Siti criminali ?
Non direi con leggerezza che un sito come www.rethinkingaids.com possa essere considerato "criminale". A quanto pare, anche la ricerca della glicoproteina di membrana p24 NON è affatto specifica del virus HIV. A chi dobbiamo credere ? PERCHE' quello che è scritto in questo sito dissidente DEVE ASSOLUTAMENTE essere falso ? Non mi sembra che sia scritto da persone INCOMPETENTI. O devo invece pensare che un membro dell'Accademia Nazionale delle Scienze in America come Peter Duesberg non possa dire qualcosa IN PIU' o di più corretto rispetto a un qualunque medico, medico per inciso NON studioso dei retrovirus ? A me sembra tutto PLAUSIBILE. Non si può etichettare semplicemente come "criminale" un sito SOLO PERCHE' propone una propria teoria : la serie di incongruenze che ci sono nella IPOTESI (perchè, non dimentichiamo di ripetere agli utenti che la correlazione HIV - AIDS è UN IPOTESI), dell' HIV come "mostro" farebbero INORRIDIRE chiunque si occupi di una scienza ESATTA come la fisica o la matematica. Prima di etichettare un sito come "criminale" penso che si debba riflettere : la TEORIA dell' HIV AIDS è utile SOLO ALLE CASE FARMACEUTICHE, e i medici propinano questa teoria PER QUESTO MOTIVO. Provate a leggere e a replicare a questo link : http://www.helpforhiv.com/falsepositives1.htm . Chi studia fisica SA BENISSIMO che è INDISPENSABILE un GOLD STANDARD per valutare l'affidabilità di una misura : IN MEDICINA NO ? A leggere ciò che ho letto in questo sito al riguardo di quei test pare proprio che la dissidenza ABBIA RAGIONE. NON SI PUO' scherzare con una rilevazione del genere e farla apparire prima positiva e poi negativa !!
Se quello che è scritto in questi siti risulterà VERO ( e lo sta diventando sempre di più negli Stati Uniti), CHI E' il criminale VERO ?
Se quello che è scritto in questi siti risulterà VERO ( e lo sta diventando sempre di più negli Stati Uniti), CHI E' il criminale VERO ?
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Gentile Utente,
mi permetto di intervenire anche se non è il mio specifico campo di appartenenza.
Se poi vede che non riceve altre risposte a causa di questa mia intrusione potrà naturalmente riproporre il quesito dal quale mi asterrò ovviamente dall'intervenire.
Ora, non ho capito bene la sua domanda perché forse fa riferiento a post precedenti.
Tuttavia conosco la diatriba tra gli studiosi internazionali sull'HIV e le sindromi a esso correlate come l'AIDS:
- La medicina ufficiale ritiene l'infezione con il retrovirus umano la causa prima che porta alla malattia finale AIDS e pertanto ritiene che debba essere curata con farmaci che agiscano su questo virus; farmaci costosi e con gravi effetti collaterali;
- Peter Duesberg, il più noto retrovirologo dell'epoca (parliamo primi anni '80, poi caduto in disgrazia perché unico a sostenere le sue tesi) sostiene invece che tale virus (ad esempio non rispetta i famosi postulati di Koch) non sia all'origine della sindrome da immunodeficienza acquisita ma che lo siano le medicine che vengono somministrate, come l'AZT.
Non è mio compito difendere Duesberg né la scienza ufficiale di cui comunque Duesberg fa parte.
In medicina contese come queste ne esistono tante ed è il tipico modo di avanzare e fare progressi della medicina, piacia o no, e ci sono di mezzo anch'io, perché se un domani dovessi ammalarmi di una malattia infettiva quale terapia sceglierei? il buon senso mi porterebbe verso una scelta logica, quella che ha dato maggiori risultati, poi forse la disperazione mi porterebbe ad accettare tuto quanto mi venga proposto, anche teorie come quella di Duesberg, che per quel che ne so potrebbe anche essere esatta, ma va provata.
Mi ripeto, sembrerà strano ma la medicina non è una scienza perfetta, così come non lo è la fisica che si basa solo su delle teorie, ma va avanti con tentativi e confutazioni.
Questa storia è una di quelle storie.
Incolpare tutti i medici solamente perché dietro ci sono delle multinazionali che spingono per vendere certi farmaci mi sembra esagerato: l'industria fa pressioni più o meno direttamente su alcuni farmaci ma a parte qualche medico in malafede gli altri sono sinceramente convinti che quei farmaci vadano bene.
Spero di esserle stato vagamente utile
Massimo Lai
mi permetto di intervenire anche se non è il mio specifico campo di appartenenza.
Se poi vede che non riceve altre risposte a causa di questa mia intrusione potrà naturalmente riproporre il quesito dal quale mi asterrò ovviamente dall'intervenire.
