Contagio epatite c

Gentili Medici,

da qualche mese condivido l'abitazione con una ragazza che, recentemente, mi ha confessato di avere avuto rapporti a richio con un uomo affetto da epatite C. Ella sostiene di avere eseguito analisi del sangue dopo il necessario periodo-finestra e che l'esito sia stato negativo. Tuttavia, non potendo accertare che le sue affermazioni siano vere, sono molto preoccupata dalla possibilità di contrarre l'infezione utilizzando, ad esempio, gli stessi servizi igienici. Prima di venire a conoscenza di questa situazione, ho in qualche occasione usato alcuni trucchi (matite per occhi, nella fattispecie) di sua proprietà.

Grazie per l'eventuale risposta.
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Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista 3.7k 99
Gentile signora,

SI TRANQUILLIZZI, dall'epatite C si viene contagiati solo con sangue e rapporti sessuali

nessuno rischio, ma proprio zero, convivendo nella stessa casa, usando gli stessi trucchi, dormendo nello stesso letto, mangiando con la stessa posata, bevendo nello stesso bicchiere

è sufficiente seguire le comuni elementari norme igieniche

Cordiali saluti

Mario Corcelli, MD
Milano - specialista Medicina Legale e Igiene-Tecnica Ospedaliera
http://www.medico-legale.it

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Utente
Utente
Gentile dr.Corcelli,

La ringrazio per la risposta. So di avere fatto una domanda piuttosto sciocca, purtroppo alcune persone a cui ho raccontato la situazione mi hanno messa in allarme, consigliandomi di cambiare casa per evitare di essere a mia volta contagiata. Tuttavia nessuno di loro è medico e il Suo parere di esperto mi conforta.

Cordiali saluti.
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Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista 3.7k 99
cambiare casa perchè una convivente ha l'epatite C?
dovrebbero cambiare loro il cervello!
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Utente
Utente
Cercherò di suggerire loro questa possibilità.
Scherzi a parte, credo che il problema sia la disinformazione diffusa (mi metto anche io nel numero dei poco informati, ovviamente).
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Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista 3.7k 99
sicuramente la mia era una battuta scherzosa, finalizzata a rafforzare il concetto che la semplice convivenza con una persona affetta da epatite C non comporta il minimo rischio di contagio;
non condanno la disinformazione o il fatto che uno che non sia del mestiere può non sapere,

condanno solo il fatto che, prima di dare consigli, che poi si rivelano astrusi, bisognerebbe informarsi