Rischio tetano
Salve, svolgo un lavoro di metalmeccanico e spesso mi faccio tagli con le lamiere, e ho paura di contrarre il tetano, vorrei sapere per contrarre il tetano la ferita di che profondità deve essere? I miei tagli sono massimo profondi 3 mm non di più, da 4 giorni sono con il collo quasi bloccato e un linfonodo gonfio e ho davvero tanta paura, mi sono rivolto alla guardia medica ma quasi si è messa a ridere e non so che fare, grazie
[#1]
Gentile utente,
Non si preoccupi dei suoi problemi al collo che non sembrano aver a che fare con il tetano e che probabilmente hanno una origine infiammatoria (ne parli con il suo medico curante per una corretta terapia).
Detto questo, il rischio di contrarre il tetano non è legato alla profondità delle ferite ma alla presenza del bacillo del tetano e alle condizioni ambientali favorevoli ad esso (condizioni di anaerobiosi, cioè in assenza di ossigeno).
Così anche una piccola ferita in cui sia penetrato il batterio può essere a rischio quando per esempio si creano in essa micro anfratti in cui condizioni di assenza di ossigeno possono favorire la malattia determinata dalla produzione di una neurotossina che penetra nel sangue e raggiunge il sistema nervoso.
Nella impossibilità di avere, in caso di ferita, la certezza che non ci sia penetrazione del bacillo tetanico, l’unica protezione efficace è la vaccinazione che, le ricordo, nel caso dei lavoratori del settore metalmeccanico è obbligatoria (Legge 5 marzo 1963, n. 292).
Invece di avere il patema d’animo ad ogni piccola ferita, le consiglio di effettuare al più presto la vaccinazione che è estremamente sicura sia in termini di efficacia che di rarità di reazione avverse. Viene effettuata gratuitamente dai centri vaccinali delle asl e consiste in tre inoculazioni nell’arco di 6-12 mesi con una copertura di dieci anni.
Cordiali saluti
Non si preoccupi dei suoi problemi al collo che non sembrano aver a che fare con il tetano e che probabilmente hanno una origine infiammatoria (ne parli con il suo medico curante per una corretta terapia).
Detto questo, il rischio di contrarre il tetano non è legato alla profondità delle ferite ma alla presenza del bacillo del tetano e alle condizioni ambientali favorevoli ad esso (condizioni di anaerobiosi, cioè in assenza di ossigeno).
Così anche una piccola ferita in cui sia penetrato il batterio può essere a rischio quando per esempio si creano in essa micro anfratti in cui condizioni di assenza di ossigeno possono favorire la malattia determinata dalla produzione di una neurotossina che penetra nel sangue e raggiunge il sistema nervoso.
Nella impossibilità di avere, in caso di ferita, la certezza che non ci sia penetrazione del bacillo tetanico, l’unica protezione efficace è la vaccinazione che, le ricordo, nel caso dei lavoratori del settore metalmeccanico è obbligatoria (Legge 5 marzo 1963, n. 292).
Invece di avere il patema d’animo ad ogni piccola ferita, le consiglio di effettuare al più presto la vaccinazione che è estremamente sicura sia in termini di efficacia che di rarità di reazione avverse. Viene effettuata gratuitamente dai centri vaccinali delle asl e consiste in tre inoculazioni nell’arco di 6-12 mesi con una copertura di dieci anni.
Cordiali saluti
Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro
[#3]
Il richiamo della vaccinazione è previsto ogni dieci anni (unica dose)
Le consiglio di recarsi presso il centro vaccinale della sua asl.
Le possibilità sono:
- effettueranno un richiamo valevole per i prossimi dieci anni (ipotesi più probabile)
- le chiederanno di effettuare un esame del sangue per dosare gli anticorpi antitetano per valutare il suo stato di protezione ed agire di conseguenza
- le proporranno di ripetere tutto il protocollo di vaccinazione consistente, come le dicevo in tre inoculazioni in 6-12 mesi (ipotesi meno probabile)
Le consiglio di affidarsi a loro che certamente eseguiranno il protocollo più corretto
Cordiali saluti
Le consiglio di recarsi presso il centro vaccinale della sua asl.
