Afte e contagio hiv
Buonasera a tutti voi, gentilissimi Dottori. L'altra sera ho bevuto dalla lattina di un'altra persona. So che tale pratica non espone al rischio di HIV, ma avendo io una piccola afta in bocca(non sanguinante e di circa 3-4 mm sulla parte interna del labbro inferiore) e non avendo fatto caso se ci fosse o meno presenza di sangue sulla lattina visto che eravamo al buio(comunque penso di no), volevo sapere se sono stato esposto a qualche rischio di contagio legato, sempre, all'HIV.
Poi avrei gentilmente qualche domanda da porvi:
1- Sopravvivenza e capacità infettante del virus HIV sono la stessa cosa? Ho letto che il virus perde la capacità di infettare dopo 15-20 secondi che si trova fuori dal corpo, mentre muore definitivamente dopo 30 min circa. E' così?
2- Se io eseguissi un test durante la sindrome retrovirale acuta, questo risulterebbe positivo?
Ora una domanda di carattere più generale:
3- Mi è capitato di avere dissenteria e di dover utilizzare un bagno pubblico il cui sciacquone non funzionava e ,quindi, era presente urina sul fondo. Defecando ho avuto gocce di rimbalzo direttamente sull'ano: questo espone a qualche rischio per qualche malattia infettiva?
VI ringrazio anticipatamente per la disponibilità e competenza.
Poi avrei gentilmente qualche domanda da porvi:
1- Sopravvivenza e capacità infettante del virus HIV sono la stessa cosa? Ho letto che il virus perde la capacità di infettare dopo 15-20 secondi che si trova fuori dal corpo, mentre muore definitivamente dopo 30 min circa. E' così?
2- Se io eseguissi un test durante la sindrome retrovirale acuta, questo risulterebbe positivo?
Ora una domanda di carattere più generale:
3- Mi è capitato di avere dissenteria e di dover utilizzare un bagno pubblico il cui sciacquone non funzionava e ,quindi, era presente urina sul fondo. Defecando ho avuto gocce di rimbalzo direttamente sull'ano: questo espone a qualche rischio per qualche malattia infettiva?
VI ringrazio anticipatamente per la disponibilità e competenza.
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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile utente,
in attesa che i Colleghi medici rispondano ai suoi quesiti, la faccio riflettere sul comportamento "ansiogeno", che manifesta: prestare rigidamente attenzione ad ogni suo "agito" e ad ogni probabile sintomo del suo corpo.
Credo che questo stato di ansia possa recarle, esclusivamente, disagio per la sua giovane vita!
Provi a riflettere e magari confrontarsi con qualche esperto di un Consultorio della sua città, per cercare di gestire questo suo senso di "affaticamento" mentale.
Un caro augurio
in attesa che i Colleghi medici rispondano ai suoi quesiti, la faccio riflettere sul comportamento "ansiogeno", che manifesta: prestare rigidamente attenzione ad ogni suo "agito" e ad ogni probabile sintomo del suo corpo.
Credo che questo stato di ansia possa recarle, esclusivamente, disagio per la sua giovane vita!
Provi a riflettere e magari confrontarsi con qualche esperto di un Consultorio della sua città, per cercare di gestire questo suo senso di "affaticamento" mentale.
Un caro augurio
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 6.2k visite dal 29/12/2014.
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