Sesso protetto

Cari medici di Medicitalia,
mi sono iscritto per avere un parere sulla mia situazione in cui mi sono cacciato. Sono situato da 5 mesi negli usa,dove una decina di giorni fa ho avuto un rapporto prima orale e quindi sessuale (vaginale),protetto,con una ragazza prostituta.Quello che mi ha portato a fare questo gesto è stupido, pericoloso e contro la mia abituale natura, ancora ora non mi capacito di quello che io stesso ho commesso e nessuno che mi conosce crederebbe mai che io possa fare qualcosa del genere.
In ogni caso,spiego quel che è successo: la ragazza mi ha inserito il preservativo,leccando la parte ESTERNA con la lingua.Dopo pochi secondi(7-8)di rapporto orale protetto,siamo passati al sesso vaginale.Per la confusione e lo schifo che provavo durante l'esperienza,il pene era poco eretto,ma ho fatto attenzione di non inserirlo fino in fondo per non avere contatti diretti.Il rapporto è durato all'incirca 10 secondi,allorchè ho smesso e sfilato il preservativo,toccandomi poi il pene a livello dell'asta,per masturbarmi fino al coito.In questo punto del ricordo la mia paura è di aver toccato il meato senza rendermene conto,mettendo a contatto le mie mucose con le secrezioni della ragazza toccate togliendo il condom.non sapendo quanto e cosa rischiavo, sono entrato in un vortice confusionale e paranoide,aumentato dal senso di colpa.Ho cominciato ad avere cistite oppure uretrite,in ogni caso un continuo bisogno di urinare(se non avessi avuto questa esperienza, avrei senz'altro dato la colpa al continuo cibo piccante che mangio qui all'estero,e al fatto che non bevo quasi mai acqua ma sode di ogni tipo).A quel punto non so più descrivere con lucidità i miei sintomi perchè in preda alle paure di aver contratto una qualche infezione dell'uretra, dalla clamidia alla gonorrea, ma alla vista non ho secrezioni anomale di alcun tipo.Mi è salita una forma influenzale(mal di testa, debolezza e febbre che saliva ai 37.2 la sera),mi sono chiuso in casa,a letto,per 3 giorni,e ho iniziato a prendere antibiotico(macladin-claritromicina, sono al terzo giorno di 7)e nimesulide (aulin).So che le autoterapie non pagano,ma se fossi in Italia la prima cosa che avrei fatto sarebbe stata consultare subito un medico.Essendo un ospite degli usa,sono stato riluttante a visitarne uno qui,un po per la relativa difficoltà a livello di assicurazione sanitaria(ho una copertura valida in un solo e molto lontano ospedale),un pò per la paura di una cultura differente e piu chiusa verso certe discussioni intime e sessuali(la venereologia sembra un tabù qui),e del fatto di essere uno straniero quindi molto facilmente 'visto male',e poter avere problemi con il visto e i permessi.Ero e sono in tutto e per tutto, in preda al panico.Ora le cose vanno meglio,la febbre e uretrite sono migliorate e blande. Dopo tutto cio, vorrei sapere da voi dottori quanto la mia esperienza è a rischio.Per Natale sarò in Italia, e farò delle visite e eventuale tampone uretrale.

Grazie mille e saluti,
M
[#1]
Dr. Giacomo Sarzo Chirurgo generale, Colonproctologo 80 1
Gentile utente il sesso non protetto con persone che non si conoscono e' pericoloso (oppinione diffusa) con prostitute e' decisamente piu' a rischio .
Non per tranquilizzarla troppo ma prendere un infezione grave come HIV da unico contatto non protetto, peraltro di brevissima durata con pure molta attenzione nel evitare il contatto direi e' quasi impossibile .

Pensi che il contatto con una siringa infetta HIV non significa 100% di probabilità all' infezione pertanto dai contatti poco protetti e' possibile Infettarsi ma non così facilmente come si e' portati a pensare .....

Con questo non volgio dire che i rapporti vanno fatti liberi se non si conosce l'altro/a (esclusa la libertà di pensiero) pero' meglio prendere sempre le giuste precauzioni .

Tornando a lei non e' poi così impossibile invece in quel tipo di rapporti prendere infezioni batteriche o funginee e lei riferisce di avere avuto una uretrite con febbre
quando torna in Italia vada dal suo medico e racconti l'accaduto farei alcuni test tipo TPHA e tampone uretrale anche per ricerca HPV
Dr Sarzo G

Dr. Giacomo Sarzo
Unità Chirurgia Colon-Proctologica
Università Degli Studi di Padova
www.colon.it - +39 049 776888

[#2]
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Gentile dottot Sarzo,
grazie infinite della risposta, che mi ha rincuorato molto. So di non avere corso il rischio di contatto hiv, mi sono nella foga e confusione senz'altro spiegato male e me ne scuso: il mio rapporto è stato protetto da preservativo dall'inizio alla fine, senza possibilità di errore vista la mia paura e il mio senso di colpa, che mi hanno portato a non inserire il pene fino in fondo,e a troncare il rapporto dopo una decina di secondi. La mia ansia è scaturita da un contatto più indiretto, e cioe

liquidi vaginali -> condom -> mano -> pene.
(sono convinto di non aver toccato il meato, ma non si sa mai, potrei averlo fatto involontariamente).

devo aggiornare il topic dicendo che febbre e uretrite sono scomparsi, ma un leggero indolenzimento ai reni di ieri (oggi scomparso) mi tiene ub allarme. Eseguirò senz'altro i test che mi consiglia, dott. Sarzo.

Grazie infinite,
M
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