Stafilococchi e antibiotici
buongiorno,sono una ragazza di 37 anni.
circa 8 mesi fà mi è stato diagnosticato uno stafilococco lugdunensis produttore di beta-lattamasi al seno sinistro,curato per 4 mesi con antibiotici mirati senza alcun risultato.
sono stata quindi operata e ripulita,trattata fino ad ora con lo zaffo..
adesso però il problema si è riproposto e dopo aver eseguito l'ennesimo tampone il risultato è che sono stata infettata da un nuovo tipo di stafilococco "epidermidis" ceppo meticillino resistente produttore di beta -lattamasi rm hlmup,rm sta mls.
mi viene proposta quindi una cura a base di cloramfenicolo visto che dall'anti biogramma risulta come sensibilità 8 (mi viene iniettato direttamente nella ferita) senza ottenere però risultati tangibili.
secondo i medici sono immunodepressa.
vorrei chidere un vostro parere.
vorrei sapere se può a essere a rischio anche il cuore.
grazie in anticipo
circa 8 mesi fà mi è stato diagnosticato uno stafilococco lugdunensis produttore di beta-lattamasi al seno sinistro,curato per 4 mesi con antibiotici mirati senza alcun risultato.
sono stata quindi operata e ripulita,trattata fino ad ora con lo zaffo..
adesso però il problema si è riproposto e dopo aver eseguito l'ennesimo tampone il risultato è che sono stata infettata da un nuovo tipo di stafilococco "epidermidis" ceppo meticillino resistente produttore di beta -lattamasi rm hlmup,rm sta mls.
mi viene proposta quindi una cura a base di cloramfenicolo visto che dall'anti biogramma risulta come sensibilità 8 (mi viene iniettato direttamente nella ferita) senza ottenere però risultati tangibili.
secondo i medici sono immunodepressa.
vorrei chidere un vostro parere.
vorrei sapere se può a essere a rischio anche il cuore.
grazie in anticipo
[#1]
Gentile Signora,
lei riferisce di una infezione da stafilococco al seno sinistro; può specificare in quale parte della mammella e come è iniziata l'infezione?
Cordiali saluti.
lei riferisce di una infezione da stafilococco al seno sinistro; può specificare in quale parte della mammella e come è iniziata l'infezione?
Cordiali saluti.
Mario Corcelli, MD
Milano - specialista Medicina Legale e Igiene-Tecnica Ospedaliera
http://www.medico-legale.it
[#2]
Ex utente
Gentile dr Corcelli l'infezione è bilaterale migrante mammgiore a sinistra iniziati con l'assunzione di contraccettivi,in seguito sospesa.oppure lampade solari o prova di indumenti intimi.Premetto che i miei capezzoli sono di natura piatti e dopo l'infezione sono diventati solo dei buchi.La sede è retroareolare e incrocio inferiori formazione ascessuale,svuotata con cultura positiva per bacteroides species e staphilo lugdunensis,ctm negativo.grazie ancora in anticipo.
[#3]
Gentile Signora,
il suo è sicuramente un caso difficile, ma con tenacia e pazienza nella terapia antibiotica sicuramente si risolverà.
La stessa terapia antibiotica che sta facendo serve anche per porre al riparo il suo cuore, evitando proprio il rischio di una endocardite batterica.
Ci tenga al corrente, se lo desidera.
il suo è sicuramente un caso difficile, ma con tenacia e pazienza nella terapia antibiotica sicuramente si risolverà.
La stessa terapia antibiotica che sta facendo serve anche per porre al riparo il suo cuore, evitando proprio il rischio di una endocardite batterica.
Ci tenga al corrente, se lo desidera.
[#4]
Ex utente
gentilissimo dr Corcelli la ringrazio ancora tantissimo per aver valutato il mio caso.Ora mi hanno sospeso gli antibiotici perchè sembrava che la ferita si stesse chiudendo,ma per ora è ancora aperta.La settimana prossima dovrei andare in Trentino dove c'è una beauty farm con piscina di acqua pura.Secondo lei posso usufruire di bagni,saune ecc?grazie ancora per la sua attenzione.
[#5]
se la ferita è ancora aperta, non è prudente, secondo me, esporla all'acqua; infatti, qualsiasi acqua, anche la più pura, contiene sempre qualche germe.
Comunque, deve seguire i consigli dei medici che l'hanno in cura, i quali soltanto, conoscendo direttamente lo stato della sua ferita, possono esprimere un giudizio più preciso.
Comunque, deve seguire i consigli dei medici che l'hanno in cura, i quali soltanto, conoscendo direttamente lo stato della sua ferita, possono esprimere un giudizio più preciso.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 5.5k visite dal 02/08/2010.
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