Inseritore piercing, dubbio non disinfettato

Salve,
otto mesi fa ho eseguito un piercing al naso presso uno studio professionale.
Ieri, dopo averlo rimosso, ho avuto la necessità di recarmi nuovamente presso lo studio di tatuaggi/piercing per ricevere assistenza.

Nel corso della visita, è stato utilizzato un inseritore di piercing, ovvero una barretta di acciaio (non un ago) che viene inserita nel foro per accompagnare il piercing al suo interno.
Tuttavia, ho notato che questo inseritore era appoggiato sul tavolino di lavoro senza alcuna protezione o imballaggio, e non presentava tracce visibili di sangue.

Durante la procedura, mentre ero steso, ho percepito che veniva spruzzata una sostanza sia sul piercing che sull'inseritore prima di reinserire il piercing.
Ho perso pochissime quantità di sangue durante l'operazione, e ciò mi ha fatto sorgere dei dubbi riguardo ai potenziali rischi per la salute.

Desidero precisare che mi fido del personale dello studio, avendo già eseguito con loro tatuaggi e piercing in passato.
Tuttavia, soffro di disturbo ossessivo-compulsivo, che mi porta a provare ansia anche per preoccupazioni minime.
Sebbene sia vaccinato contro l'epatite B, sono molto ansioso riguardo alla possibilità di contrarre altre malattie.

Potreste gentilmente fornirmi delle delucidazioni in merito ai rischi potenziali e alle eventuali precauzioni che dovrei prendere?


Grazie mille in anticipo per la vostra attenzione.
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Dr. Edoardo Ghisimberti Medico Chirurgo 67 4
Gentile Utente,
Tutto lo strumentario che viene utilizzato nelle procedure di piercing e che viene a contatto con le mucose o la cute, deve essere necessariamente sterilizzato.
La sterilizzazione avviene in autoclave e non può assolutamente essere sostituita da una semplice e inefficace spruzzata di disinfettante.
Credo sia opportuno visitare lo studio di piercing e informarsi riguardo quali procedure di sterilizzazione siano state effettuate nel Suo caso.
Qualora il lecito dubbio permanga, sarebbe opportuno recarsi dal proprio medico curante ed effettuare gli esami ematici per HBV, HCV, HIV secondo le tempistiche da lui suggerite. Includo anche HBV dato che, nonostante l'avvenuta vaccinazione, non mi è noto il Suo titolo anticorpale (e quindi non è possibile sapere se sia effettivamente immune, in alcuni casi la vaccinazione non è efficace).
Personalmente, reputo improbabile l'utilizzo di strumentazione contaminata in uno studio professionale serio. Tuttavia, non posso escludere a priori questo rischio.
Spero di essere stato d'aiuto
Cordiali saluti,
Dr. Ghisimberti Edoardo