Il terrore avere contratto l'hiv si sta convertendo
Gentili dottori,
in un passato remoto ebbi occasionali rapporti eterosessuali protetti con prostitute o escort.
L’ultima volta (circa 20 anni orsono) il profilattico si ruppe.
Il fatto mi terrorizzò e da allora non ho mai più avuto un rapporto con una prostituta.
Tuttavia, sino a circa 10 anni orsono, continuai a avere occasionali rapporti (connilinguo e penetrazione) anche non protetti , con conoscenti abituali o colleghe, presumo sane.
Da allora ho avuto solo rapporti sessuali protetti con la mia compagna abituale, certamente sana (essendo infermiera fa controlli di routine).
Aggiungo di più.
Sono pressoché certo che nell’abito di un check-up completo a cui mi sottoposi dopo l’ultimo rapporto teoricamente a rischio,io stesso risultai negativo,non solo a tutti gli esami più comuni, ma anche a anticorpi HIV e a epatite C.
Poiché comunque il terrore avere contratto l’HIV si sta convertendo in disagio psicologico e mi sta condizionando la vita, vorrei chiederle: consiglierebbe lei a un paziente con il mio profilo di eseguire ulteriori analisi, o il molto tempo passato (oltre 10 anni) e la totale assenza di sintomi sono una garanzia sufficiente?
Chiaro che la responsabilità di fare o non fare un nuovo esame sia solo mia, e forse lo farò, tuttavia un parere anche non impegnativo mi sarebbe di grande conforto,
grazie
in un passato remoto ebbi occasionali rapporti eterosessuali protetti con prostitute o escort.
L’ultima volta (circa 20 anni orsono) il profilattico si ruppe.
Il fatto mi terrorizzò e da allora non ho mai più avuto un rapporto con una prostituta.
Tuttavia, sino a circa 10 anni orsono, continuai a avere occasionali rapporti (connilinguo e penetrazione) anche non protetti , con conoscenti abituali o colleghe, presumo sane.
Da allora ho avuto solo rapporti sessuali protetti con la mia compagna abituale, certamente sana (essendo infermiera fa controlli di routine).
Aggiungo di più.
Sono pressoché certo che nell’abito di un check-up completo a cui mi sottoposi dopo l’ultimo rapporto teoricamente a rischio,io stesso risultai negativo,non solo a tutti gli esami più comuni, ma anche a anticorpi HIV e a epatite C.
Poiché comunque il terrore avere contratto l’HIV si sta convertendo in disagio psicologico e mi sta condizionando la vita, vorrei chiederle: consiglierebbe lei a un paziente con il mio profilo di eseguire ulteriori analisi, o il molto tempo passato (oltre 10 anni) e la totale assenza di sintomi sono una garanzia sufficiente?
Chiaro che la responsabilità di fare o non fare un nuovo esame sia solo mia, e forse lo farò, tuttavia un parere anche non impegnativo mi sarebbe di grande conforto,
grazie
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.3k visite dal 09/06/2011.
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