Tubercolosi
Salve
Sono a richiedervi un consiglio su cosa ritenete meglio fare.
Quasi due anni fa, durante la mia attività di volontario sull'ambulanza mi capitò un trasporto di un malato di tubercolosi. Ci furono date le mascherine in aggiunta ai guanti ed agli occhiali.
Circa 40 giorni fa un amico e collega di servizio è stato ricoverato perchè ammalato di tubercolosi polmonare. E' stato stabilito che lui non è infettivo e quindi non sono state attivate profilassi particolari.
Visto il possibile nesso di casualità tra la sua malattia ed il servizio svolto, mi sono rivolto al mio medico che mi ha segnato l'esame cutaneo e mi ha detto di rivolgermi alla ASL presso l'ufficio di igiene. Li mi hanno detto che non ritengono opportuno farmi il test dato che il mio collega non risulta essere infettivo. Mi hanno però detto che "non sanno" come mai, una volta tornati dal servizio non siamo stati chiamati per effettuare il test cutaneo.
Mi hanno consigliato di far richiedere dal mio medico un esame chiamato "quantifero" da svolgere presso l'ospedale.
Ora, premesso che sto bene, non ho febbre nè tosse nè altri sintomi strani, vorrei arrivare a definire un punto certo di questa faccenda.
Vorrei evitare un bel giorno di ammalarmi avendo poi il rimorso di non aver fatto tutti i passi necessari per evitarlo.
Questa settimana mi recherò dal mio medico per avere il suo parere di questo esame. Visto che però fino ad ora non ho ottenuto nessuna risposta certa ma solo suggerimenti, sono a richiedervene uno anche a voi.
Mille Grazie
d.
Sono a richiedervi un consiglio su cosa ritenete meglio fare.
Quasi due anni fa, durante la mia attività di volontario sull'ambulanza mi capitò un trasporto di un malato di tubercolosi. Ci furono date le mascherine in aggiunta ai guanti ed agli occhiali.
Circa 40 giorni fa un amico e collega di servizio è stato ricoverato perchè ammalato di tubercolosi polmonare. E' stato stabilito che lui non è infettivo e quindi non sono state attivate profilassi particolari.
Visto il possibile nesso di casualità tra la sua malattia ed il servizio svolto, mi sono rivolto al mio medico che mi ha segnato l'esame cutaneo e mi ha detto di rivolgermi alla ASL presso l'ufficio di igiene. Li mi hanno detto che non ritengono opportuno farmi il test dato che il mio collega non risulta essere infettivo. Mi hanno però detto che "non sanno" come mai, una volta tornati dal servizio non siamo stati chiamati per effettuare il test cutaneo.
Mi hanno consigliato di far richiedere dal mio medico un esame chiamato "quantifero" da svolgere presso l'ospedale.
Ora, premesso che sto bene, non ho febbre nè tosse nè altri sintomi strani, vorrei arrivare a definire un punto certo di questa faccenda.
Vorrei evitare un bel giorno di ammalarmi avendo poi il rimorso di non aver fatto tutti i passi necessari per evitarlo.
Questa settimana mi recherò dal mio medico per avere il suo parere di questo esame. Visto che però fino ad ora non ho ottenuto nessuna risposta certa ma solo suggerimenti, sono a richiedervene uno anche a voi.
Mille Grazie
d.
[#1]
Non è così facile contrarre una tubercolosi che, cmq, è infettiva se il malato ha focolai aperti che quindi possono essere fonte di contagio esterno. Per sua sicurezza può effettuare presso un ospedale , dove spiegherà i fatti successi, un test al Quantiferon , molto più specifico e sensibile della vecchia Mantoux o Tine Test
Un saluto
A. Baraldi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.7k visite dal 22/05/2010.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Disturbi della vista
Controllare regolarmente la salute degli occhi aiuta a diagnosticare e correggere in tempo i disturbi della vista: quando iniziare e ogni quanto fare le visite.