Acufene notturno

Buongiorno,
ho 38 anni è da circa un mese che soffro di acufeni notturni che mi disturbano pesantemente il sonno notturno.

L'acufene si presenta lievemente la sera quando mi metto a letto in posizione supina o laterale e aumenta pian piano fino a non riuscire ad addormentarmi oppure a farmi svegliare nella notte, ultimamente mi sveglio almeno 2-3 volte a notte per questo problema e sono costretto ad alzarmi e stare un po' sveglio finché l'acufene non diminuisce o sparisce del tutto (circa un'ora) per poi rimettermi a letto e ricominciare questo ciclo.
L'acufene si presenta inzialmente come un leggero fruscio per poi aumentare e diventare come un sibilio sempre più forte con il senso di orecchie ovattate o chiuse.
Premetto che mi era capitato già 7 anni fa e da visita audiometrica risultava un udito perfetto e anche dalla Risonanza Magnetica non era risultato niente che non andasse.
Il problema era regredito da solo, l'otorino mi diede solo delle pillole per farmi rilassare (non ricordo il nome) che ho preso per circa 10 - 15 giorni.

Poiché il problema era quasi del tutto scomparso, solo dei lievi sibilii in alcune posizioni del capo tipo con un cuscino troppo alto che ho sostituito con uno più sottile, non ho più indagato sul problema in quanto gestibile facilmente evitando posizioni del capo inclinate.

Ora che il problema si è ripresentato pesantemente, a chi dovrei rivolgermi per indagare e trovare una causa/soluzione a questo problema??
?
In questi anni ho pensato che potesse anche essere causato dai denti del giudizio in quanto semi-spuntati inclinati verso l'esterno e che dal dentista mi è stato detto che andrebbero tolti.

Questo problema x me è molto invalidante, non so se potrebbe servire prendere qualcosa per dormire per avere un sonno più costante e profondo perché così ormai mi mette ansia il solo pensare di dover andare a letto a dormire.

Grazie del tempo dedicatomi.
[#1]
Dr. Giovanni Auletta Dentista, Ortodontista 1.5k 38
Gentile paziente le consiglio innanzitutto di rivolgersi nuovamente ad un otorino di fiducia,per rivalutare i suoi disturbi a distanza di anni dalla ultima consulenza specialistica.
Se dagli accertamenti ORL non dovesse emergere nulla di significativo,solo a quel punto potrebbe sottoporsi ad una valutazione anche gnatologia per verificare se il suo disturbo possa essere correlato alla SINDROME ALGICO DISFUNZIONALE DELLE ATM.

La risposta ha il solo scopo informativo.

Dr.Giovanni Auletta

[#2]
Utente
Utente
Grazie dottore, allora procederò prenotando una visita ORL, sperando che nel frattempo nell'attesa i sintomi si allevino un po'.
[#3]
Dr. Daniele Tonlorenzi Gnatologo, Dentista 4.2k 73
Può fare anche ANCHE una visita gnatologica per escludere la correlazione.

https://www.medicitalia.it/dtonlorenzi/#info

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