Paure di contagio hiv

Buonasera a chi legge,
Sono un ragazzo di ventuno anni, e volevo sottoporvi i miei dubbi. Domenica 8 agosto (12 ore fa) ho avuto un rapporto con una ragazza praticamente sconosciuta. Il rapporto è stato protetto, ma negli ultimi due minuti (circa), senza che nessuno dei due se ne accorgesse, il profilattico si è rotto. Inutile dire quanto la cosa mi abbia sconcertato una volta scoperto. La ragazza mi ha detto di non avere nessuna malattia, ma il timore comunque c'è, ed è alto.
Volevo chiedere a qualcuno di voi medici se devo preoccuparmi e, eventualmente, se fare il test per l'HIV.
Volevo inoltre chiedere quale sia il test più affidabile da fare in questo caso, se un test ELISA (con pausa di 40 giorni tra possibile rischio e test) o PCR (con tempistiche di attesa ridotte - 15/25 giorni).
Sono fortemente in ansia, e non so cosa fare. Del test a pagamento o gratis, e dell'anonimato garantito mi importa relativamente, mi interessa solo sapere che sto bene.

Mi affido al vostro consiglio, e vi ringrazio. Spero in una risposta celere.
[#1]
Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 336
Se il profilattico si è rotto durante il rapporto c'è un ipotetico rischio e le consiglio, per sua totale tranquillità, un test a 40 e successivo di conferma a 100 giorni dal rapporto. Tutti i tests sono affidabili ma faccia quello anticorpale , magari di tipo combo; non è necessarrio il test PCR o NAT che potrebbe dare false positività.

Un saluto

A. Baraldi

[#2]
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Grazie dottore per le sue esaurienti informazioni. Da domenica vivo nell'angoscia più totale, mentre lei mi pare abbastanza tranquillo. Non so se sia professionalità, o "pelo sullo stomaco", quindi le chiedo quanto è alto il rischio che io possa essere stato contagiato, partendo dal presupposto che è sconosciuto lo stato sierologico della ragazza.
Io ho, in ogni caso, effettuato già ieri (lunedì) un colloquio presso un centro ad hoc, la mia cartella è stata aperta, e tra 45 giorni devo presentarmi per il test.
Non le nego che mi sta crollando il mondo addosso, resisto solo grazie al conforto di quelle poche persone che sanno, e resisto grazie alla speranza.
Ma non voglio illudermi, quindi le rinnovo il quesito scritto poc'anzi: devo preoccuparmi, o la possibilità di contagio è sufficientemente remota da farmi considerare il test solamente una formalità (comunque irrinunciabile)?

Grazie per la pazienza, ho letto molti altri interventi di persone ansiose come me, e sono ben consapevole della pazienza che serve a voi medici per seguire noi persone poco prudenti.

La cosa certa è che questa angoscia mi sta profondamente cambiando, e sto capendo molti degli errori commessi in passato (ma mai del livello di questo unico episodio).

Grazie.
[#3]
Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 336
Il test è necessario; non possiamo quantificare il rischio; diciamo che sussiste, ma , molto probabilmente, questa ragazza sarà in effetti sana, però la cautela impone di fare il test. Cerchi , comunque, di non andare in ansia.
[#4]
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Grazie della risposta, Dottore. Cercherò di stare il più tranquillo possibile. Ho solo una domanda tecnica, l'ultima, da porle:

In questi 45 giorni ci sono medicinali che devo evitare di prendere per non falsare il risultato del test? Io non faccio abuso di alcool, non fumo, e non faccio uso di droghe, l'unica cosa che potrei prendere sarebbero dei farmaci. Chiedo pertanto se e quali di questi hanno interazioni con il test.

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Colgo l'occasione per segnalare il comportamento a dir poco terroristico di un utente, che mi ha mandato il seguente messaggio privato:

Mittente: Utente 168297

Testo: Piu' che di rischio si tratta di una certezza.
Le statistiche dimostrano che nel 90% dei casi l'HIV si contrae tramite rapporti non protetti. Sempre piu' giovani infatti ne sono contagiati.
In parole povere lei e' spacciato.

Saluti.

Dott. Carlton Lufteufel

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Gradirei si prendessero provvedimenti nei confronti di questi soggetti, che si permettono certe cose in momenti delicatissimi della vita delle persone.
[#5]
Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 336
I farmaci non incidono minimamente sul test,riguardo quel signore che le ha scritto, già il fatto che si sia firmato con nome e cognome fa pensare ad un falso utente o provocatore che sia. Segnali l'utente in questione alla seguente e mail: staff@medicitalia.it e ricordi di non dare alcuna importanza alle varie stupidaggini ed amenità in tema di AIDS che circolano su internet , naturalemente su siti non seri. Di cretinaggini è pieno il mondo
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L'AIDS è la sindrome da immunodeficienza acquisita, malattia che deriva dall'infezione del virus HIV (Human Immunodeficiency Virus): quali sono le situazione di rischio e come evitare il contagio?

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