Hiv - rischio reale - test
Buongiorno ,
sono una ragazza di 28 anni che ha avuto un rapporto a rischio .
Rottura di preservativo e tempo 10/20 secondi dalla rottura all'estrazione del pene .
Detto questo , il mio medico mi ha confermato per l'appunto che l'evento e da considerarsi a rischio
e di eseguire un test a 30 e 100 giorni .
Non sono riuscita a trattenermi ed ho eseguito un test a 10 giorni dall'episodio di IV generazione + AGP24
con esito negativo . Sapendo perfettamente che tale test e anni luce da essere definitivo , per me
sarebbe molto importante sapere in che percentuale attendibile : 0% / 10% / 30% ....
Vi prego ho bisogno di sapere se ha un minimo di attendibilita .... Grazie
sono una ragazza di 28 anni che ha avuto un rapporto a rischio .
Rottura di preservativo e tempo 10/20 secondi dalla rottura all'estrazione del pene .
Detto questo , il mio medico mi ha confermato per l'appunto che l'evento e da considerarsi a rischio
e di eseguire un test a 30 e 100 giorni .
Non sono riuscita a trattenermi ed ho eseguito un test a 10 giorni dall'episodio di IV generazione + AGP24
con esito negativo . Sapendo perfettamente che tale test e anni luce da essere definitivo , per me
sarebbe molto importante sapere in che percentuale attendibile : 0% / 10% / 30% ....
Vi prego ho bisogno di sapere se ha un minimo di attendibilita .... Grazie
[#4]
Ex utente
Buongiorno Dott. ,
un altra volta non ho resistito ed ho eseguito il seguente esame a 30 giorni esatti dall' accaduto ... mi potrebbe dire se la bilancia incomincia un po a pendere dalla mia parte ? E' un buon test?
AB anti Hiv AG ricombinanti LUMINESCENZA(envelope HIV1,HIV2 e core HIV1) = NEGATIVO
ELFA AG RICOMBINANTE (proteina P24) e peptidi sintetici GP41/GP36) = NEGATIVO
un altra volta non ho resistito ed ho eseguito il seguente esame a 30 giorni esatti dall' accaduto ... mi potrebbe dire se la bilancia incomincia un po a pendere dalla mia parte ? E' un buon test?
AB anti Hiv AG ricombinanti LUMINESCENZA(envelope HIV1,HIV2 e core HIV1) = NEGATIVO
ELFA AG RICOMBINANTE (proteina P24) e peptidi sintetici GP41/GP36) = NEGATIVO
[#6]
Ex utente
Non aggiungo altro sua risposta di un mese fa
I test che le ho consigliato per l'epatite B sono quasi definitivi, poiche molto sensibili anche per il periodo finestra(da verificare comunque a sei mesi). Per l'HIV consideri definitivo il test a tre mesi. Il test anticorpo più Ag P24 ad un mese è buono come affidabilità, ma non è assolutamente definitivo. Consideri comunque che il contattto che mi ha descritto è a basso rischio.
Marcello Masala MD
scritto domenica 26 agosto 2007 - ore: 20.14.53
I test che le ho consigliato per l'epatite B sono quasi definitivi, poiche molto sensibili anche per il periodo finestra(da verificare comunque a sei mesi). Per l'HIV consideri definitivo il test a tre mesi. Il test anticorpo più Ag P24 ad un mese è buono come affidabilità, ma non è assolutamente definitivo. Consideri comunque che il contattto che mi ha descritto è a basso rischio.
Marcello Masala MD
scritto domenica 26 agosto 2007 - ore: 20.14.53
[#8]
Ex utente
Non mi interessa chi ha ragione ma siccome e un forum pubblico e giusto citare bene tutte le fonti :
I molti timori degli anni passati su infezioni "occulte" o sulla comparsa di positività a mesi di distanza non hanno trovato conferme nelle indagini scientifiche. Queste indagini hanno dimostrato che un test di Elisa a 4 settimane risulta essere ancora il metodo più efficace per stabilire se una persona ha contratto l'infezione.
Per scrupolo e per tenere conto anche di fattori assolutamente imponderabili, per chi ha un test negativo a 4 settimane le linee guida di molti paesi consigliano di effettuare il test anche a 3 mesi di distanza.
In Italia, forse per eccesso di scrupolo, viene ancora data l'indicazione di un ulteriore test a 6 mesi.
Lo staff di "Vivere al sole"
______________________________
- Periodo finestra: dopo l’avvenuta infezione da HIV, l’organismo impiega circa 10-14 giorni a formare gli anticorpi, identificati dal test ELISA. Alcune persone sieroconvertono solo dopo 3-4 settimane, ma virtualmente tutti i pazienti sieroconvertono dopo 3 mesi dall’infezione.
"HelpAids"
______________________________
il nostro centro consiglia di eseguire il test ad un mese e poi di ripeterlo a tre mesi.
Il test ad un mese è motivato dal fatto che un risultato negativo, considerando la buona attendibilità, da tranquillità mentre un risultato positivo permetta di agire tempestivamente.
Non consigiliamo di eseguire il test a due mesi poichè non aggiungerebbe molto al test ad un mese.
