Graffi gatto e tetano

Buongiorno... scrivo perché ho paura di una possibile infezione da tetano.
Circa 1 settimana fa, uno dei miei gatti in un momento di paura, mi ha graffiato il polpaccio, lasciandomi due buchi non tanto profondi e dai quali è uscito poco sangue (qualche goccia).
Ho disinfettato con acqua ossigenata e ho lavato con acqua e sapone... a distanza di due giorni la ferita era arrossata e abbassata dolente al tatto.
Ora a distanza di una settimana, la ferita è poco (quasi per nulla) arrossata e non fa più male... solo che dal giorno dopo i graffi, ho iniziato a star male con sintomi simil influenzali (mi sentivo la febbre ma misurandola, non ne avevo) e (leggendo i vari sintomi che porta il tetano), ho iniziato anche a sentirmi con i muscoli del viso e spalle irrigiditi... sono molto ansiosa già di mio e da una settimana non faccio altro che pensare se ho preso il tetano o no... non ho fatto richiami del vaccino da adulta, credo di aver fatto quelli fino all’età adolescenziale, ora ho 35 anni quindi non credo assolutamente di avere un minimo di protezione contro il tetano.
So che un consulto a distanza senza poter nemmeno vedere la ferita, non è il miglior modo di togliersi una paura, ma sicuramente il parere di un medico è una gran cosa.
Il mio medico curante purtroppo non è sempre reperibile e sapendo della mia ansia, mi liquida molto spesso senza nemmeno ascoltarmi ed è per questo che non ho insistito più di tanto nel rintracciarlo.
Oggi mi sento una sorta di debolezza a gambe e braccia ed il pensiero del tetano è sempre lì che mi sta condizionando le giornate.
So che la soluzione migliore sarebbe fare il vaccino, ma puntualmente rimando fino a che una ferita non mi ricorda che potrebbe essere troppo tardi.
Grazie in anticipo
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Dr. Vincenzo Liguori Medico igienista, Medico internista, Medico dello sport 26 2
Gentile signora,
Stia tranquilla, il tetano si trasmette solo con ferite profonde, non con un semplice graffio.
I Suoi sintomi, molto lievi e poco specifici, fanno escludere di aver contratto il tetano.

Dr. vincenzo liguori