In cui, non essendo penetrato completamente nell'utero, ho eiaculato in vagina, avendo pressochè
Egregio dottore,
pochi giorni fa ho avuto un rapporto non protetto della brevissima durata (pochi secondi, massimo una ventina)in cui, non essendo penetrato completamente nell'utero, ho eiaculato in vagina, avendo pressochè quasi subito ritirato il pene. Preciso che la donna in esame è in menopausa e pertanto ha scarsissima produzione di liquido. Premesso che la persona in esame asserisce di essere del tutto sana, e che sono ben conscio che un rapporto non protetto determina, mi sono rivolto sia alla guardia medica, che al pronto soccorso per chiedere in merito all'opportunità di effettuare una pep, ma mentre l'uno non sapeva cosa fosse, l'altro mi ha liquidato con un assunta inesistenza di motivi d'urgenza, rinviandomi ad eventuali e successive indagini di laboratorio. Nel frattempo sono molto spaventato anche perchè mi è venuto un forte dolore allo stomaco, quasi un senso di nausea, unitamente a dolori muscolari localizzati per lo più nella zona della schiena. Al che ho telefonato alla linea verde della mia città che mi ha "tranquillizzato" da un lato sul bassissimo rischio connesso alla mia condotta e ha altresì detto che era inutile parlare di sintomi, inoltre mi ha detto che bisogna attendere 3 mesi per sottoporsi al test. Credevo potesse farsi un test anche a 30 giorni, ma il medico mi ha detto che i risultati a 30 giorni non sono pienamente attendibili.
pochi giorni fa ho avuto un rapporto non protetto della brevissima durata (pochi secondi, massimo una ventina)in cui, non essendo penetrato completamente nell'utero, ho eiaculato in vagina, avendo pressochè quasi subito ritirato il pene. Preciso che la donna in esame è in menopausa e pertanto ha scarsissima produzione di liquido. Premesso che la persona in esame asserisce di essere del tutto sana, e che sono ben conscio che un rapporto non protetto determina, mi sono rivolto sia alla guardia medica, che al pronto soccorso per chiedere in merito all'opportunità di effettuare una pep, ma mentre l'uno non sapeva cosa fosse, l'altro mi ha liquidato con un assunta inesistenza di motivi d'urgenza, rinviandomi ad eventuali e successive indagini di laboratorio. Nel frattempo sono molto spaventato anche perchè mi è venuto un forte dolore allo stomaco, quasi un senso di nausea, unitamente a dolori muscolari localizzati per lo più nella zona della schiena. Al che ho telefonato alla linea verde della mia città che mi ha "tranquillizzato" da un lato sul bassissimo rischio connesso alla mia condotta e ha altresì detto che era inutile parlare di sintomi, inoltre mi ha detto che bisogna attendere 3 mesi per sottoporsi al test. Credevo potesse farsi un test anche a 30 giorni, ma il medico mi ha detto che i risultati a 30 giorni non sono pienamente attendibili.
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Gentile Signore,
si è trattato in ogni caso di un rapporto a rischio, perché penetrativo in vagina (e non in utero, come erroneamente da lei scritto) senza protezione.
La PEP, da fare entro le 48 ore, viene raccomandata se il partner è sieropositivo oppure se ha una situazione sierologia sconosciuta ma è un soggetto con comportamenti a rischio.
Il forte dolore di stomaco da lei accusato non ha alcuna relazione con l'HIV.
Detto questo, non mi sento di "tranquillizzarla" circa il "bassissimo rischio", come le è stato detto al telefono.
Vero è che dal punto di vista statistico, il rischio aumenta con il numero dei rapporti sessuali, ma in teoria anche un solo rapporto a rischio può causare contagio; perciò, non bisogna sottovalutare la cosa, anche se è probabile che lei abbia corso un rischio limitato.
In ogni caso, trattandosi di un rapporto vaginale non protetto con partner di cui non conosce lo stato sierologico, le raccomando di sottoporsi al test HIV.
Il test HIV va fatto a 30 giorni dal rapporto e ripetuto a 90 giorni.
E' errata l'informazione che le è stata data sulla inattendibilità del test HIV a 30 giorni, probabilmente quel medico si è spiegato male o è lei a non avere compreso; un test negativo a 30 giorni dà una garanzia non totale ma assai vicina al 100%; solo per questo per cautela è meglio ripeterlo ai 90 giorni (periodo-finestra del virus).
Ci tenga al corrente se lo desidera.
Cordiali saluti.
http://www.medico-legale.it/zanzara_aids.html
https://www.medicitalia.it/minforma/igiene-e-medicina-preventiva/434-la-zanzara-trasmette-il-virus-dell-aids.html
http://www.medico-legale.it/storia_aids.html
https://www.medicitalia.it/minforma/igiene-e-medicina-preventiva/168-storia-dell-aids.html
http://www.medico-legale.it/sesso_aids.html
https://www.medicitalia.it/minforma/igiene-e-medicina-preventiva/516-rapporti-sessuali-e-aids-come-misurare-il-rischio.html
http://www.medico-legale.it/aids_MTS.html
https://www.medicitalia.it/minforma/igiene-e-medicina-preventiva/517-aids-e-dintorni-le-malattie-a-trasmissione-sessuale-o-mts.html
si è trattato in ogni caso di un rapporto a rischio, perché penetrativo in vagina (e non in utero, come erroneamente da lei scritto) senza protezione.
