Rapporto sessuale a rischio hiv
gentili medici,
nella notte tra il 14 ed il 15 gennaio 2009 ho avuto un rapporto sessuale completo ad alto rischio con una prostituta.il rapporto è iniziato con del sesso orale sempre con il profilattico infilato,proseguendo con un rapporto di penetrazione completa ed annessa eiaculazione. solo dopo aver estratto il pene ci siamo resi conto che il profilattico si era lacerato. la prostituta sembrava preoccupata maggiormente di me rispetto a quanto io lo fossi di lei. ha ammesso di prendere la pillola,escludendo implicitamente rischi di gravidanze,senza mostrare particolari preoccupazioni riguardo un potenziale contagio virale.io terrorizzato dall'accaduto l'ho tranquillizzata riguardo la mia situazione e lei non ha mostrato particolari segni di preoccupazione.mi sono recato oggi (15/01/2009) dal mio medico curante che mi ha rincuorato, ma ho ugualmente richiesto delle impegnative per delle analisi specialistiche: entro 40 giorni devo svolgere un test per l'epatite b e c e tra 60 giorni un test per l'hiv.non posso negare un altissimo livello di preoccupazione. nel forum ho trovato pareri discordanti riguardo l'incidenza di un solo rapporto sessuale nell'effettivo contagio del virus e rigurado ad una terapia farmacologica immediata entro 48 ore dal rapporto. il mio medico mi ha sconsigliato quest'ultima procedura poichè rischiosa a livello fisiologico.
cosa dovrei fare? è effettivamente preoccupante come la mia testa mi comunica la mia situaione? vorrei dei chiarimenti riguardo il problema esposto,dei consigli rigurado a tutte le analisi da intraprendere e conoscere il reale rischio dopo un solo rapporto (da precisare che si tartta del primo e sicuramente ultimo in questo senso).
ringraziondo anticipatamente chi avrà la bontà di rispondermi i miei più cordiali saluti
nella notte tra il 14 ed il 15 gennaio 2009 ho avuto un rapporto sessuale completo ad alto rischio con una prostituta.il rapporto è iniziato con del sesso orale sempre con il profilattico infilato,proseguendo con un rapporto di penetrazione completa ed annessa eiaculazione. solo dopo aver estratto il pene ci siamo resi conto che il profilattico si era lacerato. la prostituta sembrava preoccupata maggiormente di me rispetto a quanto io lo fossi di lei. ha ammesso di prendere la pillola,escludendo implicitamente rischi di gravidanze,senza mostrare particolari preoccupazioni riguardo un potenziale contagio virale.io terrorizzato dall'accaduto l'ho tranquillizzata riguardo la mia situazione e lei non ha mostrato particolari segni di preoccupazione.mi sono recato oggi (15/01/2009) dal mio medico curante che mi ha rincuorato, ma ho ugualmente richiesto delle impegnative per delle analisi specialistiche: entro 40 giorni devo svolgere un test per l'epatite b e c e tra 60 giorni un test per l'hiv.non posso negare un altissimo livello di preoccupazione. nel forum ho trovato pareri discordanti riguardo l'incidenza di un solo rapporto sessuale nell'effettivo contagio del virus e rigurado ad una terapia farmacologica immediata entro 48 ore dal rapporto. il mio medico mi ha sconsigliato quest'ultima procedura poichè rischiosa a livello fisiologico.
cosa dovrei fare? è effettivamente preoccupante come la mia testa mi comunica la mia situaione? vorrei dei chiarimenti riguardo il problema esposto,dei consigli rigurado a tutte le analisi da intraprendere e conoscere il reale rischio dopo un solo rapporto (da precisare che si tartta del primo e sicuramente ultimo in questo senso).
ringraziondo anticipatamente chi avrà la bontà di rispondermi i miei più cordiali saluti
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Secondo il mio parere ai consigli gia' proposti dal medico di famiglia, giusti per altro, voglio aggiungere di controllare il pene per eventuali rischi di esposizione al virus che provoca i condilomi genitali ( creste di gallo).
Basta una visita dermatologica. Controlla anche secondo i tempi proposti dal medico di base il test per la sifilide.RW-TPHA. Vedi pure se compaiono secrezioni gialle o verdi dal pene. In linea di massima con un singolo rapporto il rischio di contagio per le malattie sessuali, è basso, ma non impossibile. Anche Chlamidia e Mycoplasmi possono essere trasmessi con i rapporti.
Dr. Maurizio Matarese
[#2]
Utente
Egr. Dott. Matarese,
ringraziandola per la tempestiva ed eusastiva risposta al mio quesito, volevo aggiornarla sulla mia situazione.
