Disfunzione dell'articolazione temporo-mandibolare
Gentili dottori,
è da qualche anno che soffro di disturbi dell'ATM, ma negli ultimi tempi ormai ho dolori più o meno costanti al lato sinistro dell'atm, che talvolta è a scatto, rumori nell'articolazione tipo sabbiolina, dolore alla masticazione, dolori facciali, ridotta apertura della bocca, giusto per citare i disturbi più significativi.
Aggiungo che faccio uso di un bite notturno superiore prevalentemente per il serramento e nonostante tutto, al risveglio e per tutta la giornata, sono accompagnato da un senso di tensione e di stanchezza alla mandibola e ai muscoli della faccia che riesco talvolta a mitigare grazie a cicli di antinfiammatori e miorilassanti, ma non posso andare certo a oltranza con terapie che alleviano i sintomi.
Recentemente ho eseguito una risonanza magnetica dell'ATM con il seguente referto:
Esame eseguito su apparecchiatura 3T con sequenze assiali e coronali T1, sagittali T1, T2 e DP a bocca aperta e chiusa.
Note artrosiche a carico delle articolazioni temporo-mandibolari con lieve addensamento sclerotico della corticale sul versante anteriore dei condili, più evidente e disomogeneo a sinistra in presenza di tenui iperintensità osteocondrosiche a livello del condilo omolaterale.
Degenerazione mucinosa a carico dei menischi articolari che appaiono assottigliati specialmente il sinistro con tenue ipersegnale in T2 e DP.
Buona l'escursione dei condili mandibolari bilateralmente alle prove dinamiche.
Conservati i rapporti articolari.
Alla luce di quanto esposto vorrei un suggerimento su come affrontare questo problema che, mi pare di capire, è multifattoriale (degenerazione artrosica meniscale/sindrome miofasciale da bruxismo?) e complesso allo stesso tempo.
A dire il vero, ho anche difficoltà a capire verso quale specialista o specialisti indirizzarmi, maxillofacciale, odontoiatra, gnatologo, posturolgo-osteopata-fisioterapista?
Grazie anticipatamente per l'aiuto che potrete fornirmi
è da qualche anno che soffro di disturbi dell'ATM, ma negli ultimi tempi ormai ho dolori più o meno costanti al lato sinistro dell'atm, che talvolta è a scatto, rumori nell'articolazione tipo sabbiolina, dolore alla masticazione, dolori facciali, ridotta apertura della bocca, giusto per citare i disturbi più significativi.
Aggiungo che faccio uso di un bite notturno superiore prevalentemente per il serramento e nonostante tutto, al risveglio e per tutta la giornata, sono accompagnato da un senso di tensione e di stanchezza alla mandibola e ai muscoli della faccia che riesco talvolta a mitigare grazie a cicli di antinfiammatori e miorilassanti, ma non posso andare certo a oltranza con terapie che alleviano i sintomi.
Recentemente ho eseguito una risonanza magnetica dell'ATM con il seguente referto:
Esame eseguito su apparecchiatura 3T con sequenze assiali e coronali T1, sagittali T1, T2 e DP a bocca aperta e chiusa.
Note artrosiche a carico delle articolazioni temporo-mandibolari con lieve addensamento sclerotico della corticale sul versante anteriore dei condili, più evidente e disomogeneo a sinistra in presenza di tenui iperintensità osteocondrosiche a livello del condilo omolaterale.
Degenerazione mucinosa a carico dei menischi articolari che appaiono assottigliati specialmente il sinistro con tenue ipersegnale in T2 e DP.
Buona l'escursione dei condili mandibolari bilateralmente alle prove dinamiche.
Conservati i rapporti articolari.
Alla luce di quanto esposto vorrei un suggerimento su come affrontare questo problema che, mi pare di capire, è multifattoriale (degenerazione artrosica meniscale/sindrome miofasciale da bruxismo?) e complesso allo stesso tempo.
A dire il vero, ho anche difficoltà a capire verso quale specialista o specialisti indirizzarmi, maxillofacciale, odontoiatra, gnatologo, posturolgo-osteopata-fisioterapista?
Grazie anticipatamente per l'aiuto che potrete fornirmi
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Gentile Paziente, a mio parere il pinto cruciale del suo racconto è "ho dolori più o meno costanti al lato sinistro dell'atm, che talvolta è a scatto".
Lo "scatto", spesso rumoroso (Click, scroscio)è segno di una incoordinazione condilo-meniscale: il disco (o menisco) che si interpone fra il condilo mandibolare e la fossa nella quale si muove , in chiusura non segue il tragitto del condilo ma rimane dislocato in avanti. Aprendo la bocca il condilo ricattura il menisco e genera il rumore di click.
Si tratta di una situazione instabile e potenzialmente pericolosa , perché ad un certo punto, improvvisamente il menisco si può incastrare davanti al condilo e la bocca non si può né aprire più di un paio di centimetri , né chiudere , perché il dolore lo impedisce.
Questo quadro acuto prende il nome di Locking (blocco).