Ora, non ho capito bene la sua domanda perché forse fa riferiento a post precedenti.
Tuttavia conosco la diatriba tra gli studiosi internazionali sull'HIV e le sindromi a esso correlate come l'AIDS:
- La medicina ufficiale ritiene l'infezione con il retrovirus umano la causa prima che porta alla malattia finale AIDS e pertanto ritiene che debba essere curata con farmaci che agiscano su questo virus; farmaci costosi e con gravi effetti collaterali;
- Peter Duesberg, il più noto retrovirologo dell'epoca (parliamo primi anni '80, poi caduto in disgrazia perché unico a sostenere le sue tesi) sostiene invece che tale virus (ad esempio non rispetta i famosi postulati di Koch) non sia all'origine della sindrome da immunodeficienza acquisita ma che lo siano le medicine che vengono somministrate, come l'AZT.
Non è mio compito difendere Duesberg né la scienza ufficiale di cui comunque Duesberg fa parte.
In medicina contese come queste ne esistono tante ed è il tipico modo di avanzare e fare progressi della medicina, piacia o no, e ci sono di mezzo anch'io, perché se un domani dovessi ammalarmi di una malattia infettiva quale terapia sceglierei? il buon senso mi porterebbe verso una scelta logica, quella che ha dato maggiori risultati, poi forse la disperazione mi porterebbe ad accettare tuto quanto mi venga proposto, anche teorie come quella di Duesberg, che per quel che ne so potrebbe anche essere esatta, ma va provata.
Mi ripeto, sembrerà strano ma la medicina non è una scienza perfetta, così come non lo è la fisica che si basa solo su delle teorie, ma va avanti con tentativi e confutazioni.
Questa storia è una di quelle storie.
Incolpare tutti i medici solamente perché dietro ci sono delle multinazionali che spingono per vendere certi farmaci mi sembra esagerato: l'industria fa pressioni più o meno direttamente su alcuni farmaci ma a parte qualche medico in malafede gli altri sono sinceramente convinti che quei farmaci vadano bene.
Spero di esserle stato vagamente utile
Massimo Lai
Massimo Lai, MD
[#2]
Utente
E' stato sicuramente utile, perchè non ha preso posizione a priori, bollando come inesatte le tesi di uno e viceversa : intanto, lei solleva la questione della possibilità che Duesberg abbia ragione.
Una questione perfettamente analoga a questa sorse molti anni fa, quando tutto il mondo scientifico era d'accordo sul curare l'emofilia con somministrazioni CONTINUE di emoderivato. Solo pochissimi centri AL MONDO sostenevano il contrario, e cioè di usare una terapia sostitutiva al bisogno : ebbene, dopo molti anni si è rivelata CORRETTA QUESTA impostazione, anche se ovviamente l'altra era molto più remunerativa. Vuole un confronto ? La medicina ufficiale, dei medici "in buona fede", voleva che l'emoderivato fosse trasfuso almeno due volte a settimana, con una spesa settimanale PER EMOFILICO di ALMENO 3.000 euro (si,tremila a dire poco). In un anno, 162.000 euro PER EMOFILICO, una spesa IMMENSA se confrontata con quella della terapia al bisogno, che è di 20-30000 euro/anno.
Le teorie, come dice lei, sono da confutare o validare : ma perchè questo non è fatto IN LABORATORIO, e NON sulla pelle della gente ? Sulla pelle degli emofilici si è provato che la terapia da 162.000 euro/anno ha portato migliaia di morti, l'altra no : CHI SI E' AVVANTAGGIATO DI QUESTO ? Il primario che mi fece fare la terapia meno costosa era osteggiato DA TUTTI, EPPURE alla fine ha avuto ragione lui.
Questo è un esempio che conosco bene, l'ho vissuto su di me : tornando al discorso di prima, devo ancora capire perchè Kary Mullis (PREMIO NOBEL per la chimica), David Rasnick e Duesberg (quest'ultimo ancora membro dell'Accademia Nazionale delle Scienze) non possano essere presi in considerazione VISTO CHE, alla fine, propongono di far spendere POCO. E comunque, nessuno mi ha mai risposto sul problema del gold standard : come faccio a validare un test COSI' PERICOLOSO riprovando a testare i campioni CON SE STESSO ?!?!? Penso che anche lei resti un po' SBALORDITO da questa leggerezza : in fisica, per validare uno strumento di misura si usa un RIFERIMENTO ASSOLUTO, come quello del metro e delle altre unità di misura di Sevres : non si può usare LO STRUMENTO STESSO per validare LE PROPRIE MISURE. Per un test così importante NO ? Dov'è e qual'è il "metro di Sevres" per il test HIV ?
