La mia situazione ma al momento
Salve sono una ragazza di 25 anni e sono terrorizzata!!! Qualche giorno fa ho fatto una visita ginecologica per dei fastidi che ritenevo banali, purtroppo però ho avuto una notizia che a mio dire è ancora inaccettabile....mi sono state riscontrate lesioni da AIDS! vi lascio immaginare il mio sconforto, ho subito fatto il test ma il mio medico di base mi ha detto che al 90% sono infetta! Vi prego datemi qualche delucidazione e informazione......cosa devo fare? Capisco che questo nn sia certo il modo migliore per affrontare la mia situazione ma al momento e nell'attesa devo sapere anche perchè oltre al mio medico non l'ho detto a nessuno. Grazie in anticipo
[#1]
Patologo clinico
Se ha dei dubbi su una infezione da virus HIV può fare il test come sotto riportato.
Affinché il risultato del test possa essere considerato definitivo, bisogna tener conto della durata massima del periodo finestra che è considerato essere 3 mesi perchè si sono sicuramente formati gli anticorpi specifici, ed ecco perché il risultato è considerato definitivo dopo 3 mesi dal contatto a rischio. Il test può essere effettuato anche dopo 3 mesi, periodo sufficiente secondo una grandissima parte di infettivologi, tuttavia, riguardo a questo, non c'è unanimità assoluta. Anche l'OMS parla di test definitivo a 3 mesi, tuttavia, consiglia di ripetere solo per precauzione il test anche a 6 mesi se l'esposizione al virus è avvenuta con una persona "certamente" sieropositiva.
* Si effettua un primo test dopo un mese-un mese e mezzo (al fine di superare la durata media del periodo finestra), in modo che un risultato negativo cominci a dare un po' di tranquillità ed in modo che un risultato positivo permetta di agire tempestivamente;
* Viene effettuato un secondo test dopo 3 mesi, per il quale, per quanto detto in precedenza, un risultato negativo ha un valore definitivo (secondo la Commissione Nazionale per la lotta contro l'Aids).
Se si sono avuti già in precedenza dei comportamenti a rischio, viene consigliato anche un test subito dopo il comportamento a rischio in questione, cioè senza aspettare un mese o 3 mesi, per stabilire se si era sieropositivi già in partenza.
Comunque, un risultato positivo del test ELISA necessita di un test di conferma, noto come test Western Blot, per una diagnosi con assoluta certezza.
In sintesi, si ritiene quanto segue:
- un test ELISA negativo, dopo 3 mesi dall'ultimo evento a rischio, indica definitivamente che non è avvenuto il contagio
- un test ELISA positivo, confermato successivamente da un test Western Blot positivo, indica definitivamente che è avvenuto il contagio
Ormai, la grande maggioranza dei laboratori, quando si richiede un test HIV, non effettua più solo il comune test HIV Ab, bensì un test combinato HIV Ab-p24.
Negatività del test eseguito con le modalità suddette e con il test combinato significa assenza di infezione.
Per ulteriori notizie mediche (anche su HIV/AIDS) può collegarsi al mio sito web:
http://eugenio.greco.docvadis.it
oppure digitare su Google: Dott Eugenio Greco
quindi, una volta collegati al sito, cliccare sulla parte superiore dell'HOME PAGE le sezioni di interesse (es: PATOLOGIE, CONSIGLI PRATICI, o altro).
Affinché il risultato del test possa essere considerato definitivo, bisogna tener conto della durata massima del periodo finestra che è considerato essere 3 mesi perchè si sono sicuramente formati gli anticorpi specifici, ed ecco perché il risultato è considerato definitivo dopo 3 mesi dal contatto a rischio. Il test può essere effettuato anche dopo 3 mesi, periodo sufficiente secondo una grandissima parte di infettivologi, tuttavia, riguardo a questo, non c'è unanimità assoluta. Anche l'OMS parla di test definitivo a 3 mesi, tuttavia, consiglia di ripetere solo per precauzione il test anche a 6 mesi se l'esposizione al virus è avvenuta con una persona "certamente" sieropositiva.
* Si effettua un primo test dopo un mese-un mese e mezzo (al fine di superare la durata media del periodo finestra), in modo che un risultato negativo cominci a dare un po' di tranquillità ed in modo che un risultato positivo permetta di agire tempestivamente;
* Viene effettuato un secondo test dopo 3 mesi, per il quale, per quanto detto in precedenza, un risultato negativo ha un valore definitivo (secondo la Commissione Nazionale per la lotta contro l'Aids).
Se si sono avuti già in precedenza dei comportamenti a rischio, viene consigliato anche un test subito dopo il comportamento a rischio in questione, cioè senza aspettare un mese o 3 mesi, per stabilire se si era sieropositivi già in partenza.
Comunque, un risultato positivo del test ELISA necessita di un test di conferma, noto come test Western Blot, per una diagnosi con assoluta certezza.
In sintesi, si ritiene quanto segue:
- un test ELISA negativo, dopo 3 mesi dall'ultimo evento a rischio, indica definitivamente che non è avvenuto il contagio
- un test ELISA positivo, confermato successivamente da un test Western Blot positivo, indica definitivamente che è avvenuto il contagio
Ormai, la grande maggioranza dei laboratori, quando si richiede un test HIV, non effettua più solo il comune test HIV Ab, bensì un test combinato HIV Ab-p24.
Negatività del test eseguito con le modalità suddette e con il test combinato significa assenza di infezione.
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.5k visite dal 11/12/2010.
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