La PEP, da fare entro le 48 ore, viene raccomandata se il partner è sieropositivo oppure se ha una situazione sierologia sconosciuta ma è un soggetto con comportamenti a rischio.
Il forte dolore di stomaco da lei accusato non ha alcuna relazione con l'HIV.
Detto questo, non mi sento di "tranquillizzarla" circa il "bassissimo rischio", come le è stato detto al telefono.
Vero è che dal punto di vista statistico, il rischio aumenta con il numero dei rapporti sessuali, ma in teoria anche un solo rapporto a rischio può causare contagio; perciò, non bisogna sottovalutare la cosa, anche se è probabile che lei abbia corso un rischio limitato.
In ogni caso, trattandosi di un rapporto vaginale non protetto con partner di cui non conosce lo stato sierologico, le raccomando di sottoporsi al test HIV.
Il test HIV va fatto a 30 giorni dal rapporto e ripetuto a 90 giorni.
E' errata l'informazione che le è stata data sulla inattendibilità del test HIV a 30 giorni, probabilmente quel medico si è spiegato male o è lei a non avere compreso; un test negativo a 30 giorni dà una garanzia non totale ma assai vicina al 100%; solo per questo per cautela è meglio ripeterlo ai 90 giorni (periodo-finestra del virus).
Ci tenga al corrente se lo desidera.
Cordiali saluti.
http://www.medico-legale.it/zanzara_aids.html
https://www.medicitalia.it/minforma/igiene-e-medicina-preventiva/434-la-zanzara-trasmette-il-virus-dell-aids.html
http://www.medico-legale.it/storia_aids.html
https://www.medicitalia.it/minforma/igiene-e-medicina-preventiva/168-storia-dell-aids.html
http://www.medico-legale.it/sesso_aids.html
https://www.medicitalia.it/minforma/igiene-e-medicina-preventiva/516-rapporti-sessuali-e-aids-come-misurare-il-rischio.html
http://www.medico-legale.it/aids_MTS.html
https://www.medicitalia.it/minforma/igiene-e-medicina-preventiva/517-aids-e-dintorni-le-malattie-a-trasmissione-sessuale-o-mts.html
Mario Corcelli, MD
Milano - specialista Medicina Legale e Igiene-Tecnica Ospedaliera
http://www.medico-legale.it
[#2]
Utente
va bene dottore credo che eseguirò il test a 30 giorni. Il mal di stomaco e la nausea sono scomparsi, come pure il mal di schiena, avverto solo talvolta dei dolori ai polsi e nella fascia superiore della mano, tra il pollice e l'indice della mano destra e un pò di catarro in gola. Preciso inoltre che la temperatura corporea è sempre stata, in questa settimana, nella norma (anzi a dire il vero è piuttosto bassa, talvolta anche al di sotto dei 35°). A dire il vero sto letteralmente tempestando la persona con cui ho avuto questo "fugace" rapporto che mi ripete a tutto spiano di essere del tutto sana.
[#3]
Utente
questa settimana ho avuto un forte mal di gola con interessamento anche alla lingua, è durato sui 3-4 giorni e mi è ora rimasto un piccolo dolore intorno allo sterno, che pare però tendere a scemare. D'altro canto la persona con cui ho avuto il rapporto tende sempre a confermare la circostanza di essere del tutto sana, sicchè non saprei che pensare...
[#4]
Mi pare di essere stato chiaro, ma le ribadisco i concetti:
- il suo è stato un rapporto a rischio, perché senza profilattico penetrativo in vagina;
- la brevissima durata del rapporto dovrebbe anche ridurre a bassa probabilità il rischio di contagio da HIV;
- i suoi sintomi non hanno alcuna correlazione con un eventuale contagio;
- non esiste la persona "sana", ma la persona "asintomatica"; ciò vuol dire che una persona può essere sieropositiva e non avere alcun sintomo, ovvero "sentirsi del tutto sana".
- il suo è stato un rapporto a rischio, perché senza profilattico penetrativo in vagina;
- la brevissima durata del rapporto dovrebbe anche ridurre a bassa probabilità il rischio di contagio da HIV;
- i suoi sintomi non hanno alcuna correlazione con un eventuale contagio;
- non esiste la persona "sana", ma la persona "asintomatica"; ciò vuol dire che una persona può essere sieropositiva e non avere alcun sintomo, ovvero "sentirsi del tutto sana".
