Sinusite, linfonodi e antibiotici

Gentili medici,

chiedo un vostro parere. La scorsa settimana (lunedì 20), in coincidenza
con i cali di temperatura che hanno investito la mia città, ho avuto un
banale raffreddore che si è risolto nel giro di un paio di giorni.
Tuttavia, giovedì 23 mi sono risvegliato con il collo dolorante e i linfo-
nodi gonfi. Da venerdì 24 mattina, poi, ho iniziato ad avere una
febbre moderata (oscillante tra i 37.2 e i 37.8 nell'arco della giornata)
con senso di affaticamento generale. Nel frattempo il raffreddore era solo
un ricordo. La febbre, tuttavia, è durata per 4 giorni sino a lunedì 27.
Così l'affaticamento.
Martedì niente febbre, ma mal di testa localizzato nella zona della fronte
, un forte indolenzimento agli occhi e sensazione di naso chiuso. Lo stesso
mercoledì 29, con mal di testa sin dal risveglio.
Ieri mi sono recato dal mio medico curante che, dopo avermi visitato, ha
ipotizzato una sinusite. Pur in assenza di febbre, mi ha prescritto un ciclo
di antibiotico (Panacef per 6 giorni) se i malesseri fossero continuati.
Oggi non ho avuto mal di testa e la febbre non torna già da due giorni;
tuttavia i linfonodi sono ancora leggermente doloranti.

Pur in assenza di febbre e mal di testa, è comunque opportuno che faccia la cura antibiotica? Ed è normale che i linfonodi stiano gonfi per così tanti giorni (ormai già 6) ?

Annoto che il muco, sia ora che nei giorni scorsi, è sempre stato chiaro
e mai giallo o verdone. Per tutto il periodo di malessere, comunque, ho
conservato l'appetito e non ho avuto problemi intestinali di sorta.
Per completezza: domenica 19 agosto ho avuto un rapporto orale non protetto
con una cara amica (ho fatto e ricevuto sesso orale). Tuttavia la persona in questione
è donatrice di sangue e non ha rapporti occasionali non protetti.

Grazie.
[#1]
Anestesista, Infettivologo attivo dal 2007 al 2009
Anestesista, Infettivologo
Le consiglio di assumere l'antibiotico prescritto, per un periodo di almeno otto giorni e a dosi piene. L'antibiotico o si prende o non si prende, terapie brevi servono solo a fare resistenze batteriche. Se i disturbi continuano le consiglio: IgG e IgM per Cytomegalovirus e Epstein Barr Virus( VCA ed EBNA), VES, PCR, emocromo e TAS. I linfonodi rimangono attivati molto a lungo, non deve destarle preoccupazione. Riguardo il rapporto che ha avuto è a basso rischio HIV, per le modalità descritte, se era questo che chiedeva. Peraltro se conosce la sua partner, e non ha dubbi, stia sereno.
Marcello Masala MD
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