Hiv si trova nella mucosa del retto?
Salve dottori, e buonasera.
Quest'estate , ho avuto un rapporto anale attivo con una persona veramente poco affidabile in termini di HIV o altre patologie.
Il rapporto , è stato inizialmente scoperto (mi ricordo di non essere "entrato" nemmeno metà), poi ho richiesto di mia esplicità volontà di indossare la protezione.
Il fatto è che sò che possono bastare anche pochi secondi per essere contagiati, volevo sapere quante probabilità approssimative ho di essere stato contagiato in caso di positività della persona..?
Ho anche una candida nella zona del glande, un leggero prurito e screpolatura continua da circa 1 anno, ero stato dal dermatologo che mi aveva dato una pomata, ma non mi è passata, e tutt'ora ce l'ho.. potrebbe aumentare il rischio di contagio?
Ora mi domando : ho letto, girando in internet che il virus non sopravvive a contatto con l'aria, perciò se pongo il mio pene a contatto con l'orifizio anale di una persona sieropositva senza praticare sesso anale rischio ugualmente di rimanere contagiato ?
In linea teorica visto che il retto è una cavità aperta il virus non dovrebbe risiedere nella mucosa ma solo nelle lesioni "fresche" che vi si formano, è cosi?
Sono seriamente preoccupato da questa situazione, ho 20 anni e non vorrei che mi venisse "diagnosticata" una cosa simile, anche perchè il prossimo anno vorrei iniziare a studiare medicina e non sò , se in caso di sieropositivà si possa fare.
Scusatemi se mi sono dilungato, ma queste in queste situazioni ci si ritrova in una solitudine assoluta... per non parlare del fatto del test, che ancora non ho avuto il coraggio di effettuare.
Grazie per avermi "ascoltato".
Quest'estate , ho avuto un rapporto anale attivo con una persona veramente poco affidabile in termini di HIV o altre patologie.
Il rapporto , è stato inizialmente scoperto (mi ricordo di non essere "entrato" nemmeno metà), poi ho richiesto di mia esplicità volontà di indossare la protezione.
Il fatto è che sò che possono bastare anche pochi secondi per essere contagiati, volevo sapere quante probabilità approssimative ho di essere stato contagiato in caso di positività della persona..?
Ho anche una candida nella zona del glande, un leggero prurito e screpolatura continua da circa 1 anno, ero stato dal dermatologo che mi aveva dato una pomata, ma non mi è passata, e tutt'ora ce l'ho.. potrebbe aumentare il rischio di contagio?
Ora mi domando : ho letto, girando in internet che il virus non sopravvive a contatto con l'aria, perciò se pongo il mio pene a contatto con l'orifizio anale di una persona sieropositva senza praticare sesso anale rischio ugualmente di rimanere contagiato ?
In linea teorica visto che il retto è una cavità aperta il virus non dovrebbe risiedere nella mucosa ma solo nelle lesioni "fresche" che vi si formano, è cosi?
Sono seriamente preoccupato da questa situazione, ho 20 anni e non vorrei che mi venisse "diagnosticata" una cosa simile, anche perchè il prossimo anno vorrei iniziare a studiare medicina e non sò , se in caso di sieropositivà si possa fare.
Scusatemi se mi sono dilungato, ma queste in queste situazioni ci si ritrova in una solitudine assoluta... per non parlare del fatto del test, che ancora non ho avuto il coraggio di effettuare.
Grazie per avermi "ascoltato".
[#1]
SI il tipo di contatto è a rischio teorico HIV; impossibili stabilire percentuali in base ad un singolo caso specifico.
Effettui il test HIV e il controllo venereologico in caso di ulteriori dubbi
saluti
Effettui il test HIV e il controllo venereologico in caso di ulteriori dubbi
saluti
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#4]
Ex utente
Forse mi sono spiegato male, mi scusi.
Ciò che volevo chiedere è se una persona può studiare nella facoltà di "medicina e chirurgia" essendo portatore di una malattia infettiva.
Mi è stato detto che vengono richiesti test per la tubercolosi e per l'epatite b, perciò le ho fatto questa domanda.
Il termine "discriminazione" forse non è molto appropriato ha ragione..
Comunque non sò se questa ansia si placherà, perché l'idea di effettuare il test a dir la verità mi mette ancora più ansia, e anche se spero che in quella maledetta risposta ci sia scritto "esito negativo" , solo il pensiero di andarla a ritirare mi distrugge psicologicamente.
Mi auguro solo di riuscire a tornare in pace con me stesso, in questo caso nemmeno uno psicoterapeuta mi potrebbe aiutare, perché sò che il rischio che ho corso è reale e forse ne dovrò pagare le spese per tutta la vita.
La ringrazio per la disponibilità e mi scusi se mi sono "sfogato" in questo modo.
Ciò che volevo chiedere è se una persona può studiare nella facoltà di "medicina e chirurgia" essendo portatore di una malattia infettiva.
Mi è stato detto che vengono richiesti test per la tubercolosi e per l'epatite b, perciò le ho fatto questa domanda.
Il termine "discriminazione" forse non è molto appropriato ha ragione..
Comunque non sò se questa ansia si placherà, perché l'idea di effettuare il test a dir la verità mi mette ancora più ansia, e anche se spero che in quella maledetta risposta ci sia scritto "esito negativo" , solo il pensiero di andarla a ritirare mi distrugge psicologicamente.
Mi auguro solo di riuscire a tornare in pace con me stesso, in questo caso nemmeno uno psicoterapeuta mi potrebbe aiutare, perché sò che il rischio che ho corso è reale e forse ne dovrò pagare le spese per tutta la vita.
La ringrazio per la disponibilità e mi scusi se mi sono "sfogato" in questo modo.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.5k visite dal 15/01/2012.
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