Rottura del preservativo

Salve, ho una domanda! ieri sera ho avuto un rapporto con un ragazzo che ormai conosco dal ottobre del 2009, e abbiamo avuto il primo rapporto quest'anno in Marzo! Non abbiamo frequenti rapporti, ma ieri sera è successo, ed è successo anche che durante il rapporto anale, il preservativo si è rotto! Lo sentivo stretto sul pene, pero avevamo quello e niente lubrificante! Si è rotto, e sono immediatamente uscito per eiaculare fuori! Sto sempre molto attento a quello che faccio quando ho un rapporto e premetto che non ho mai rapporto al di fuori di una storia, o cmq rapporti occasionali con sconosciuti! infatto prima di arrivare a fare sesso io e questo ragazzo abbiamo passato prima una lunga fase di conoscenza!Ho avuto solo due storia prima di questa e ho sempre voluto fare prima le analisi prima di avere rapporti, ma sto giro sono stato uno stupido! questa persona è cmq grande e matura, per capire le mie paure, e non è uno sbandato!! cosa consigliate?? la paura ovviamente è quella di poter aver preso qualcosa, che va e viene !!
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Dr.ssa Anna Maria Martin Anestesista 2k 68
Gentile utente le consiglio di fare entrambi le analisi, come del resto ha sempre fatto prima di una storia, non c'è motivo di cambiare comportamento e non è tardi.
Un saluto

La consulenza e' prestata a titolo
puramente gratuito secondo lo stile MedicItalia
Dottoressa Anna Maria Martin

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Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
Grazie per la risposta Dottoressa! in merito ho qualche altra domanda, mirata a scogliere qualche altro mio dubbio!
1. Quando un rapporto viene considerato "a Rischio"? quando se ne parla si è sempre molto vaghi,ma di preciso, la medicina considera un rapporto "a rischio" quando è/accade/si ci comporta??

2.In un rapporto anale, se il retto non ha lesioni, e il glande/pene non hanno lesioni, e il soggetto passivo è affetto da qualcosa, il soggetto attivo contrae anche in questo caso qualcosa??

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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464
Gentile utente

le fornisco il parere del Venereologo (Malattie Sessualmente Trasmissibili):

In linea massimamente teorica ogni rapporto è da considerarsi a rischio:

le malattie sessualmente trasmissibili sono decine e spesso anche in una coppia chiusa apparentemente sana possono svilupparsi infezioni particolari e comuni (vulvo-vaginiti o balanopostiti batterico micotiche etc.) che possono essere trasmesse al partner;

se parliamo di patologie più gravi (gonorrea, clamidia, condilomatosi, uretriti, sifilide, fino alla HIV) il rapporto a rischio si deve considerare SEMPRE in caso di contatto sessuale con partner non conosciuto anche in ASSENZA di lesioni apparentemente visibili (SHADDING asintomatico)

la percentuale della esposizione a rischio aumenta con la promiscuità sessuale, nella omosessualità (i dati statistici parlano purtroppo chiaro) e nell'ambito della prostituzione (maschile e femminile).

Si rivolga al Venereologo, lo specialista di malattie sessualmente trasmissibili e di patologie della cute e delle muse genitali (anche non sessualmente trasmissibli) in caso di ulteriori dubbi; questo per preservare la sua Salute e di chi le sta accanto.

Dott. LAINO, Roma


Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

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Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
GRazie per le delucidazioni Dott.Daino! DOmattina cmq faro il prelievo per alcune analisi di controllo, nelle qualo ho fatto includere anche Ep B, Ep.C e HIV, cosi da mostrarle al mio mio compagno! Chiedero anche a lui di sottoporsi a suddette analisi!
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464
Però mi chiamo Laino ! Lasciamo i simpatici animaletti scorrazzare nei boschi..!

cari saluti