Aspettativa di vita hiv late presenters
Gentili medici,
Spesso si parla di aspettativa di vita minore per le persone che scoprono l'hiv quando già sono in AIDS conclamata rispetto a quelle che iniziano la terapia a valori di cd4 più elevati...ma una persona che invece recupera i cd4 a valori normali e azzera la viremia perché si dovrebbe aspettare una durata di vita minore? Lo scarto in anni sembra essere addirittura di 20 anni in meno rispetto a chi comincia la terapia nei tempi! Grazie
Spesso si parla di aspettativa di vita minore per le persone che scoprono l'hiv quando già sono in AIDS conclamata rispetto a quelle che iniziano la terapia a valori di cd4 più elevati...ma una persona che invece recupera i cd4 a valori normali e azzera la viremia perché si dovrebbe aspettare una durata di vita minore? Lo scarto in anni sembra essere addirittura di 20 anni in meno rispetto a chi comincia la terapia nei tempi! Grazie
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Dr. Matteo Pacini
Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze
45.2k 1k
Gentile utente,
Infatti sta parlando di due situazioni completamente diverse. Il recupero della normale funzione immunitaria come avverrebbe se non iniziando la cura ?
Qual'è la sua situazione ? E' sieropositivo ?
Infatti sta parlando di due situazioni completamente diverse. Il recupero della normale funzione immunitaria come avverrebbe se non iniziando la cura ?
Qual'è la sua situazione ? E' sieropositivo ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Si naturalemente intendevo dire una volta iniziata la cura. Io ho scoperto la sieropositività contestualmente ad una polmonite opportunistica e ho recuperato cd4 fino a 797 nelle ultime analisi, oltre all'azzeramento della carica virale, però sento sempre fare queste distinzioni tra inizio precoce e inizio ritardato che mi fanno preoccupare.
Grazie
Grazie
[#3]
Dr. Matteo Pacini
Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze
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Gentile utente,
La presentazione tardiva di una malattia può (in generale) far sì che la cura non funzioni bene per la maggiore gravità di partenza, o perché la persona non è in condizioni di assumerla. Questo supponendo di sapere a quando risale l'infezione rispetto alla diagnosi. E naturalmente parliamo di percentuali, il che non significa che anche se presa tardi una malattia non risponderà bene "mai". Se però la cura, iniziata anche tardi, funziona e ciò corrisponde alla ripresa di una funzione immunitaria su tutti i parametri che hanno valore di previsione, si va oltre la considerazione della tardività dell'esordio.
Rimando comunque la risposta ad un infettivologo.
La presentazione tardiva di una malattia può (in generale) far sì che la cura non funzioni bene per la maggiore gravità di partenza, o perché la persona non è in condizioni di assumerla. Questo supponendo di sapere a quando risale l'infezione rispetto alla diagnosi. E naturalmente parliamo di percentuali, il che non significa che anche se presa tardi una malattia non risponderà bene "mai". Se però la cura, iniziata anche tardi, funziona e ciò corrisponde alla ripresa di una funzione immunitaria su tutti i parametri che hanno valore di previsione, si va oltre la considerazione della tardività dell'esordio.
Rimando comunque la risposta ad un infettivologo.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.7k visite dal 23/09/2012.
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