Il vaccino contro l'influenza stagionale

Salve, di fronte al problema dell'influenza suina, come si ci deve comportare? Quali sono le preucazioni x evitare il contagio? (Soprattutto, chi come me, è un studente universitario). Alcuni sostengono che questa influenza non è pericolosa, se è così, perchè alcune persone sono decedute? Appena possibile, il mio medico ha deciso di sottoporre a fare sia il vaccino contro l'influenza stagionale e sia il vaccino contro questa influenza suina; si può fare e che senso ha farli entrambi? Grazie in anticipo.
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Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista 3.7k 99
Gentile Utente,

l'influenza suina ha le stesse caratteristiche e sintomi di una influenza stagionale.
Di solito si presenta in forma lieve o non preoccupante e non necessita di terapia, tranne che antipiretici per la febbre, se alta.
Quindi, se ci si dovesse ammalare, bisogna fare né più né meno come per l'influenza stagionale; stare a casa, riposo, antipiretici solo se vi è febbre alta e basta.
I farmaci antivirali si fanno solo nei casi gravi o col rischio di complicazioni.

L'opportunità o meno di vaccinarsi dipende dal fatto che lei frequenti o no molte persone o luoghi affollati durante i periodi di recrudescenza dell'epidemia.

Il vaccino ha più o meno la stessa efficacia degli altri vaccini antinfluenzali; molti dei soggetti che si vaccinano, se venissero ugualmente contagiati, solitamente sviluppano una forma clinica di influenza più leggera.
Gli effetti collaterali del vaccino solitamente sono leggeri.

L'opportunità o meno di vaccinarsi è una decisione che deve prendere, consultandosi con il suo medico curante.

Cordiali saluti.

Mario Corcelli, MD
Milano - specialista Medicina Legale e Igiene-Tecnica Ospedaliera
http://www.medico-legale.it

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Dr. Roberto Chiavaroli Infettivologo, Specialista in malattie del fegato e del ricambio 328 15
Le due domande che lei ha posto sono molto comuni tra gli italiani in questo periodo,
come prevenire l'infezione e perchè alcune persone sono morte di polmonite nonostante il mondo scientifico continui a tranquilizzare l'opinione pubblica.
Per quanto riguarda il primo quesito, la vaccinazione anti virus H1N1 è sicuramente un modo efficace e sicuro ma è raccomandato per i pazienti a rischio ( affetti da gravi malattie o patologie croniche e pertanto più spesso anziani). Dal mese di ottobre saranno in commercio due tipi di vaccino anche in Italia ma non credo che le scorte siano in grado di soddisfare tutte le domande dal momento che la vaccinazione sarà effettuata in primis su personale sanitario ed addetti alla pubblica sicurezza.
E' buona regola in ogni caso lavarsi frequentemente le mani quando si rientra a casa dal lavoro o dopo la permanenza in locali o mezzi pubblici.Il virus si trasmette infatti non soltanto per via respiratoria ma anche ingerendo o inalando minuscole particelle che si depositano sulle nostre mani. A questo proposito sono a rischio alcuni comportamenti come fumare, mangiarsi le unghie o portarsi frequentemente le mani alla bocca durante il giorno.
Per quel che riguarda i casi mortali da influenza suina bisogna ricordare che qualunque influenza ha un tasso di mortalità per quanto lieve sia la aggressività ( patogenicità) del virus. Per fare un esempio in Italia nel 2008 la comune influenza stagionale ha ucciso ben 2500 persone e nessuna di loro è finita sulle prime pagine dei giornali. Negli Stati Uniti, sempre nel 2008 l'influenza ha ucciso 33000 persone semplicemente perchè i cittadini statunitensi sono 10 volte più numerosi di noi.
La mortalità dell'influenza è quindi molto bassa ed in particolare la nuova forma cosidetta "suina" sembrerebbe ancora più "benigna" della comune influenza stagionale.
Spero di averle chiarito un po' le idee e soprattutto di averla tranquillizzata.

Cordiali Saluti
Dr Roberto Chiavaroli
UO Malattie Infettive Galatina (lecce)

Dr. Roberto Chiavaroli