Brucellosi e aborto
Gentili Medici sono una donna di 30anni e volevo raccontarvi due episodi della mia vita, apparentemente non legati tra loro. Nel maggio del 2008 ho avuto degli episodi di febbricola persistente (al mattino) e astenia che è durata per circa 3 settimane. I medici non hanno capito cosa fosse e la febbre è "sparita" da sola nonostante antibiotici e cortisone per curare infezioni batteriche alla gola inesistenti. Nel febbraio dello scorso anno sono rimasta incinta, una gravidanza che non arrivava, e poi ho perso il bambino alla 7° settimana. Concludo il quadro dicendo che lavoro in laboratorio e potrei aver analizzato dei campioni di latte crudo nel peiodo incriminato.
Le mi domande sono queste:
1) Potrebbe essere stata una brucellosi che è guarita spontaneamente? Qualora fossi guarita ci sono ancora problemi?
2) Esiste una forma latente che può far "rinascere" il focolaio?
3) Che esami fare, adesso?
4) Potrebbe aver influenzato l'evento abortivo e una ricerca difficile di maternità?
Ringrazio chi risponderà, con la speranza che ricominciando la caccia alla cicogna alcuni dispiaceri non ricapitino più.
Le mi domande sono queste:
1) Potrebbe essere stata una brucellosi che è guarita spontaneamente? Qualora fossi guarita ci sono ancora problemi?
2) Esiste una forma latente che può far "rinascere" il focolaio?
3) Che esami fare, adesso?
4) Potrebbe aver influenzato l'evento abortivo e una ricerca difficile di maternità?
Ringrazio chi risponderà, con la speranza che ricominciando la caccia alla cicogna alcuni dispiaceri non ricapitino più.
[#1]
Gentile Signora,
La brucellosi è una zoonosi causata dalle brucelle, che sono batteri gram-negativi intracellulari, e di cui esistono varianti, tra cui la Brucella abortus e soprattutto la brucella melitensis.
Negli animali, soprattutto bovini, ovini e caprini, è causa di aborti.
Anche cani e suini possono trasmettere la brucellosi.
Generalmente il contagio avviene per consumo di latte contaminato.
Nei lavoratori zootecnici spessa attraverso ferite della pelle.
Nei laboratoristi anche attraverso il contatto con la pelle, aerosol, occhi e bocca.
L'incubazione della malattia è di 1-4 settimane con alcuni casi fino a 6 mesi.
Dalla sede d'ingresso, la brucella si localizza dapprima nei linfonodi vicini, quindi negli organi linfo-emopoietici (fegato, milza, midollo osseo).
I segni clinici febbre ad andamento irregolare, intermittente o remittente, che poi può diventare ondulante, molto spesso associata ad artro-mialgie.
Da punto di vista laboratoristico è possibile solo una diagnosi presuntiva; sierodiagnosi Wright + Coombs, Test al Rosa Bengala, ELISA, PCR). La VES può essere normale o poco aumentata, aumento relativo dei linfociti (nella formula leucocitaria).
Non vi è ancora un vaccino umano (ma solo animale).
La terapia è antibiotica, meglio se combinata.
Fortunatamente i casi di contagio da brucellosi in Italia sono in costante diminuzione (nel 2007 poco più di 500), ma il numero dei asi è probabilmente sottostimato.
Vi è da dire che NELLA DONNA, al contrario che negli animali, la brucella, non hanno un tropismo placentare, perciò solo RARAMENTE PROVOCA ABORTO.
Detto questo, rispondo alle sue domande:
1) la brucellosi può anche guarire spontaneamente;
2) può rimanere in forma latente e talora riacutizzarsi;
3) gli esami da fare sono quelli citati sopra;
4) è IMPROBABILE, anche se possibile CHE, se anche contagiata da brucellosi, IL SUO ABORTO sia correlata a questa infezione.
In ogni caso, poiché lei lavora in un laboratorio (non mi dice di che tipo), le suggerisco di rivolgersi ad un centro di malattie infettive.
Cordiali saluti.
La brucellosi è una zoonosi causata dalle brucelle, che sono batteri gram-negativi intracellulari, e di cui esistono varianti, tra cui la Brucella abortus e soprattutto la brucella melitensis.
Negli animali, soprattutto bovini, ovini e caprini, è causa di aborti.
Anche cani e suini possono trasmettere la brucellosi.
Generalmente il contagio avviene per consumo di latte contaminato.
Nei lavoratori zootecnici spessa attraverso ferite della pelle.
Nei laboratoristi anche attraverso il contatto con la pelle, aerosol, occhi e bocca.
L'incubazione della malattia è di 1-4 settimane con alcuni casi fino a 6 mesi.
Dalla sede d'ingresso, la brucella si localizza dapprima nei linfonodi vicini, quindi negli organi linfo-emopoietici (fegato, milza, midollo osseo).
I segni clinici febbre ad andamento irregolare, intermittente o remittente, che poi può diventare ondulante, molto spesso associata ad artro-mialgie.
Da punto di vista laboratoristico è possibile solo una diagnosi presuntiva; sierodiagnosi Wright + Coombs, Test al Rosa Bengala, ELISA, PCR). La VES può essere normale o poco aumentata, aumento relativo dei linfociti (nella formula leucocitaria).
Non vi è ancora un vaccino umano (ma solo animale).
La terapia è antibiotica, meglio se combinata.
Fortunatamente i casi di contagio da brucellosi in Italia sono in costante diminuzione (nel 2007 poco più di 500), ma il numero dei asi è probabilmente sottostimato.
Vi è da dire che NELLA DONNA, al contrario che negli animali, la brucella, non hanno un tropismo placentare, perciò solo RARAMENTE PROVOCA ABORTO.
Detto questo, rispondo alle sue domande:
1) la brucellosi può anche guarire spontaneamente;
2) può rimanere in forma latente e talora riacutizzarsi;
3) gli esami da fare sono quelli citati sopra;
4) è IMPROBABILE, anche se possibile CHE, se anche contagiata da brucellosi, IL SUO ABORTO sia correlata a questa infezione.
In ogni caso, poiché lei lavora in un laboratorio (non mi dice di che tipo), le suggerisco di rivolgersi ad un centro di malattie infettive.
Cordiali saluti.
Mario Corcelli, MD
Milano - specialista Medicina Legale e Igiene-Tecnica Ospedaliera
http://www.medico-legale.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 9.7k visite dal 24/10/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.