Il giorno seguente che si era creata una lesione interna, dolorosa,
Buongiorno,
espongo il mio problema: sono un ragazzo omosessuale, cosa che pochi intorno a me sanno. Ho avuto un rapporto non protetto (io nel ruolo di passivo), che non è andato molto bene. Questo perché ho notato il giorno seguente che si era creata una lesione interna, dolorosa, e che provocava perdite di sangue (di color rosso chiaro) durante la defecazione. Questo è successo cinque mesi e mezzo fa. Per vergogna non ho detto nulla, neanche al mio medico, essendo lui uno stretto amico dei miei genitori. Dopo 2 settimane il dolore durante la defecazione è diminuito sensibilmente, anche se non è scomparso. Mi sono deciso ad esporre il problema al mio medico, senza parlare del rapporto che ho avuto, solo dei sintomi. Lui mi ha visitato nella zona interessata non trovando nulla di anormale. Poi mi ha fatto fare una colonscopia dalla quale è sorto che il problema sono le emorroidi. Ora sto seguendo una dieta particolare e prendo delle pasticche contro tale problema. A un mese dall'inizio di questa dieta, ancora non è cambiato nulla (le perdite sono diminuite ma si verificano regolarmente) e mi sorge un terribile dubbio che Vi espongo: è possibile che le perdite siano in qualche modo legate ad una malattia infettiva? Io ho il terrore che si tratti di sifilide, perché è l'unica a cui riesco a ricondurre il problema (a volte invece del sangue esce una sostanza bianca), anche se però gli altri sintomi non li ho, a parte la spossatezza generale. Ora il medico mi consiglia di fare le analisi del sangue per vedere se da quel punto di vista è tutto nella norma. Se i miei dubbi sono fondati (cioé avessi la sifilide o qualche altra malattia), le analisi potrebbero comunque risultare con tutti i valori nella norma? Mi rivolgo a Voi perché mi angoscia l'idea di esporre il tutto al mio medico.
Grazie per il Vostro aiuto.
espongo il mio problema: sono un ragazzo omosessuale, cosa che pochi intorno a me sanno. Ho avuto un rapporto non protetto (io nel ruolo di passivo), che non è andato molto bene. Questo perché ho notato il giorno seguente che si era creata una lesione interna, dolorosa, e che provocava perdite di sangue (di color rosso chiaro) durante la defecazione. Questo è successo cinque mesi e mezzo fa. Per vergogna non ho detto nulla, neanche al mio medico, essendo lui uno stretto amico dei miei genitori. Dopo 2 settimane il dolore durante la defecazione è diminuito sensibilmente, anche se non è scomparso. Mi sono deciso ad esporre il problema al mio medico, senza parlare del rapporto che ho avuto, solo dei sintomi. Lui mi ha visitato nella zona interessata non trovando nulla di anormale. Poi mi ha fatto fare una colonscopia dalla quale è sorto che il problema sono le emorroidi. Ora sto seguendo una dieta particolare e prendo delle pasticche contro tale problema. A un mese dall'inizio di questa dieta, ancora non è cambiato nulla (le perdite sono diminuite ma si verificano regolarmente) e mi sorge un terribile dubbio che Vi espongo: è possibile che le perdite siano in qualche modo legate ad una malattia infettiva? Io ho il terrore che si tratti di sifilide, perché è l'unica a cui riesco a ricondurre il problema (a volte invece del sangue esce una sostanza bianca), anche se però gli altri sintomi non li ho, a parte la spossatezza generale. Ora il medico mi consiglia di fare le analisi del sangue per vedere se da quel punto di vista è tutto nella norma. Se i miei dubbi sono fondati (cioé avessi la sifilide o qualche altra malattia), le analisi potrebbero comunque risultare con tutti i valori nella norma? Mi rivolgo a Voi perché mi angoscia l'idea di esporre il tutto al mio medico.
Grazie per il Vostro aiuto.
[#1]
Gentile Utente,
essendosi trattato di un rapporto anale non protetto da profilattico, è da considerare ad alto rischio di contagio, e non solo per l'HIV.
La malattie da indagare con specifici test sierologici (sul sangue) sono, in particolare l'HIV, la sifilide, la gonorrea, l'epatite B e C.
Se ha vergogna a parlarne con il suo medico curante, si rivolga al più presto ad un centro ospedaliero di malattie infettive della sua città oppure ad un medico specialista in malattie infettive o in dermatologia-venereologia.
Se lo desidera, mi tenga pure al corrente.
Cordiali saluti.
essendosi trattato di un rapporto anale non protetto da profilattico, è da considerare ad alto rischio di contagio, e non solo per l'HIV.
La malattie da indagare con specifici test sierologici (sul sangue) sono, in particolare l'HIV, la sifilide, la gonorrea, l'epatite B e C.
Se ha vergogna a parlarne con il suo medico curante, si rivolga al più presto ad un centro ospedaliero di malattie infettive della sua città oppure ad un medico specialista in malattie infettive o in dermatologia-venereologia.
Se lo desidera, mi tenga pure al corrente.
Cordiali saluti.
Mario Corcelli, MD
Milano - specialista Medicina Legale e Igiene-Tecnica Ospedaliera
http://www.medico-legale.it
[#2]
Utente
La ringrazio per la sua risposta. In effetti l'idea di parlarne al mio medico non mi piace per niente. Un'ultima cosa, se è possibile: mi può consigliare un centro ospedaliero per le malattie infettive nella mia città, Roma? Ho provato a cercare in rete ma mi trovo spaesato.
La ringrazio ancora.
La ringrazio ancora.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.2k visite dal 17/11/2009.
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