Domanda su hiv e rapporto anale non protetto
Salve, ieri sera ho avuto un rapporto penetrativo da attivo con un ragazzo di 24 anni.
Il rapporto penetrativo è durato meno di 30 secondi poiché l’altro ragazzo (passivo) è venuto subito a causa della forte eccitazione sessuale.
Infatti, io non ho raggiunto l’orgasmo e appena lui ha raggiunto l’orgasmo sono uscito subito.
Il rapporto è avvenuto con l’utilizzo del lubrificante e io non ho lesioni sul pene.
Ora premesso che non c’è stato scambi di fluidi o di sangue e che non conosco lo stato sierologico dell’altra persona devo ricorrere alla pep (profilassi post espositiva) e andare in ospedale?
Il rischio di trasmissione in questo caso (rapporto penetrativo attivo durato pochi secondi) è elevato o è basso?
Grazie della risposta.
Il rapporto penetrativo è durato meno di 30 secondi poiché l’altro ragazzo (passivo) è venuto subito a causa della forte eccitazione sessuale.
Infatti, io non ho raggiunto l’orgasmo e appena lui ha raggiunto l’orgasmo sono uscito subito.
Il rapporto è avvenuto con l’utilizzo del lubrificante e io non ho lesioni sul pene.
Ora premesso che non c’è stato scambi di fluidi o di sangue e che non conosco lo stato sierologico dell’altra persona devo ricorrere alla pep (profilassi post espositiva) e andare in ospedale?
Il rischio di trasmissione in questo caso (rapporto penetrativo attivo durato pochi secondi) è elevato o è basso?
Grazie della risposta.
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La PEP (Post-exposure Prophylaxis) è un trattamento farmacologico che ha lo scopo di ridurre la probabilità di contagio dopo una possibile esposizione ad HIV.
Consiste nell'assunzione di farmaci antiretrovirali per 28 giorni (4 settimane).
Va iniziata il più precocemente possibile dopo l'esposizione, meglio entro 1-4 ore e comunque non oltre le 48 ore.
In caso di una possibile esposizione ad HIV è necessario recarsi quanto prima presso un Centro di Malattie Infettive (rivolgersi ai Centri Clinici del Lazio) o presso il Pronto Soccorso di un Ospedale, dove verrà valutata l'eventuale indicazione all'assunzione della PEP ed intrapreso il percorso appropriato.
La valutazione del rischio e la eventuale prescrizione della PEP e i controlli opportuni dovranno poi essere confermati da uno specialista in malattie infettive (Linee guida terapie antiretrovirali 2017).
La PEP è efficace nel prevenire l'infezione da HIV, ma non al 100% dei casi. Pertanto, durante l'assunzione della PEP, è comunque necessario prendere precauzioni per la prevenzione della trasmissione dell'infezione da HIV.
La verifica dell'efficacia della PPE si effettua eseguendo un test HIV di controllo di IV generazione 40 giorni dopo la fine dell'assunzione dei farmaci..
Consiste nell'assunzione di farmaci antiretrovirali per 28 giorni (4 settimane).
Va iniziata il più precocemente possibile dopo l'esposizione, meglio entro 1-4 ore e comunque non oltre le 48 ore.
In caso di una possibile esposizione ad HIV è necessario recarsi quanto prima presso un Centro di Malattie Infettive (rivolgersi ai Centri Clinici del Lazio) o presso il Pronto Soccorso di un Ospedale, dove verrà valutata l'eventuale indicazione all'assunzione della PEP ed intrapreso il percorso appropriato.
La valutazione del rischio e la eventuale prescrizione della PEP e i controlli opportuni dovranno poi essere confermati da uno specialista in malattie infettive (Linee guida terapie antiretrovirali 2017).
La PEP è efficace nel prevenire l'infezione da HIV, ma non al 100% dei casi. Pertanto, durante l'assunzione della PEP, è comunque necessario prendere precauzioni per la prevenzione della trasmissione dell'infezione da HIV.
La verifica dell'efficacia della PPE si effettua eseguendo un test HIV di controllo di IV generazione 40 giorni dopo la fine dell'assunzione dei farmaci..
Dr. vincenzo nardi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 145 visite dal 03/11/2024.
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