Cancro al colon
Salve dottori vi scrivo perchè spero possiate essermi di conforto. Qualche anno fa mio nonno è morto di cancro al colon-retto e di recente ho scoperto che questo tipo di cancro è genetico e che quindi si trasmette tra parenti di primo e secondo grado, ho scoperto anche che mio nonno aveva avuto dei polipi all'età di trentanni che poi probabilmente si sono trasformati in un cancro, io ho ventidue anni e sono molto preoccupata all'idea d potermi ammalare anche io, secondo voi dovrei iniziare a fare visite specifiche come la colonscopia? Ne mia madre, ne i miei zii hanno mai fatto visite di questo tipo e mi hanno sempre detto che i tumori come quelli di mio nonno si sviluppano in età avanzata, ma io sono comunque preoccupata. Volevo anche sapere che tipo di dieta dovrei adottare per prevenire questa eventualità, so che una dieta ricca di proteine e rischiosa quindi ho completamente eliminato la carne rossa dalla mia dieta, ma mangio molto pollo, dovrei eliminare anche quello? Aggiungo anche che soffro di rettocele e che quindi sono costretta a fare uso di lassativi (lattulosio) questi potrebbero in qualche modo favorire la comparsa di polipi?Vi ringrazio in anticipo per l'eventuale risposta! Cordiali saluti.
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Gentile utente,
il rettocele e l'uso di lassativi non predispongono al tumore del colon. Per quanto concerne la familiarità viene presa in considerazione, ai fini del rischio, quella di primo grado (genitori) mentre è debole il rischio in caso di familiarità di secondo grado. Non ha quindi necessità di eseguire dei controlli particolari di prevenzione (colonscopia) se non quella indicata dalle linee guida che indicano la colonscopia dopo i 50 anni.
Per ulteriori informazioni le allego l'articolo al limnk:
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/770-cancro-del-colon-retto-prevenzione-primaria-e-secondaria.html
Mi tenga a sua disposizione
Cordiali saluti
il rettocele e l'uso di lassativi non predispongono al tumore del colon. Per quanto concerne la familiarità viene presa in considerazione, ai fini del rischio, quella di primo grado (genitori) mentre è debole il rischio in caso di familiarità di secondo grado. Non ha quindi necessità di eseguire dei controlli particolari di prevenzione (colonscopia) se non quella indicata dalle linee guida che indicano la colonscopia dopo i 50 anni.
Per ulteriori informazioni le allego l'articolo al limnk:
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/770-cancro-del-colon-retto-prevenzione-primaria-e-secondaria.html
Mi tenga a sua disposizione
Cordiali saluti
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Utente
La ringrazio per la gentilezza dottore mi ha decisamente rincquorato, ultimamente sto riscontrando molti disturbi gastrointestinali che prima non avevo
che condizionano un pò il mio stile di vita
I sintomi che riscontro sono la stipsi cronica, la sensazione di costipazione e di gonfiore addominale e talvolta delle forti coliche e dolori di stomaco per cui sono un pò preoccupata che tutto ciò possa dipendere da qualche patologia più seria vista la famigliarità e sono convinta che fare una visita più approfondita mi farebbe stare più tranquilla.
Approfitto della sua esperienza per farle anche un'altra domanda, il mio medico mi ha detto che se voglio togliermi ogni dubbio e stare più serena posso fare
invece che una colonscopia una retto-simgoido scopia è mi ha assicurato che è meno invasiva della colonscopia tradizionale, in cosa consiste precisamente?
Lei la pratica?LA ringrazio ancora e le auguro buona giornata
che condizionano un pò il mio stile di vita
I sintomi che riscontro sono la stipsi cronica, la sensazione di costipazione e di gonfiore addominale e talvolta delle forti coliche e dolori di stomaco per cui sono un pò preoccupata che tutto ciò possa dipendere da qualche patologia più seria vista la famigliarità e sono convinta che fare una visita più approfondita mi farebbe stare più tranquilla.
Approfitto della sua esperienza per farle anche un'altra domanda, il mio medico mi ha detto che se voglio togliermi ogni dubbio e stare più serena posso fare
invece che una colonscopia una retto-simgoido scopia è mi ha assicurato che è meno invasiva della colonscopia tradizionale, in cosa consiste precisamente?
Lei la pratica?LA ringrazio ancora e le auguro buona giornata
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La rettosigmoidoscopia esplora solo l'ultimo tratto del colon, ossia il retto ed il sigma (15-20 cm) mentre la colonscopia esplora tutto il colon. La rettoscopia potrebbe essere utile in caso di sanguinamento rosso vivo, tipo emorroidario, o dolori in regione anale o di sospetto patologia bassa. Nel suo caso credo proprio che non ci sia necessità di alcun esame endoscopico.
Saluti
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.3k visite dal 21/11/2012.
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