[#5]
Utente
quando parlavo di sana, mi riferivo alla narrazione che lei mi ha fatto della sua vita sessuale, estremamente esigua, nel senso che mi ha detto che per 20 anni non ha avuto partner e che il suo ultimo partner è stato circa 6 mesi fa, con il quale ha avuto solo rapporti protetti. ad ogni modo, a prescindere dalla circostanza che mi abbia detto la verità o meno, penso che mi sottoporrò al test decorso il periodo necessario affinchè esso abbia un minimo di attendibilità
[#6]
Utente
malgrado le rassicurazioni che questa persona mi sta facendo sul suo stato di salute non riesco ad essere tanto tranquillo tanto che presento spesso un mal di pancia costante che mi ha costretto oggi ad evacuare per ben due volte. Preciso che non c'è diarrea giachè le feci sono abbastanza solide e formate ma non mi era mai capitata tutta questa tensione addominale.
[#7]
Utente
dottore le chiedo scusa una domanda: se una persona avesse contratto l'hiv 20 anni fa, a distanza di tutto questo periodo ed in assenza di cure ad hoc avrebbe dovuto dimostrare effettivamente i sintomi in tal senso? grazie. ho un'ansia terribile, un mal di stomaco atroce, malgrado il fatto che è probabile che la persona in esame non sia malata, che anche se fosse malata non è detto che mi abbia contagiato per la brevissima durata per il rapporto, per la sua menopausa (e quindi esigua produzione di fluido vaginale).
[#12]
Utente
Volevo comuicarvi una problematica riscontrata recentemente e chiedervi dei lumi. Ultimamente ho un dolore intenso ma intermittente sulla punta del pene, vedendo della foto su internet sembrerebbe che abbia avuto per qualche giorno una balanopostite irritativa. Infatti ho presentato per un paio di giorni delle macchioline rosacee che poi sono scomparse da sole e ora ho del dolore alla punta del pene, soprattutto quando vado ad urinare. Ho avuto un rapporto di brevissima durata scoperto con una persona - che mi ha assicurato di non soffrire di candida - circa dieci giorni prima della comparsa del problema ma ad ogni modo non presento alcuna fuoriuscita di pus o di altro liquido. Anzi, visto il deficit erettile che accuso non ho più polluzioni notturne da un pò di tempo. L'unica cosa che mi pare di avvertire è un odore un pò più maleodorante del pene (ma non so se è impressione o altro). Ora di macchioline non c'è più nessuna traccia, c'è solo il dolore al pene; anche l'arrossamento del prepuzio è scomparso (potrebbe essere collegato al frenulo corto riscontrato dal collega urologo?).
nel frattempo sono andato dal medico di base che mi ha consigliato una visita specialistica dermatologica con un tampone uretrale (ricerca miceti e batteri) ed un antibiogramma. il problema è sorto per il fatto che ho chiamato il laboratorio d'analisi e mi hanno detto che il tampone di solito lo fa il medico ed i pazienti lo portano poi al laboratorio. Il mio medico non mi ha detto nulla al riguardo, sicchè credevo che fosse un'operazione semplice e che, in caso di difficoltà, vi fosse personale apposito della struttura che eseguisse quest'operazione. Ad ogni modo proverò a contattare l'asl che forse è munita di personale ad hoc per l'esecuzione del tampone.
La cosa che un pò mi preoccupa è la consecuzione temporale con questo brevissimo rapporto non protetto avuto e il fatto che ho un dolore in petto, legato forse ai postumi di un mal di gola abbastanza intenso durato circa una settimana e un mal di stomaco abbastanza intenso.
nel frattempo sono andato dal medico di base che mi ha consigliato una visita specialistica dermatologica con un tampone uretrale (ricerca miceti e batteri) ed un antibiogramma. il problema è sorto per il fatto che ho chiamato il laboratorio d'analisi e mi hanno detto che il tampone di solito lo fa il medico ed i pazienti lo portano poi al laboratorio. Il mio medico non mi ha detto nulla al riguardo, sicchè credevo che fosse un'operazione semplice e che, in caso di difficoltà, vi fosse personale apposito della struttura che eseguisse quest'operazione. Ad ogni modo proverò a contattare l'asl che forse è munita di personale ad hoc per l'esecuzione del tampone.
La cosa che un pò mi preoccupa è la consecuzione temporale con questo brevissimo rapporto non protetto avuto e il fatto che ho un dolore in petto, legato forse ai postumi di un mal di gola abbastanza intenso durato circa una settimana e un mal di stomaco abbastanza intenso.
[#13]
Utente
il tampone ha dato esito negativo.
Dottore da qualche giorno avverto un dolore alla base del collo, talvolta al lato destro, talaltra al lato sinistro, senza febbre ma con un leggero mal di stomaco. ho provato a tastare i linfonodi, non mi paiono ingrossati a dire il vero (anche visivamente non mi sembrano tali), devo solo decidermi quando andare a fare il test, visto che sono un pò teso
Dottore da qualche giorno avverto un dolore alla base del collo, talvolta al lato destro, talaltra al lato sinistro, senza febbre ma con un leggero mal di stomaco. ho provato a tastare i linfonodi, non mi paiono ingrossati a dire il vero (anche visivamente non mi sembrano tali), devo solo decidermi quando andare a fare il test, visto che sono un pò teso
Questo consulto ha ricevuto 18 risposte e 7.1k visite dal 14/03/2011.
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