Rapporto vaginale non protetto
Gentile redazione,
in data odierna ho avuto un rapporto sessuale occasionale di natura vaginale, non protetto, con una donna asiatica appena conosciuta.
Il rapporto è stato completo, nel senso che, seppure di durata estremamente limitata (1 minuto) ho avuto un'eiaculazione in vagina.
Sono assolutamente consapevole del comportamento incosciente ed irresponsabile che ho avuto.
Ora sono un po' preoccupato perchè, sebbene sia stata la prima volta in cui ho avuto un rapporto sessuale non protetto, so che si tratta di una fattispecie con rischio elevato di contagio, se lei fosse sieropositiva (cosa che al momento non so).
Volevo chiedervi, pertanto consigli in merito a:
- probabilità di contagio da HIV
- eventuali azioni che potrei adottare nel breve termine per ridurre, se possibile, la probabilità di contagio
- eventuali test di accertamento
Grazie mille per la disponibilità.
in data odierna ho avuto un rapporto sessuale occasionale di natura vaginale, non protetto, con una donna asiatica appena conosciuta.
Il rapporto è stato completo, nel senso che, seppure di durata estremamente limitata (1 minuto) ho avuto un'eiaculazione in vagina.
Sono assolutamente consapevole del comportamento incosciente ed irresponsabile che ho avuto.
Ora sono un po' preoccupato perchè, sebbene sia stata la prima volta in cui ho avuto un rapporto sessuale non protetto, so che si tratta di una fattispecie con rischio elevato di contagio, se lei fosse sieropositiva (cosa che al momento non so).
Volevo chiedervi, pertanto consigli in merito a:
- probabilità di contagio da HIV
- eventuali azioni che potrei adottare nel breve termine per ridurre, se possibile, la probabilità di contagio
- eventuali test di accertamento
Grazie mille per la disponibilità.
[#1]
Salve,
Probabilità di contagio dipendono sia dalla possibilitòà che la donna fosse positiva, in qual caso sarebbe determinante la carica infettante e ancora se ci sono state lesioni e di quale entità. Ancora se il virus eventualmente trasmesso fosse riuscito nella sua opera di infezione.
Vede quante sono le cose che devono convergere. perfortuna il rapporto è stato breve ed anche questo conta, perchè diminuisce il tempo di contatto (quindi le possibilità di contagio) con il materiale infetto.
Potrebbe chiedere alla signorina di fare un test HIV, ma forse non è cosa praticabile e certo non ci darebbe la certezza matematica.
Per contatti in ambienti sanitari con persone certe sieropositive (tipo tagli in sala operatoria, schizzi di sangue ecc. ) si fa una terapia preventiva per mesi, ma che va iniziata entro poche (6 -12) ore dal contatto. Tale terapia funziona. Mi pare che nel suo caso....
Infine il test a 3 mesi è quello probante.
saluti
Probabilità di contagio dipendono sia dalla possibilitòà che la donna fosse positiva, in qual caso sarebbe determinante la carica infettante e ancora se ci sono state lesioni e di quale entità. Ancora se il virus eventualmente trasmesso fosse riuscito nella sua opera di infezione.
Vede quante sono le cose che devono convergere. perfortuna il rapporto è stato breve ed anche questo conta, perchè diminuisce il tempo di contatto (quindi le possibilità di contagio) con il materiale infetto.
Potrebbe chiedere alla signorina di fare un test HIV, ma forse non è cosa praticabile e certo non ci darebbe la certezza matematica.
Per contatti in ambienti sanitari con persone certe sieropositive (tipo tagli in sala operatoria, schizzi di sangue ecc. ) si fa una terapia preventiva per mesi, ma che va iniziata entro poche (6 -12) ore dal contatto. Tale terapia funziona. Mi pare che nel suo caso....
Infine il test a 3 mesi è quello probante.
saluti
Luigi Mocci MD
[#2]
Utente
Purtroppo, da quanto rilevo nella sua mail, mi sembra di capire che dovrò vivere tre mesi di "purgatorio" in attesa del test...
Le confesso che vivo questa situazione con profonda preoccupazione e forte disagio, anche se cerco di razionalizzare ed evitare il panico... Ho letto, in questi giorni, diversi articoli sul web, in cui si riporta che la fattispecie descritta comporta probabilità non elevatissime di contagio (lo spero vivamente).
In ogni caso, la ringrazio davvero per la disponibilità.
Le confesso che vivo questa situazione con profonda preoccupazione e forte disagio, anche se cerco di razionalizzare ed evitare il panico... Ho letto, in questi giorni, diversi articoli sul web, in cui si riporta che la fattispecie descritta comporta probabilità non elevatissime di contagio (lo spero vivamente).
In ogni caso, la ringrazio davvero per la disponibilità.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.2k visite dal 02/11/2011.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su AIDS-HIV
L'AIDS è la sindrome da immunodeficienza acquisita, malattia che deriva dall'infezione del virus HIV (Human Immunodeficiency Virus): quali sono le situazione di rischio e come evitare il contagio?