Rottura del preservativo
Salve, ho una domanda! ieri sera ho avuto un rapporto con un ragazzo che ormai conosco dal ottobre del 2009, e abbiamo avuto il primo rapporto quest'anno in Marzo! Non abbiamo frequenti rapporti, ma ieri sera è successo, ed è successo anche che durante il rapporto anale, il preservativo si è rotto! Lo sentivo stretto sul pene, pero avevamo quello e niente lubrificante! Si è rotto, e sono immediatamente uscito per eiaculare fuori! Sto sempre molto attento a quello che faccio quando ho un rapporto e premetto che non ho mai rapporto al di fuori di una storia, o cmq rapporti occasionali con sconosciuti! infatto prima di arrivare a fare sesso io e questo ragazzo abbiamo passato prima una lunga fase di conoscenza!Ho avuto solo due storia prima di questa e ho sempre voluto fare prima le analisi prima di avere rapporti, ma sto giro sono stato uno stupido! questa persona è cmq grande e matura, per capire le mie paure, e non è uno sbandato!! cosa consigliate?? la paura ovviamente è quella di poter aver preso qualcosa, che va e viene !!
[#1]
Gentile utente le consiglio di fare entrambi le analisi, come del resto ha sempre fatto prima di una storia, non c'è motivo di cambiare comportamento e non è tardi.
Un saluto
Un saluto
La consulenza e' prestata a titolo
puramente gratuito secondo lo stile MedicItalia
Dottoressa Anna Maria Martin
[#2]
Ex utente
Grazie per la risposta Dottoressa! in merito ho qualche altra domanda, mirata a scogliere qualche altro mio dubbio!
1. Quando un rapporto viene considerato "a Rischio"? quando se ne parla si è sempre molto vaghi,ma di preciso, la medicina considera un rapporto "a rischio" quando è/accade/si ci comporta??
2.In un rapporto anale, se il retto non ha lesioni, e il glande/pene non hanno lesioni, e il soggetto passivo è affetto da qualcosa, il soggetto attivo contrae anche in questo caso qualcosa??
1. Quando un rapporto viene considerato "a Rischio"? quando se ne parla si è sempre molto vaghi,ma di preciso, la medicina considera un rapporto "a rischio" quando è/accade/si ci comporta??
2.In un rapporto anale, se il retto non ha lesioni, e il glande/pene non hanno lesioni, e il soggetto passivo è affetto da qualcosa, il soggetto attivo contrae anche in questo caso qualcosa??
[#3]
Gentile utente
le fornisco il parere del Venereologo (Malattie Sessualmente Trasmissibili):
In linea massimamente teorica ogni rapporto è da considerarsi a rischio:
le malattie sessualmente trasmissibili sono decine e spesso anche in una coppia chiusa apparentemente sana possono svilupparsi infezioni particolari e comuni (vulvo-vaginiti o balanopostiti batterico micotiche etc.) che possono essere trasmesse al partner;
se parliamo di patologie più gravi (gonorrea, clamidia, condilomatosi, uretriti, sifilide, fino alla HIV) il rapporto a rischio si deve considerare SEMPRE in caso di contatto sessuale con partner non conosciuto anche in ASSENZA di lesioni apparentemente visibili (SHADDING asintomatico)
la percentuale della esposizione a rischio aumenta con la promiscuità sessuale, nella omosessualità (i dati statistici parlano purtroppo chiaro) e nell'ambito della prostituzione (maschile e femminile).
Si rivolga al Venereologo, lo specialista di malattie sessualmente trasmissibili e di patologie della cute e delle muse genitali (anche non sessualmente trasmissibli) in caso di ulteriori dubbi; questo per preservare la sua Salute e di chi le sta accanto.
Dott. LAINO, Roma
le fornisco il parere del Venereologo (Malattie Sessualmente Trasmissibili):
In linea massimamente teorica ogni rapporto è da considerarsi a rischio:
le malattie sessualmente trasmissibili sono decine e spesso anche in una coppia chiusa apparentemente sana possono svilupparsi infezioni particolari e comuni (vulvo-vaginiti o balanopostiti batterico micotiche etc.) che possono essere trasmesse al partner;
se parliamo di patologie più gravi (gonorrea, clamidia, condilomatosi, uretriti, sifilide, fino alla HIV) il rapporto a rischio si deve considerare SEMPRE in caso di contatto sessuale con partner non conosciuto anche in ASSENZA di lesioni apparentemente visibili (SHADDING asintomatico)
la percentuale della esposizione a rischio aumenta con la promiscuità sessuale, nella omosessualità (i dati statistici parlano purtroppo chiaro) e nell'ambito della prostituzione (maschile e femminile).
Si rivolga al Venereologo, lo specialista di malattie sessualmente trasmissibili e di patologie della cute e delle muse genitali (anche non sessualmente trasmissibli) in caso di ulteriori dubbi; questo per preservare la sua Salute e di chi le sta accanto.
Dott. LAINO, Roma
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.9k visite dal 14/08/2010.
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