Il referto della RM descrive un quadro abbastanza compromesso, ma probabilmente recuperabile dal punto di vista funzionale ("Buona l'escursione dei condili mandibolari bilateralmente alle prove dinamiche. Conservati i rapporti articolari"): gli aspetti degenerativi non possono regredire, ma sarebbe importante evitarne il peggioramento.
La prescrizione di un bite, in un caso come il suo probabilmente è corretta, ma dire "un bite" é come dire "una pillola" : rappresenta un trattamento assolutamente individuale, e , come una pillola consiste nello sbocco terapeutico di una diagnosi che deve essere corretta, e corretta deve essere anche la modalità di assunzione, (e solo a queste condizioni, anche nell'esempio della pillola, si può può risolvere una patologia), così il bite rappresenta la configurazione tecnica e artigianale di un ragionamento diagnostico e di una ipotesi terapeutica formulata dal dentista-gnatologo che lo prescrive e fa realizzare: è quest’ultima, cioè la prestazione culturale che il paziente acquista, non l''oggetto artigianale che qualunque tecnico realizza in un''ora di lavoro, e che è di infimo valore venale se disgiunto dalla prima.
Il bite costituisce la prima e indispensabile fase iniziale della terapia di una disfunzione cranio-mandibolare. La si può considerare anche una via di mezzo fra la conferma diagnostica e una prima terapia.
Se però dopo alcuni mesi di bite, portato 24 ore al giorno pasti esclusi, non si arriva ad un risultato, delle due l''una: o i suoi problemi non dipendono dall''occlusione e dall''ATM , oppure il bite potrebbe essere inadeguato, o, infine, non è stato prescritto con le caratteristiche adeguate al suo caso, forse perché i suoi problemi non rientravano negli obiettivi. Ad esempio, il bite di svincolo per proteggere i denti dal bruxismo e dal serramento notturno ("faccio uso di un bite notturno superiore prevalentemente per il serramento "), il più realizzato al mondo (che non ho mai prescritto in vita mia) ha ben poco effetto su una sintomatologia importante, che non si manifesta solo la notte.
Trova qualche notizia in più sulla fisiopatologia dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) entrando nel mio sito internet alla pagina Patologie trattate- Patologia dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) .
Se si riconosce nelle problematiche descritte, eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.
Lo "scatto", spesso rumoroso (Click, scroscio)è segno di una incoordinazione condilo-meniscale: il disco (o menisco) che si interpone fra il condilo mandibolare e la fossa nella quale si muove , in chiusura non segue il tragitto del condilo ma rimane dislocato in avanti. Aprendo la bocca il condilo ricattura il menisco e genera il rumore di click.
Si tratta di una situazione instabile e potenzialmente pericolosa , perché ad un certo punto, improvvisamente il menisco si può incastrare davanti al condilo e la bocca non si può né aprire più di un paio di centimetri , né chiudere , perché il dolore lo impedisce.
Questo quadro acuto prende il nome di Locking (blocco).
Il referto della RM descrive un quadro abbastanza compromesso, ma probabilmente recuperabile dal punto di vista funzionale ("Buona l'escursione dei condili mandibolari bilateralmente alle prove dinamiche. Conservati i rapporti articolari"): gli aspetti degenerativi non possono regredire, ma sarebbe importante evitarne il peggioramento.
La prescrizione di un bite, in un caso come il suo probabilmente è corretta, ma dire "un bite" é come dire "una pillola" : rappresenta un trattamento assolutamente individuale, e , come una pillola consiste nello sbocco terapeutico di una diagnosi che deve essere corretta, e corretta deve essere anche la modalità di assunzione, (e solo a queste condizioni, anche nell'esempio della pillola, si può può risolvere una patologia), così il bite rappresenta la configurazione tecnica e artigianale di un ragionamento diagnostico e di una ipotesi terapeutica formulata dal dentista-gnatologo che lo prescrive e fa realizzare: è quest’ultima, cioè la prestazione culturale che il paziente acquista, non l''oggetto artigianale che qualunque tecnico realizza in un''ora di lavoro, e che è di infimo valore venale se disgiunto dalla prima.
Il bite costituisce la prima e indispensabile fase iniziale della terapia di una disfunzione cranio-mandibolare. La si può considerare anche una via di mezzo fra la conferma diagnostica e una prima terapia.
Se però dopo alcuni mesi di bite, portato 24 ore al giorno pasti esclusi, non si arriva ad un risultato, delle due l''una: o i suoi problemi non dipendono dall''occlusione e dall''ATM , oppure il bite potrebbe essere inadeguato, o, infine, non è stato prescritto con le caratteristiche adeguate al suo caso, forse perché i suoi problemi non rientravano negli obiettivi. Ad esempio, il bite di svincolo per proteggere i denti dal bruxismo e dal serramento notturno ("faccio uso di un bite notturno superiore prevalentemente per il serramento "), il più realizzato al mondo (che non ho mai prescritto in vita mia) ha ben poco effetto su una sintomatologia importante, che non si manifesta solo la notte.
Trova qualche notizia in più sulla fisiopatologia dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) entrando nel mio sito internet alla pagina Patologie trattate- Patologia dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) .
Se si riconosce nelle problematiche descritte, eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.5k visite dal 26/05/2023.
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