Affidabilità test hiv
Gent.mi Dottori,
vorrei subito fare i complimenti per la professionalità e pazienza con la quale gestite i dubbi di noi pazienti, anche se "virtuali".
Detto ciò, vorrei esporre il mio problema.
Sono una ragazza di 25 anni, esattamente 4 anni fa ho avuto due rapporti con una persona più grande di me della quale non conoscevo lo stato sierologico.
Purtroppo di errori se ne fanno in gioventù, ora ho capito la lezione, sono stata talemte male questo mese che non potrei più commettere questi tipi di errori.
Da circa un mese mi sono comparsi strani sintomi, che lego ad un generale abbassamento delle difese immunitarie.
Ossia: un episodio di colite forte, naso chiuso senza raffreddore, pelle che si arrossa subito, pelle soggetta ad eritemi, colon irritabile con muco, intolleranza al latte, un linfonodo grande 5 mm nell'area laterocervicale, tutto inquadrabile in un contesto di sintomi precoci hiv.
Sono andata in panico, e ho deciso di fare il test hiv.
Risultato: NEGATIVO.
Il test che mi hanno fatto (struttura sanitaria privata) hanno detto che consisteva in una sorta di lavaggio del sangue..
Il referto recita IMMUNOENZIMATICA: HIV DUO (p24-HIV1+IgG-HIV1/2) NEGATIVO.
La mia domanda è: QUESTO TIPO DI TEST E' AFFIDABILE DOPO 4 ANNI? POTREBBE TRATTARSI DI FALSO NEGATIVO?
A fine mese ripeterò analisi del sangue con emocromo e test hiv, sempre nella stessa struttura però, penso di avere le difese immunitarie basse.
Posso stare tranquilla?
I sintomi che accuso possono essere inquadrabili in un contesto di intolleranze-allergie alimentari? Non sono mai stata ordinata a livello di cibo, l'intolleranza al latte, mai avuta, penso sia dovuta a disordini alimentari che sono durati anni, forse a 25 anni il mio fisico inizia a non tollerarli più.. in più studio e lavoro e quindi sono abbastanza stressata.
Grazie per l'attenzione, e grazie per mettere a disposizione la Vostra preziosa professionalità.
Saluti
vorrei subito fare i complimenti per la professionalità e pazienza con la quale gestite i dubbi di noi pazienti, anche se "virtuali".
Detto ciò, vorrei esporre il mio problema.
Sono una ragazza di 25 anni, esattamente 4 anni fa ho avuto due rapporti con una persona più grande di me della quale non conoscevo lo stato sierologico.
Purtroppo di errori se ne fanno in gioventù, ora ho capito la lezione, sono stata talemte male questo mese che non potrei più commettere questi tipi di errori.
Da circa un mese mi sono comparsi strani sintomi, che lego ad un generale abbassamento delle difese immunitarie.
Ossia: un episodio di colite forte, naso chiuso senza raffreddore, pelle che si arrossa subito, pelle soggetta ad eritemi, colon irritabile con muco, intolleranza al latte, un linfonodo grande 5 mm nell'area laterocervicale, tutto inquadrabile in un contesto di sintomi precoci hiv.
Sono andata in panico, e ho deciso di fare il test hiv.
Risultato: NEGATIVO.
Il test che mi hanno fatto (struttura sanitaria privata) hanno detto che consisteva in una sorta di lavaggio del sangue..
Il referto recita IMMUNOENZIMATICA: HIV DUO (p24-HIV1+IgG-HIV1/2) NEGATIVO.
La mia domanda è: QUESTO TIPO DI TEST E' AFFIDABILE DOPO 4 ANNI? POTREBBE TRATTARSI DI FALSO NEGATIVO?
A fine mese ripeterò analisi del sangue con emocromo e test hiv, sempre nella stessa struttura però, penso di avere le difese immunitarie basse.
Posso stare tranquilla?
I sintomi che accuso possono essere inquadrabili in un contesto di intolleranze-allergie alimentari? Non sono mai stata ordinata a livello di cibo, l'intolleranza al latte, mai avuta, penso sia dovuta a disordini alimentari che sono durati anni, forse a 25 anni il mio fisico inizia a non tollerarli più.. in più studio e lavoro e quindi sono abbastanza stressata.
Grazie per l'attenzione, e grazie per mettere a disposizione la Vostra preziosa professionalità.