Mi sono recato in data 16/01/2010 presso l'ambulatorio dell'INMI "Lazzaro Spallanzani" di Roma, che da ricerche è emerso sia una delle strutture più competenti in materia a Roma. La dott.ssa con la quale ho avuto un colloquio iniziale mi ha molto tranquillizzato riguardo l'accaduto stabilendo,altresì, la data del test HIV a 6 settimane dal rapporto a rischio (15/01/2010), essendo il mio un caso a scarso rischio di contagio, e di procedere semplicemente ad una vaccinaziona preventiva per l'epatite B senza effettuare troppe analisi. In data 18/01/2010 ho effettuato la prima delle tre dosi del vaccino, dovrò assumere la seconda dose non prima di un mese dalla prima. Lei ritiene che debba aspettare di fare il test prima di prendere la seconda dose? Lei conviene con la dott.ssa dello Spallanzani che la data del test sia adatta al mio caso o comunque avrò necessità di attendere ulteriormente per una certezza di fatto? Necessito di una preparazione prima di svolgere il test? Alla luce di queste mie precisazioni sarei comunque interessato ad un suo parere. Consapevole del fatto che ci sono molte persone a soffrire realmente e rispettandoli con tutto me stesso, rimango tuttavia molto preoccupato, ovviamente un disagio ascrivibile ad una mia condizione di insicurezza ed incertezza totalmente mentale.
Mi amareggia molto il fatto che in materia di contagio e malattie infettive regni una vera e propria disinformazione.
In attesa di un suo parere, colgo l'occasione di ringraziarla nuovamente.
Cordiali saluti.
ringraziandola per la tempestiva ed eusastiva risposta al mio quesito, volevo aggiornarla sulla mia situazione.
Mi sono recato in data 16/01/2010 presso l'ambulatorio dell'INMI "Lazzaro Spallanzani" di Roma, che da ricerche è emerso sia una delle strutture più competenti in materia a Roma. La dott.ssa con la quale ho avuto un colloquio iniziale mi ha molto tranquillizzato riguardo l'accaduto stabilendo,altresì, la data del test HIV a 6 settimane dal rapporto a rischio (15/01/2010), essendo il mio un caso a scarso rischio di contagio, e di procedere semplicemente ad una vaccinaziona preventiva per l'epatite B senza effettuare troppe analisi. In data 18/01/2010 ho effettuato la prima delle tre dosi del vaccino, dovrò assumere la seconda dose non prima di un mese dalla prima. Lei ritiene che debba aspettare di fare il test prima di prendere la seconda dose? Lei conviene con la dott.ssa dello Spallanzani che la data del test sia adatta al mio caso o comunque avrò necessità di attendere ulteriormente per una certezza di fatto? Necessito di una preparazione prima di svolgere il test? Alla luce di queste mie precisazioni sarei comunque interessato ad un suo parere. Consapevole del fatto che ci sono molte persone a soffrire realmente e rispettandoli con tutto me stesso, rimango tuttavia molto preoccupato, ovviamente un disagio ascrivibile ad una mia condizione di insicurezza ed incertezza totalmente mentale.
Mi amareggia molto il fatto che in materia di contagio e malattie infettive regni una vera e propria disinformazione.
In attesa di un suo parere, colgo l'occasione di ringraziarla nuovamente.
Cordiali saluti.
[#5]
Utente
Egr. Dott. Matarese,
la aggiorno riguardo la mia situazione. In data 05/03/2010 ho ritirato il risultato del test hiv effettuato presso l'INMI "Lazzaro Spallanzani". Il test HIV1-2 Ab/Ag CMIA(Architect-Abbott) ha avuto (con mio estremo sollievo) esito NEGATIVO. Dal colloquio con la dott.ssa che mi ha consegnato i risultati è emerso che sono all'80% sicuro del risultato e solo me una certezza matematica dovrò ripeterlo tra un mese e mezzo, ma, come da lei dettomi, con estrema tranquillità. In attesa di un suo parere, colgo l'occasione di ringraziarla nuovamente.
Cordiali saluti.
la aggiorno riguardo la mia situazione. In data 05/03/2010 ho ritirato il risultato del test hiv effettuato presso l'INMI "Lazzaro Spallanzani". Il test HIV1-2 Ab/Ag CMIA(Architect-Abbott) ha avuto (con mio estremo sollievo) esito NEGATIVO. Dal colloquio con la dott.ssa che mi ha consegnato i risultati è emerso che sono all'80% sicuro del risultato e solo me una certezza matematica dovrò ripeterlo tra un mese e mezzo, ma, come da lei dettomi, con estrema tranquillità. In attesa di un suo parere, colgo l'occasione di ringraziarla nuovamente.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 8.1k visite dal 15/01/2010.
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