Una questione perfettamente analoga a questa sorse molti anni fa, quando tutto il mondo scientifico era d'accordo sul curare l'emofilia con somministrazioni CONTINUE di emoderivato. Solo pochissimi centri AL MONDO sostenevano il contrario, e cioè di usare una terapia sostitutiva al bisogno : ebbene, dopo molti anni si è rivelata CORRETTA QUESTA impostazione, anche se ovviamente l'altra era molto più remunerativa. Vuole un confronto ? La medicina ufficiale, dei medici "in buona fede", voleva che l'emoderivato fosse trasfuso almeno due volte a settimana, con una spesa settimanale PER EMOFILICO di ALMENO 3.000 euro (si,tremila a dire poco). In un anno, 162.000 euro PER EMOFILICO, una spesa IMMENSA se confrontata con quella della terapia al bisogno, che è di 20-30000 euro/anno.
Le teorie, come dice lei, sono da confutare o validare : ma perchè questo non è fatto IN LABORATORIO, e NON sulla pelle della gente ? Sulla pelle degli emofilici si è provato che la terapia da 162.000 euro/anno ha portato migliaia di morti, l'altra no : CHI SI E' AVVANTAGGIATO DI QUESTO ? Il primario che mi fece fare la terapia meno costosa era osteggiato DA TUTTI, EPPURE alla fine ha avuto ragione lui.
Questo è un esempio che conosco bene, l'ho vissuto su di me : tornando al discorso di prima, devo ancora capire perchè Kary Mullis (PREMIO NOBEL per la chimica), David Rasnick e Duesberg (quest'ultimo ancora membro dell'Accademia Nazionale delle Scienze) non possano essere presi in considerazione VISTO CHE, alla fine, propongono di far spendere POCO. E comunque, nessuno mi ha mai risposto sul problema del gold standard : come faccio a validare un test COSI' PERICOLOSO riprovando a testare i campioni CON SE STESSO ?!?!? Penso che anche lei resti un po' SBALORDITO da questa leggerezza : in fisica, per validare uno strumento di misura si usa un RIFERIMENTO ASSOLUTO, come quello del metro e delle altre unità di misura di Sevres : non si può usare LO STRUMENTO STESSO per validare LE PROPRIE MISURE. Per un test così importante NO ? Dov'è e qual'è il "metro di Sevres" per il test HIV ?
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Mi dispiace per la sua storia e mi sembra chiaro che lei sia arrabbiato per quanto le è successo e non posso che capirla.
Non posso rispondere a chi ha definito criminale un sito come quello di cui lei ha indicato il link: posso esprimere solo la mia opinione personale non di medico. Ben vengano siti come questo per stimolare la discussione tra gli studiosi, ma la paura è che si possa generare troppa confusione e aspettative nella gente comune. Il fatto però che sia gestito da Premi Nobel e studiosi di fama mi da qualche garanzia.
Tuttavia anche gli studiosi di fama possono sbagliare come insegna la storia della medicina. Nel loro caso sarà il tempo e il progresso a dirci chi aveva ragione.
Anche se a lei sembra che quanto scritto nel sito sia plausibile questo non significa per la scienza che corrisponda a realtà: va verificato. Anche a me sembra plausibile e mi pongo il dubbio da medico ma non essendo infettivologo non ho le competenze, in questo specifico caso, per mettere in discussione la medicina ufficiale.
Inoltre deve considerare che il medico fa il medico, non lo scienziato e i medici ricercatori sono solo una piccola parte del gran numero di medici che passano il tempo nelle corsie con i pazienti cercando di tenersi aggiornati con il poco tempo che hanno.
Quando scoppiò l’epidemia ero studente e le assicuro che si sapeva ben poco, c’era grande confusione e si dovette fare con quello che si conosceva già sulle altre malattie virali e cercare di intervenire per aiutare i primi malati con i mezzi a disposizione.
Lei cita dei siti in cui studiosi cercano di dire la loro sul caso e si spera che prima o poi con questo stimolo le conoscenze andranno avanti.
Il gold standard non è una verità assoluta ma solamente una convenzione, come le dissi anche la volta scorsa anche la fisica si basa su convenzioni e il metro di Sèvres è proprio uno di questi esempi.
Quanto alla applicazione di un gold standard in medicina bisognerebbe sentire chi fa questi studi in medicina. Io so che per molte malattie è difficile avere dei test specifici.
Spesso bisogna avere il coraggio di provare delle terapie controcorrente come il caso che cita lei ma penso che il suo professore lo abbia fatto con cognizione di causa non tanto per provare come ultima spiaggia. Se così fosse gli svantaggi ricadono sempre sul paziente.
Indubbiamente le Case Farmaceutiche hanno le loro belle responsabilità e i Governi pure dovrebbero muoversi per staccarsi per quanto possibile dalle stesse per quel che riguarda la ricerca.
Auguri
Massimo Lai
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.5k visite dal 04/01/2008.
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