicina non esistono certezze, come nella vita.
Diceva un mio saggio e amatissimo Prof: "caro Vincenzo nella vita c'è solo una certezza: si può non nascere ma una volta che si è nati si deve morire"! Io aggiungo, a 90 anni!!
:-)
Se ha dubbi non esiti a chiedere. Spero di essere stato esaustivo!
Cordialità.
[#2]
Utente
Grazie dottore per la risposta.
La mia paura sorge dal fatto che quattro giorni fa ho incominciato ad avere febbre a 38,5 che per due giorni non mi ha lasciato dormire. Nei giorni successivi ho avuto:mal di testa e alle articolazioni (alle gambe), tosse persistente, mal di gola intensa,le prime due sere spasmi quando stavo per addormentarmi,richiamo continuo alla minzione, assenza di stimolo sessuale,afta sul labbro e sudorazione notturna intensa. Con le medicine la febbre è scesa per poi scomparire ma il mal di gola rimane.
Le mie domande sono:
1 può essere un'infezione primaria da hiv?
2 se fosse così è vero che la febbre non risponderebbe alle cure farmacologiche?
La ringrazio anticipatamente per la risposta.
La mia paura sorge dal fatto che quattro giorni fa ho incominciato ad avere febbre a 38,5 che per due giorni non mi ha lasciato dormire. Nei giorni successivi ho avuto:mal di testa e alle articolazioni (alle gambe), tosse persistente, mal di gola intensa,le prime due sere spasmi quando stavo per addormentarmi,richiamo continuo alla minzione, assenza di stimolo sessuale,afta sul labbro e sudorazione notturna intensa. Con le medicine la febbre è scesa per poi scomparire ma il mal di gola rimane.
Le mie domande sono:
1 può essere un'infezione primaria da hiv?
2 se fosse così è vero che la febbre non risponderebbe alle cure farmacologiche?
La ringrazio anticipatamente per la risposta.
[#3]
Medico Chirurgo
Gentile Utente,
siamo in periodo di massimo picco epidemico influenzale.
Forse preso dall'ansia dell'HIV non ci ha pensato.
I sintomi che lei riferisce sembrano proprio ascrivibili all'influenza.
Io ritengo che il suo rischio di aver contratto l'infezione da HIV sia pressocchè pari allo zero!
Se proprio ha questo dubbio le strade sono due:
-o ne parla apertamente con la sua ex e se lei è d'accordo la fa sottoporre al test. Soluzione rapida ma non politically correct!
(Al massimo le rifilerà un ceffone e la manderà al diavolo)
-Oppure apetta un mese e fa un primo test immunoenzimatico di ultima generazione. Da ripetere al terzo e al sesto mese.
L'infezione da HIV genera una sintomatologia clinica "simil mononucleosica" in una sparutissima minoranza di casi: in percentuale davvero bassissima".
Nel caso in cui, nel corteo sintomatologico di questa rara sindrome clinica da contagio da HIV, ci sia la febbre, oltre alla linfoadenopatia diffusa, l'esantema ecc., la febbre risponderebbe comunque agli antipiretici.
Non capisco che spasmi ha avuto e se quando minge avverta bruciore o abbia proprio il classico "scolo" uretrale.
Curi l'influenza e stia tranquillo.
Cordialità.
siamo in periodo di massimo picco epidemico influenzale.
Forse preso dall'ansia dell'HIV non ci ha pensato.
I sintomi che lei riferisce sembrano proprio ascrivibili all'influenza.
Io ritengo che il suo rischio di aver contratto l'infezione da HIV sia pressocchè pari allo zero!
Se proprio ha questo dubbio le strade sono due:
-o ne parla apertamente con la sua ex e se lei è d'accordo la fa sottoporre al test. Soluzione rapida ma non politically correct!
(Al massimo le rifilerà un ceffone e la manderà al diavolo)
-Oppure apetta un mese e fa un primo test immunoenzimatico di ultima generazione. Da ripetere al terzo e al sesto mese.
L'infezione da HIV genera una sintomatologia clinica "simil mononucleosica" in una sparutissima minoranza di casi: in percentuale davvero bassissima".
Nel caso in cui, nel corteo sintomatologico di questa rara sindrome clinica da contagio da HIV, ci sia la febbre, oltre alla linfoadenopatia diffusa, l'esantema ecc., la febbre risponderebbe comunque agli antipiretici.
Non capisco che spasmi ha avuto e se quando minge avverta bruciore o abbia proprio il classico "scolo" uretrale.
Curi l'influenza e stia tranquillo.
