Mi sono accorta che nella guancia destra del mio bambino di 22 mesi si sentiva una massa dura e

Una ventina di giorni addietro, mi sono accorta che nella guancia destra del mio bambino di 22 mesi si sentiva una massa dura e pensando che fosse una becco di qualche insetto strano mi sono precipitata al pronto soccorso. Dagli esami è risultato tutt'altro:
L'ecografia riporta "in corrispondenza della tumefazione palapabile ha mostrato nel contesto della parotide una formazione solida disomogeneamente ipoanecogena delle dimensioni di 2 x 1,5 cm. La formazione ovalariforme ed ipervascolarizzata è compatibile in prima ipotesi con gli aspetti evolutivi di formazione flogistica (adenite ?). Adiacente a detta formazione si riconoscono alcune tumefazioni linfonodali reattive."
Esami effetuati e risultati:
Bartonella negativa
Mantux positiva ( 11 x 15 mm.)
Rx Torace ( senza lesioni infiltrative parenchimali a focolaio in atto alle porzioni esplorabili del parenchima polmonare. Non apprezzabili versamenti pleurici. Ombra cardiovascolare nei limiti)
IgM negativo
Quantiferon negativo
L'ago aspirato non è stato effettuato in quanto su un bambino così piccolo dovrebbe essere fatto in anestesia totale.
Mi viene detto che con ogni probabilità si tratta di tubercolosi atipica e che quindi l'unica soluzione possibile è l'intervento chirurgico con asportarzione della "massa" in quanto non trattabile con farmaci. Non ci sono alternative ???
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Anestesista, Infettivologo attivo dal 2007 al 2009
Anestesista, Infettivologo
Gentilissima signora le consiglio di far seguire con la massima attenzione il bambino ad un reparto d'infettivologia pediatrica. Dalla storia è probabile che si possa trattare di una micobatteriosi. In questo caso vi sono vari accertamenti da fare, la coltura sul materiale è praticamente obbligatoria e può essere fatta anche con agoaspirato. Iniziare una terapia antitubercolare senza isolamento conlturale a 22 mesi è opinabile. L'agoaspirato si può fare anche con una anestesia locale in mani esperte basta un pochino di sedazione anche con gocce orali di sedativo. Riguardo l'asportazione si affidi alla valutazione di chi ha visitato il bimbo e che ha avuto modo di considerare la massa. Fate comunque anche voi la Mantoux ed Rx torace . Solo esclusivamente per la professione che faccio vi proporrei anche HIV test .
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Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Ringraziandola per il sollecito riscontro la informo che venerdì mattina dopo averLe scritto mi sono recata a controllo per valutare il decorso della massa che negli ultimi giorni era diventata bluastra (sembrava un ematoma). Hanno deciso sull'istante di inciderLa e di drenarLa in quanto la pelle del viso esternamente era sempre più tesa. In anestesia generale hanno effettuato "courettage del linfonodo colliquato" (non so cosa significa)e hanno effettuato raccolta di pus per colturale, batteroscopico ed esame istologico.
Al bambino è stato messo un drenaggio di Penrose fissato con 2 punti di sutura e dai controlli sembra che vada tutto bene: oggi dovrebbero rimuoverLo. Il bambino stà assumendo antibiotico e cortisone e devo dire che da quando è iniziata questa brutta avventura non ha mai avuto febbre e sembra in perfetta forma.
Per quanta riguarda noi familiari avevo inteso che con il quantiferon negativo non ci fossero pericoli (mi preoccupo soprattutto dei suoi 2 fratelli 8 - 11 anni: mi consiglia di fare effettuare immediatamente Mantoux e Rx al torace e/o aspettare i risultati degli esami colturali ???
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Anestesista, Infettivologo attivo dal 2007 al 2009
Anestesista, Infettivologo
Il quantiferon è un esame complementare, non ha senso senza la Mantoux.
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Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Pensavo che con il quantiferon negativo fosse completamente esclusa la possibilità che si trattasse di una forma di tubercolosi "classica" e quindi contagiosa. Vuole dire che c'è ancora la possibilità che il bambino sia venuto a contatto con un individuo con una forma di tubercolosi latente ???? E se fosse una forma di tubercolosi "atipica" è sempre contagiosa ????
Scusi l'ignoranza, ma anche oggi mi hanno ribadito che per avere gli esiti degli esami ci vogliono una ventina di giorni e nessuno mi ha detto di adottare precauzioni particolari nella gestione familiare. La ringrazio infinitamente per la sua preziosissima collaborazione.
Ps: nel rimuovere il drenaggio è fuoriuscito tanto sangue infetto per cui si è provveduto solo ad effettuare lavaggio. Vedremo domani.
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Anestesista, Infettivologo attivo dal 2007 al 2009
Anestesista, Infettivologo
Gentilissima signora in primis voglio tranquillizzarla, poichè le forme linfonodali, qualora si tratti di una micobatteriosi, non sono bacillifere nel senso proprio del termine. Inoltre riguardo il contagio starei sereno visto che il torace è negativo. Il quantiferon è un ottimo esame, ma è sempre un complemento alla mantoux ed all'rx torace. In alcuni casi, come ad esempio la tbc ossea, il quantiferon è negativo. In conclusione nessun allarmismo per i piccoli, ai quali non farei la radiografia, ma farei la Mantoux. Al papà ed alla mamma, farei rx torace e Mantoux. Sia nel bimbo che nei genitori farei HIV test.
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Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Carissimo Dott. Marsala
dopo un mese e mezzo dall'intervento, dall'esame del materiale chirurgico/bioptico mi hanno comunicato che si tratta di MYCOBACTORIUM AVIUM. La cosa che mi preoccupa è la seguente: deve fare delle terapie particolari? I medici mi sembrano alquanto discordi di come si debba agire: alcuni mi parlano di terapie (che non mi hanno ancora comunicato) mentre altri mi dicono che con l'intervento chirurgico è tutto risolto.
Ho letto che questo tipo di micobattere è presente ovunque in quanto è stato isolato nell'acqua, nel cibo, nel tabacco. Che precauzioni devo prendere nelle quotidianità? Il bambino può avere delle ripercussioni e delle ricadute nel tempo?? Grazie di tutto.
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Anestesista, Infettivologo attivo dal 2007 al 2009
Anestesista, Infettivologo
Gentilissima signora, la cosa migliore visto che si tratta di un bimbo è far valutare la situazione ad un infettivologo pediatra. Nel caso in cui la patologia riguardasse un adulto personalmente consiglierei il trattamento.
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