Rapporto non protetto
Nove mesi orsono in un momento di scarsa lucidità intellettuale ho avuto un rapporto orale non protetto con un escort; nel particolare ero io la parte passiva, ma non c'è stata eiaculazione. Da quel momento non ho avuto più rapporti. Ora, da quello che ho letto le possibilità di contagio sono più basse se non c'è contatto tra il liquido seminale e la mucosa, ma comunque il rischio di secrezioni presmermatiche anche minime esiste. Nei mesi passati non ho avuto nessuno dei sintomi che ho letto quà e là (nessuna infezione orale, nessuno sfogo cutaneo, niente febbre prolungata) ne, nei casi di infezioni come dire di routine (influenze e infreddature invernali, forse un'afta mentre ero in viaggio che per me è abbastanza naturale) la risposta immunitaria è apparsa meno che immediata. Inoltre per ragioni non connesse con quell'evento io sono sottoposto (da mio padre, medico) a frequenti esami del sangue, ma dubito che abbia mai richiesto alcun tipo di esame specifico per l'individuazione del virus dell'HIV. In ogni caso dagli esami fatti non è mai venuto fuori nulla. Al momento io sono logorato dalla paura, non so cosa fare, ovviamente non posso chiedere a mio padre di farmi esami anche su quell'aspetto perchè le domande che sorgerebbero sarebberò estremamente imbarazzanti, ma non so come fare per togliermi questo stress che sta diventando ingestibile. Vi chiedo cortesemente delle parole di conforto e aiuto
[#1]
Il consiglio che ci chiede è semplice: basta rivolgersi al Dermato-Venereologo che oltre a ricostruire anamnesticamente la sua situazione specifica potrà prescriverle le eventuali analisi cui necessita.
stia tranquillo e saluti.
Dott. Luigi LAINO
Dermatologo e Venereologo, ROMA
stia tranquillo e saluti.
Dott. Luigi LAINO
Dermatologo e Venereologo, ROMA
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#2]
Gentile utente,
il rischio di contrarre l'HIV attraverso la fellatio per chi è passivo è veramente bassissimo, quasi nullo. Quindi le consiglierei di tranquillizzarsi.
Comunque per levarsi ogni dubbio si può recare in un centro di malattie infettive dove le effettueranno gratuitamente e anonimamente il test per l'HIV, senza chiederle alcuna richiesta e/o autorizzazione di suo padre.
Cordiali saluti
il rischio di contrarre l'HIV attraverso la fellatio per chi è passivo è veramente bassissimo, quasi nullo. Quindi le consiglierei di tranquillizzarsi.
Comunque per levarsi ogni dubbio si può recare in un centro di malattie infettive dove le effettueranno gratuitamente e anonimamente il test per l'HIV, senza chiederle alcuna richiesta e/o autorizzazione di suo padre.
Cordiali saluti
Matteo Bassetti
[#3]
Ex utente
A dimostrazione della mia totale assenza di esperienza nel campo ho scoperto solo in questi giorni che la parte che pratica la fellatio è la parte attiva mentre quella che la subisce è la passiva (in effetti messa in questi termini ha senso), mentre io ero convinto fosse il contrario. Quindi devo specificare che io ero la parte attiva, ciò cambia in qualche modo la rilevanza? Specifico che io al momento non avevo ferite in bocca ne soffro di problemi quali frequenti gengiviti, herpes e alcun tipo di danni al cavo orale, ne il "partner" aveva ferite o sanguinamenti di alcun tipo. Come ho detto sopra non c'è stato scambio di liquidi biologici rilevante, forse solo una ridottissima secrezione di liquido presmermatico. Come facilmente immaginabile la paura di questi giorni mi ha fatto cercare compulsivamente informazioni sulle possibili vie di contagio e le notizie che ho trovato, anche al livello di enti meritevoli di fiducia sono contrastanti, alcuni sostengono che il rapporto orale senza eiaculazione è comunque pericoloso a causa del liquido presmermatico, altri invece che la situazione cambia a seconda della conta virale nell'infetto e la quantità di liquido presmermatico, altri ancora sostengono che l'assenza di eiaculazione rende il rapporto orale comunque abbastanza sicuro. La sensazione che ho avuto è che da parte di certi enti (in particolare da parte di quelli italiani) ci sia una condivisibile tendenza a creare più allarmismo del necessario, per sensibilizzare le persone su un ambito in cui il grado di "sensibilizzazione" non è mai sufficente, inducendo a credere che una situazione in cui il discrimine tra sicuro e non sicuro è difficilmente capibile dalla maggioranza, è sempre e comunque pericolosa. Mi dispiace insistere sulla questione ma per qualche tempo non potrò sottopormi al test e nel frattempo mi tormento. Vi ringrazio per le risposte già date e spero in un chiarimento che può essere utile per tutti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 8k visite dal 22/05/2007.
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