Profilassi per borrelia
Buon giorno, avrei bisogno di un consiglio.
In seguito a una puntura di zecca il mio medico di base mi ha consigliato di fare una terapia antibiotica preventiva. Mi ha prescritto azitromicina, 500 mg, per 7 giorni.
Un paio di giorni fa, leggendo un documento che descrive le caratteristiche del farmaco che mi era stato prescritto, ho riscontrato che (riporto testualmente): l’azitromicina non è considerata farmaco di prima scelta nel trattamento dell’eritema migrante nella malattia di Lyme per l’elevata frequenza di insuccessi clinici.
In effetti, in tutti i documenti che ho poi trovato in internet, sia in caso di profilassi che di terapia, l’antibiotico consigliato è la doxiciclina, o eventualmente l’amoxicillina. L’azitromicina è indicata solo per chi è allergico alle precedenti, e perciò impossibilitato ad assumerle. Non è il mio caso (in vero erano almeno 25 anni che non prendevo antibiotici, perché non ne ho mai avuto bisogno, ma nell'infanzia devo senz’altro averlo preso).
A questo punto, come mi devo regolare? Attendo 30/40 giorni dall’assunzione dell’ultima pastiglia di antibiotico e poi faccio un esame sierologico? Se sì, quale?
Per completezza segnalo che:
- Ho rimosso la zecca, delle dimensioni di massimo 2 millimetri, il 1° aprile, a mano (credevo fosse una crosticina), senza romperla; è rimasta viva e non sembrava gonfia di sangeue, era piatta e più chiara sull’addome rispitto a testa e torace (quasi neri);
- È probabile che fosse attaccata da più di 48 ore (ero stata 2 giorni prima a fare una passeggiata in natura sopra Bassano, è probabile che l’abbia presa lì: in tal caso era attaccata da 60 ore al massimo);
- Nel punto in cui era attaccata, per le preme 24 ore dopo l’estrazione era rimasta solo una micro escoriazione, del diametro di un mm, poi si è formato come un piccolo brufolino in rilievo, del diametro di 2 mm, senza pus;
- Ho cominciato la terapia antibiotica il 10 aprile e l’ho conclusa il 16;
- Nei giorni tra la rimozione e l’assunzione dell’antibiotico ho avvertito occasionalmente, tra il bicipite interno (dove ero stata punta) e il gomito, un lieve dolore, blando e non continuo; niente anelli arrossati né sintomi simil-influenzali.
Per luglio ho già programmato un viaggio in Namibia, e vorrei tanto sapere prima della partenza se sto sviluppando (e devo perciò curare tempestivamente) la malattia di Lyme, oppure no.
Confidando in un riscontro, ringrazio moltissimo per l’attenzione e la disponibilità. Cordiali saluti.
In seguito a una puntura di zecca il mio medico di base mi ha consigliato di fare una terapia antibiotica preventiva. Mi ha prescritto azitromicina, 500 mg, per 7 giorni.
Un paio di giorni fa, leggendo un documento che descrive le caratteristiche del farmaco che mi era stato prescritto, ho riscontrato che (riporto testualmente): l’azitromicina non è considerata farmaco di prima scelta nel trattamento dell’eritema migrante nella malattia di Lyme per l’elevata frequenza di insuccessi clinici.
In effetti, in tutti i documenti che ho poi trovato in internet, sia in caso di profilassi che di terapia, l’antibiotico consigliato è la doxiciclina, o eventualmente l’amoxicillina. L’azitromicina è indicata solo per chi è allergico alle precedenti, e perciò impossibilitato ad assumerle. Non è il mio caso (in vero erano almeno 25 anni che non prendevo antibiotici, perché non ne ho mai avuto bisogno, ma nell'infanzia devo senz’altro averlo preso).
A questo punto, come mi devo regolare? Attendo 30/40 giorni dall’assunzione dell’ultima pastiglia di antibiotico e poi faccio un esame sierologico? Se sì, quale?
Per completezza segnalo che:
- Ho rimosso la zecca, delle dimensioni di massimo 2 millimetri, il 1° aprile, a mano (credevo fosse una crosticina), senza romperla; è rimasta viva e non sembrava gonfia di sangeue, era piatta e più chiara sull’addome rispitto a testa e torace (quasi neri);
- È probabile che fosse attaccata da più di 48 ore (ero stata 2 giorni prima a fare una passeggiata in natura sopra Bassano, è probabile che l’abbia presa lì: in tal caso era attaccata da 60 ore al massimo);
- Nel punto in cui era attaccata, per le preme 24 ore dopo l’estrazione era rimasta solo una micro escoriazione, del diametro di un mm, poi si è formato come un piccolo brufolino in rilievo, del diametro di 2 mm, senza pus;
- Ho cominciato la terapia antibiotica il 10 aprile e l’ho conclusa il 16;
- Nei giorni tra la rimozione e l’assunzione dell’antibiotico ho avvertito occasionalmente, tra il bicipite interno (dove ero stata punta) e il gomito, un lieve dolore, blando e non continuo; niente anelli arrossati né sintomi simil-influenzali.
Per luglio ho già programmato un viaggio in Namibia, e vorrei tanto sapere prima della partenza se sto sviluppando (e devo perciò curare tempestivamente) la malattia di Lyme, oppure no.
Confidando in un riscontro, ringrazio moltissimo per l’attenzione e la disponibilità. Cordiali saluti.
[#1]
Una profilassi antibiotica è già stata effettuata. In mancanza di sintomatologie di rilievo non starei a fare altro.
ove dovessero verificarsi , in seguito , manifestazioni patologiche importanti , potrà sempre rivolgersi al centro malattie infettive facendo presente quanto si è verificato nel recente passato e le precauzioni ( antibiotico terapia ) adottate.
cordiali saluti.
ove dovessero verificarsi , in seguito , manifestazioni patologiche importanti , potrà sempre rivolgersi al centro malattie infettive facendo presente quanto si è verificato nel recente passato e le precauzioni ( antibiotico terapia ) adottate.
cordiali saluti.
Dr. piero alessandro casonato
[#2]
Utente
Gentile Dr. Casonato,
La ringrazio molto per la cortese risposta.
Le chiederei solo un paio di chiarimenti:
1) cosa intende con "manifestazioni patologiche importanti"? potrebbe indicarmi qualche esempio delle più emblematiche e ricorrenti?
2) c'è un periodo di tempo "massimo" entro cui è ragionevole attendersi manifestazioni significative riconducibili a borrelia? ad esempio, se entro 1 anno dalla puntura non si palesa alcuna di queste" manifestazioni patologiche importanti" è ragionevole ritenersi definitivamente fuori pericolo?
Ringrazio ancora per la disponibilità e saluto cordialmente.
La ringrazio molto per la cortese risposta.
Le chiederei solo un paio di chiarimenti:
1) cosa intende con "manifestazioni patologiche importanti"? potrebbe indicarmi qualche esempio delle più emblematiche e ricorrenti?
2) c'è un periodo di tempo "massimo" entro cui è ragionevole attendersi manifestazioni significative riconducibili a borrelia? ad esempio, se entro 1 anno dalla puntura non si palesa alcuna di queste" manifestazioni patologiche importanti" è ragionevole ritenersi definitivamente fuori pericolo?
Ringrazio ancora per la disponibilità e saluto cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 6.9k visite dal 22/04/2014.
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