Saluti
[#1]
Gentile utente, ho voluto risponderle, occupandomi non nello specifico di malattie infettive, ma di immunologia.
Capisco la sua preoccupazione, dopo un rapporto "non protetto" e la paura d'aver contratto una malattia virale, come quella trasmessa dall'HIV. Molti sintomi, possono somigliare ad una riduzione delle difese immunitarie, soprattutto però, quando ci aspettiamo proprio un tipo di patologia legata ad essa.Per fortuna , alcuni dei sintomi da lei descritti, sono con molta probabilità dovuti ad un problema di allergia/intolleranza a qualche alimento o a qualche allergene e ancora per fortuna , i test oggi eseguiti per la determianzione di eventuali malattie infettive contratte, sono molto affidabili.Alcuni dei sintomi descritti, come il colon "irritabile", sono anche legati a stati emotivi, di stres in soggetti ansiosi. Tutto ciò può far acuire alcuni sintomi presenti. E' indubbio che si deve sottoporre ad analisi per le intolleranze alimentari ed eseguire delle prove allergologiche. Il nostro sistema immunitario è strettamente legato alla nostra mente, alla nostra psiche, tantè che oggi si parla di psico-neuro-endocrino-immunologia.Il suo rapporto disordinato con il cibo è dovuto ad un suo stile di vita "disordinato", ad una sua "percezione" di sé, in parte erronea. Tutti noi abbiamo commesso degli errori e ne commetteremo degli altri, importante è riuscire a capire di più noi stessi ed adottare uno stile di vita adeguato.
Cordiali saluti. Rimango a sua disposizione.
Capisco la sua preoccupazione, dopo un rapporto "non protetto" e la paura d'aver contratto una malattia virale, come quella trasmessa dall'HIV. Molti sintomi, possono somigliare ad una riduzione delle difese immunitarie, soprattutto però, quando ci aspettiamo proprio un tipo di patologia legata ad essa.Per fortuna , alcuni dei sintomi da lei descritti, sono con molta probabilità dovuti ad un problema di allergia/intolleranza a qualche alimento o a qualche allergene e ancora per fortuna , i test oggi eseguiti per la determianzione di eventuali malattie infettive contratte, sono molto affidabili.Alcuni dei sintomi descritti, come il colon "irritabile", sono anche legati a stati emotivi, di stres in soggetti ansiosi. Tutto ciò può far acuire alcuni sintomi presenti. E' indubbio che si deve sottoporre ad analisi per le intolleranze alimentari ed eseguire delle prove allergologiche. Il nostro sistema immunitario è strettamente legato alla nostra mente, alla nostra psiche, tantè che oggi si parla di psico-neuro-endocrino-immunologia.Il suo rapporto disordinato con il cibo è dovuto ad un suo stile di vita "disordinato", ad una sua "percezione" di sé, in parte erronea. Tutti noi abbiamo commesso degli errori e ne commetteremo degli altri, importante è riuscire a capire di più noi stessi ed adottare uno stile di vita adeguato.
Cordiali saluti. Rimango a sua disposizione.
Dr. Oreste Pascucci
orestepascucci@virgilio.it
[#2]
Ex utente
Gent. mo Dr. Pascucci,
La ringrazio per la Sua risposta.
In questa settimana l'arrossamento della pelle e gli eritemi sono scomparsi, la colite la sto curando con fermenti lattici specifici prescritti dal medico, e tra una decina di giorni farò emocromo e analisi delle feci.
Il fatto che l'arrossamento della pelle sia scomparso proprio nel momento in cui ho ritirato il referto hiv (negativo) mi fa pensare che molti dei sintomi che ho manifestato siano stati di natura psicosomatica, a livello inconscio, proprio come diceva Lei.
Probabilmente è un pò di ipocondria, però le ripeto, non sopporterei il fatto di avere una malattia infettiva dovuta ad un mio attimo di incoscienza e noncuranza quindi EVITABILE).
Anche il linfonodo si è sgonfiato, e le varie forme di prurito sono scomparse.
Penso proprio che il tutto sia dovuto da stess, o da una sorta di maturità mentale che inizio ad avere a 25 anni (quando si è giovani si prendono le cose più alla leggera). E Le dico anche che questa ipocondria può essere letta nell'ottica di una specie di "crisi di crescita" (sto per finire l'università, immagino possa comprendere il momento delicato..), inutile dire che se tornassi indietro prenderei precauzioni, soprattutto per una forma di rispetto verso me stessa.
