Conseguenze mononucleosi
Salve. Circa un anno e mezzo fa a me e a mio figlio è stata diagnosticata una mononucleosi infettiva. Lui se l'è cavata semplicemente con un po' di mal di gola e qualche linea di febbre per qualche giorno, a me i sintomi (ben più pesanti) sono durati mesi!! Tutti gli specialisti consultati non hanno fatto altro che rassicurarmi del fatto che si tratta comunque di un virus che si autolimita e che i sintomi non possono protrarsi così a lungo. In realtà, da quando ho contratto il virus, non sono stata più bene: alterno, ormai da un anno e mezzo, periodi di grande stanchezza con dolori articolari (soprattutto alle ginocchia e alle caviglie), mal di gola, tonsille gonfie, bruciori agli occhi, strane emicranie e febbricola serale. Inizialmente, temendo sempre un'infezione batterica, ho seguito diverse terapie antibiotiche, ma poi, dato che i tamponi faringei sono sempre stati negativi, così come gli esami del sangue (tas, ves pcr, mucoproteine, streptozyme tutti nella norma) non ho più preso nulla. La cosa particolare è che questa "malattia" è diventata ormai "ciclica", cioè si ripresenta a distanza di quindici, trenta giorni sempre con gli stessi sintomi: inizia con strani dolori alle ginocchia, astenia e mal di gola e lieve rialzo termico e mi lascia dopo qualche giorno completamente debilitata. Ho letto da qualche parte che potrebbe trattarsi di sindrome da stanchezza cronica, ma gli specialisti che mi hanno seguita si ostinano a negare categoricamente questa possibilità. Non so più cosa pensare...dal momento che non potrebbe più trattarsi di mononucleosi, quali potrebbero essere le cause? Potrebbe trattarsi di tonsillite, nonostante gli esami del sangue siano tutti nella norma?
Grazie per la disponibilità.
Grazie per la disponibilità.
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Gentile utente,
nella maggioranza dei casi la malattia è autolimitantesi (non più di 4 settimane).
E' anche vero che dei sintomi possono persistere per mesi dopo la guarigione, infatti le malattie monocitiche, sopratutto da EBV e da CMV, possono dare sintomatologia per diverso tempo, in modo particolare i rialzi termici ed il senso di malessere (anche un anno).
Le confermo che fra le conseguenze spiacevoli della mononucleosi infettiva (soprattutto in individui di sesso femminile) si ipotizzano squilibri endocrini che porterebbero a uno stato di stanchezza persistente, la sindrome da stanchezza cronica. La CFS (Chronic Fatigue Syndrome) è patologia riconoscibile in centri specializzati
Ne parli con il suo curante.
Cordialmente
nella maggioranza dei casi la malattia è autolimitantesi (non più di 4 settimane).
E' anche vero che dei sintomi possono persistere per mesi dopo la guarigione, infatti le malattie monocitiche, sopratutto da EBV e da CMV, possono dare sintomatologia per diverso tempo, in modo particolare i rialzi termici ed il senso di malessere (anche un anno).
Le confermo che fra le conseguenze spiacevoli della mononucleosi infettiva (soprattutto in individui di sesso femminile) si ipotizzano squilibri endocrini che porterebbero a uno stato di stanchezza persistente, la sindrome da stanchezza cronica. La CFS (Chronic Fatigue Syndrome) è patologia riconoscibile in centri specializzati
Ne parli con il suo curante.
Cordialmente
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 33.1k visite dal 04/09/2012.
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