Dott. ManuelMonti (Anlaids)
______________________________
This time period is commonly referred to as the “window period.” Most people will develop detectable antibodies within 2 to 8 weeks (the average is 25 days). Even so, there is a chance that some individuals will take longer to develop detectable antibodies. Therefore, if the initial negative HIV test was conducted within the first 3 months after possible exposure, repeat testing should be considered >3 months after the exposure occurred to account for the possibility of a false-negative result. Ninety-seven percent of persons will develop antibodies in the first 3 months following the time of their infection. In very rare cases, it can take up to 6 months to develop antibodies to HIV.
CDC ATLANTA
______________________________
In Italia nei laboratori di analisi pubblici e negli ospedali sono generalmente in uso test ELISA di 3^ e 4^ generazione, molto avanzati che danno una certezza totale dell’esito già dopo 3 mesi dal comportamento a rischio.
"Lila"
______________________________
Ospedale S. Raffaele
15-30 giorni per una prima buona indicazione (basta telefonare)
I molti timori degli anni passati su infezioni "occulte" o sulla comparsa di positività a mesi di distanza non hanno trovato conferme nelle indagini scientifiche. Queste indagini hanno dimostrato che un test di Elisa a 4 settimane risulta essere ancora il metodo più efficace per stabilire se una persona ha contratto l'infezione.
Per scrupolo e per tenere conto anche di fattori assolutamente imponderabili, per chi ha un test negativo a 4 settimane le linee guida di molti paesi consigliano di effettuare il test anche a 3 mesi di distanza.
In Italia, forse per eccesso di scrupolo, viene ancora data l'indicazione di un ulteriore test a 6 mesi.
Lo staff di "Vivere al sole"
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- Periodo finestra: dopo l’avvenuta infezione da HIV, l’organismo impiega circa 10-14 giorni a formare gli anticorpi, identificati dal test ELISA. Alcune persone sieroconvertono solo dopo 3-4 settimane, ma virtualmente tutti i pazienti sieroconvertono dopo 3 mesi dall’infezione.
"HelpAids"
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il nostro centro consiglia di eseguire il test ad un mese e poi di ripeterlo a tre mesi.
Il test ad un mese è motivato dal fatto che un risultato negativo, considerando la buona attendibilità, da tranquillità mentre un risultato positivo permetta di agire tempestivamente.
Non consigiliamo di eseguire il test a due mesi poichè non aggiungerebbe molto al test ad un mese.
Dott. ManuelMonti (Anlaids)
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This time period is commonly referred to as the “window period.” Most people will develop detectable antibodies within 2 to 8 weeks (the average is 25 days). Even so, there is a chance that some individuals will take longer to develop detectable antibodies. Therefore, if the initial negative HIV test was conducted within the first 3 months after possible exposure, repeat testing should be considered >3 months after the exposure occurred to account for the possibility of a false-negative result. Ninety-seven percent of persons will develop antibodies in the first 3 months following the time of their infection. In very rare cases, it can take up to 6 months to develop antibodies to HIV.
CDC ATLANTA
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In Italia nei laboratori di analisi pubblici e negli ospedali sono generalmente in uso test ELISA di 3^ e 4^ generazione, molto avanzati che danno una certezza totale dell’esito già dopo 3 mesi dal comportamento a rischio.
"Lila"
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Ospedale S. Raffaele
15-30 giorni per una prima buona indicazione (basta telefonare)
[#9]
Anestesista, Infettivologo
Gentile paziente mi creda anche a me non interessa avere ragione, nè tantomeno provocare ansie immotivate nei pazienti. Tutti i giorni vivo con i malati che curo, spero con loro e con loro vivo anche le sconfitte, che mi creda sono comuni. Quando si scrive in un ambulatorio virtuale come questo, è neccessario scrivere poche cose, che siano chiare ed inequivocabili. Tutto ciò viene fatto ai fini di non generare inutili illusioni o addirutura comportamenti inadeguati alle situazioni di rischio. Inoltre deve considerare che ciò che scriviamo su internet è eterno ed indelebile per questo a volte i consulti possono apparire un pò asettici. Ho avuto pazienti che hanno avuto sieroconversioni dopo trenta giorni, questo mi porta ad una naturale prudenza.
[#10]
Ex utente
Ho letto la guida del CDC o meglio piu o meno e in particolare sul consuelling ho visto che tra i punti principali vi sono quelli di dare una sorta di ottimismo a chi ha gia effettuato un test all interno del periodo finestra . Ci sono rimasta male , sembrerebbe una sorta di incoraggiamento per fare un nuovo test e non una verita . Se uno fa un test a 1 mese o un mese e mezzo bisognerebbe dirli come stanno le cose .
Volevo chiederle nella sua esperienza clinica quando ha documentato sieroconversioni oltre a 1 mese , è successo con i test di nuova generazione (AG P24) ?
Volevo chiederle nella sua esperienza clinica quando ha documentato sieroconversioni oltre a 1 mese , è successo con i test di nuova generazione (AG P24) ?
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 21.5k visite dal 17/04/2008.
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