La ringrazio infinitamente per il tempo prezioso concesso.
Un saluto
La ringrazio per la Sua risposta.
In questa settimana l'arrossamento della pelle e gli eritemi sono scomparsi, la colite la sto curando con fermenti lattici specifici prescritti dal medico, e tra una decina di giorni farò emocromo e analisi delle feci.
Il fatto che l'arrossamento della pelle sia scomparso proprio nel momento in cui ho ritirato il referto hiv (negativo) mi fa pensare che molti dei sintomi che ho manifestato siano stati di natura psicosomatica, a livello inconscio, proprio come diceva Lei.
Probabilmente è un pò di ipocondria, però le ripeto, non sopporterei il fatto di avere una malattia infettiva dovuta ad un mio attimo di incoscienza e noncuranza quindi EVITABILE).
Anche il linfonodo si è sgonfiato, e le varie forme di prurito sono scomparse.
Penso proprio che il tutto sia dovuto da stess, o da una sorta di maturità mentale che inizio ad avere a 25 anni (quando si è giovani si prendono le cose più alla leggera). E Le dico anche che questa ipocondria può essere letta nell'ottica di una specie di "crisi di crescita" (sto per finire l'università, immagino possa comprendere il momento delicato..), inutile dire che se tornassi indietro prenderei precauzioni, soprattutto per una forma di rispetto verso me stessa.
La ringrazio infinitamente per il tempo prezioso concesso.
Un saluto
[#3]
Gentile utente,è un tempo speso bene, se si riesce in qualche modo a dare delle risposte alle vostre domande.Stia tranquilla, i percorsi della vita sono anche questi. Non nasciamo già con un bagaglio culturale e d'esperienza, ma con il tempo, con errori,ci vengono dati.Con il tempo impariamo di più a capirci e comprendere ciò che è bene per noi. Lo stato psichico è importante per molte cose. Noi non siamo solo corpo e non esiste una vera e netta dicotimia tra mente e corpo. Molti organi e sistemi hanno un'origine embriologica comune e continuano nella crescita a comunicare, fino in tardissima età. Guardi avanti ora, con una nuova consapevolezza e maturità. Si goda questi momenti di vita, l'università, le vacanze etc.Stia tranquilla, non ha nessuna malattia infettiva e si è già punita abbastanza.
Le invio i miei più cordiali saluti.
Le invio i miei più cordiali saluti.
[#4]
Ex utente
La ringrazio infinitamente Dottore.
Cercherò di affrontare questa situazione con serenità, consapevole del fatto che finito il percorso universitario verrò catapultata definitivamente nel mondo degli adulti, senza possibilità di appello. Con i lati positivi e negativi che questo comporterà. Del resto mi sento arrivata alla fine di un percorso, quello che voglio fare in futuro è approcciarmi ai problemi con una maggiore serenità, gestendo correttemente l'ansia.
La ringrazio per il Suo prezioso supporto, e soprattutto l'aver colto il mio bisogno di un confronto più sotto l'aspetto umano che medico.
Cordiali saluti
Cercherò di affrontare questa situazione con serenità, consapevole del fatto che finito il percorso universitario verrò catapultata definitivamente nel mondo degli adulti, senza possibilità di appello. Con i lati positivi e negativi che questo comporterà. Del resto mi sento arrivata alla fine di un percorso, quello che voglio fare in futuro è approcciarmi ai problemi con una maggiore serenità, gestendo correttemente l'ansia.
La ringrazio per il Suo prezioso supporto, e soprattutto l'aver colto il mio bisogno di un confronto più sotto l'aspetto umano che medico.
Cordiali saluti
[#5]
Si inizia a diventare adulti quando si fanno delle scelte, quando si inizia ad essere consapevoli delle loro conseguenze. Lei è già entrata in quel mondo ed è una cosa positiva, anche questa è una scelta. Non ne abbia timore. L'università è un'occasione per poter guardare avanti e più da vicino al mondo degli adulti, con tante altre scelte.Con il tempo imparerà meglio anche a conoscersi. Importante è guardare avanti.
Grazie a lei.
Cordiali saluti.
Grazie a lei.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.5k visite dal 14/06/2010.
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