Cordialità.
[#4]
Utente
Grazie dottore mi ha tranquillizzato.
La ringrazio ancora per la sua cordialità e la sua disponibilità.
Conoscendo la mia ex eviterei di metterla in allarme quindi effettuerò il test in tranquillità tra un mese.
Se non le dispiace le farei un'ultima domanda:
A un mese dal rapporto definito a rischio che validità ha in termini di percentuali il test di quarta generazione con la ricerca dell'antigene?
Cordiali saluti
La ringrazio ancora per la sua cordialità e la sua disponibilità.
Conoscendo la mia ex eviterei di metterla in allarme quindi effettuerò il test in tranquillità tra un mese.
Se non le dispiace le farei un'ultima domanda:
A un mese dal rapporto definito a rischio che validità ha in termini di percentuali il test di quarta generazione con la ricerca dell'antigene?
Cordiali saluti
[#5]
Medico Chirurgo
Gentile Signore,
il test immunoenzimatico di IV generazione è molto sensibile perchè rileva anche la P24, cioè un antigene oltre che gli anticorpi.
A un mese di distanza dall'episodio la percentuale di falsi negativi con tale test è bassa ma l'organismo è molto soggettivo nel montare una risposta immunitaria che può verificarsi anche dopo sei mesi!
Sebbene pertanto il test vada ripetuto dopo tre mesi, e in caso di negatività si possa concludere di non essersi contagiati con una probabilità di oltre il 90%, vi è una piccola percentuale di soggetti che sviluppano la positività al test immunoenzimatico a sei mesi.
Pertanto la assoluta sicurezza di non aver contratto l'infezione da HIV la potrà avere, con assoluta certezza, solo con la negatività del test a sei mesi.
Un'altra via, assai più costosa, combina a due mesi il test HIV ELISA di IV generazione con la PCR per la ricerca dell'RNA virale.
La negatività di entrambi questi esami ha una attendibilità pari al 100%.
Cordiali saluti.
il test immunoenzimatico di IV generazione è molto sensibile perchè rileva anche la P24, cioè un antigene oltre che gli anticorpi.
A un mese di distanza dall'episodio la percentuale di falsi negativi con tale test è bassa ma l'organismo è molto soggettivo nel montare una risposta immunitaria che può verificarsi anche dopo sei mesi!
Sebbene pertanto il test vada ripetuto dopo tre mesi, e in caso di negatività si possa concludere di non essersi contagiati con una probabilità di oltre il 90%, vi è una piccola percentuale di soggetti che sviluppano la positività al test immunoenzimatico a sei mesi.
Pertanto la assoluta sicurezza di non aver contratto l'infezione da HIV la potrà avere, con assoluta certezza, solo con la negatività del test a sei mesi.
Un'altra via, assai più costosa, combina a due mesi il test HIV ELISA di IV generazione con la PCR per la ricerca dell'RNA virale.
La negatività di entrambi questi esami ha una attendibilità pari al 100%.
Cordiali saluti.
[#7]
Utente
Salve dottore! La contatto nuovamente perché sono molto agitato visto che negli ultimi giorno mi è comparsa un'afta sulla parte esterna della lingua, mi si sono ingrossati i linfonodi sul collo e ho la dissenteria.
Lei crede che mi debba preoccupare o restano sintomi poco associabili all'evento a rischio?
La ringrazio
Lei crede che mi debba preoccupare o restano sintomi poco associabili all'evento a rischio?
La ringrazio
[#8]
Medico Chirurgo
Salve.
Non credo che vi sia alcuna relazione con l'evento a rischio.
Tuttavia non dice se ha praticato cunnilingus o se il rapporto è stato preceduto da bacio profondo.
Un sifiloma primario linguale va considerato anche se estremamente improbabile.
Si faccia vedere da un dermatologo o anche dal medico curante: ha caratteristiche diverse da un'afta.
Infine la dissenteria sarà legata a qualche virus di quelli che in questo periodo girano tra la popolazione.
Cordialità.
Non credo che vi sia alcuna relazione con l'evento a rischio.
Tuttavia non dice se ha praticato cunnilingus o se il rapporto è stato preceduto da bacio profondo.
Un sifiloma primario linguale va considerato anche se estremamente improbabile.
Si faccia vedere da un dermatologo o anche dal medico curante: ha caratteristiche diverse da un'afta.
Infine la dissenteria sarà legata a qualche virus di quelli che in questo periodo girano tra la popolazione.
Cordialità.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 44.8k visite dal 26/01/2015.
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