Le possibilità sono:
- effettueranno un richiamo valevole per i prossimi dieci anni (ipotesi più probabile)
- le chiederanno di effettuare un esame del sangue per dosare gli anticorpi antitetano per valutare il suo stato di protezione ed agire di conseguenza
- le proporranno di ripetere tutto il protocollo di vaccinazione consistente, come le dicevo in tre inoculazioni in 6-12 mesi (ipotesi meno probabile)
Le consiglio di affidarsi a loro che certamente eseguiranno il protocollo più corretto
Cordiali saluti
[#4]
Utente
Salve, mi sono tagliato dinuovo, passato in farmacista non mi hanno consigliato L antotetanica per il tipo di ferita, un consiglio la betatina per le ferite L ho presa in sovradosaggio 4 volte invece di un massimo di due, posso stare tranquillo, tra L altro sto sotto cura antibiotica e cortisone, mi devo preoccupare? Grazie
[#5]
Come le dicevo nel mio precedente intervento, ogni piccola ferita diventa per lei motivo di paura.
Nè l’antibiotico nè il cortisone hanno un effetto preventivo per il tetano. Il betadine è un ottimo disinfettante ma non le garantisce la prevenzione dall’infezione.
La vaccinazione antitetanica non si fa in base al tipo ferita. Si fa PRIMA DI FERIRSI!
Le rinnovo il consiglio di regolarizzare la vaccinazione antitetica al più presto. Questo mi creda le darà maggiore serenità.
Cordiali saluti
Nè l’antibiotico nè il cortisone hanno un effetto preventivo per il tetano. Il betadine è un ottimo disinfettante ma non le garantisce la prevenzione dall’infezione.
La vaccinazione antitetanica non si fa in base al tipo ferita. Si fa PRIMA DI FERIRSI!
Le rinnovo il consiglio di regolarizzare la vaccinazione antitetica al più presto. Questo mi creda le darà maggiore serenità.
Cordiali saluti
[#7]
Utente
Dottore sono stato a L asl e ho preso lo storico vaccinazioni e ho fatto 5 dosi di antitetanica L ultima il 2013, sono passati 15 anni, poi ho prenotato per il richiamo, nel frattempo continuo puntualmente a tagliarmi anche se sono passati 15 anni un minimo di protezione nel mio organismo ci sarà? A breve tra pochi giorni farò il richiamo
[#8]
Se l'ultimo richiamo lo ha fatto nel 2013 è protetto fino al 2023. Se invece intendeva dire che avrebbe dovuto farlo nel 2013 allora si, è scaduto da 5 anni.
In considerazione del numero di richiami fatti nella sua vita credo che la protezione sia ancora attiva per cui può stare tranquillo. Naturalmente il richiamo va fatto ed a quel punto potrà tagliarsi senza problemi (scherzo ovviamente, cerchi di evitare di tagliarsi e quando accade provveda ad un buon lavaggio della ferita e ad una buona disinfezione visto che il pericolo per le ferite non è soltanto il tetano ma anche quello di infettarsi localmente con altri microrganismi che però per fortuna sono poco resistenti al disinfettante)
Cordiali saluti
In considerazione del numero di richiami fatti nella sua vita credo che la protezione sia ancora attiva per cui può stare tranquillo. Naturalmente il richiamo va fatto ed a quel punto potrà tagliarsi senza problemi (scherzo ovviamente, cerchi di evitare di tagliarsi e quando accade provveda ad un buon lavaggio della ferita e ad una buona disinfezione visto che il pericolo per le ferite non è soltanto il tetano ma anche quello di infettarsi localmente con altri microrganismi che però per fortuna sono poco resistenti al disinfettante)
Cordiali saluti
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In linea di massima una terapia antibiotica non dovrebbe dare controindicazione alla esecuzione della vaccinazione così come la terapia cortisonica che sta effettuando per via rettale.
Ad ogni buon conto quando andrà a fare il richiamo comunichi i farmaci che sta assumendo e per quale patologia li sta assumendo. I sanitari potranno valutare certamente eventuali controindicazioni e se necessario rinviare la vaccinazione di qualche giorno.
Cordiali saluti
Ad ogni buon conto quando andrà a fare il richiamo comunichi i farmaci che sta assumendo e per quale patologia li sta assumendo. I sanitari potranno valutare certamente eventuali controindicazioni e se necessario rinviare la vaccinazione di qualche giorno.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 10.5k visite dal 13/10/2018.
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