Dolore facciale e orecchie costantemente tappate possono essere legati a disfunzione dell'atm?
Salve a tutti, vi scrivo perché, dopo anni di calvario passando da uno specialista all'altro, ho deciso di provare a chiedere un consulto online.
Premetto che sono sempre stata un soggetto ansioso e che da più di un anno e mezzo (dall'inizio della pandemia in poi) soffro di forte dolore lombare e cervicale per il quale ho effettuato un RX del rachide (da cui non è risultato nulla di anomalo a parte una impercettibile scoliosi e cifosi cervicale) e mesi di fisioterapia che non sono serviti assolutamente a nulla.
All'inizio di quest'anno ho iniziato inoltre ad avere problemi alla mandibola: si bloccava ogni volta che addentavo qualcosa (soprattutto a colazione) e avevo spesso difficoltà ad aprirla completamente, così ho deciso di rivolgermi ad un odontoiatra che è anche gnatologo.
Dalla visita gnatologica è venuto fuori che l'attività dei miei muscoli è di molto scompensata da sinistra verso destra, inoltre soffro di malocclusione dentale (quando chiudo la bocca la mandibola tende a slittare leggermente verso destra) e bruxismo notturno.
Ho iniziato così a mettere un bite per il giorno ed uno per la notte che mi impedisce di digrignare i denti e a fare esercizi per riabilitare la muscolatura della bocca.
Porto avanti questa terapia da mesi e ho notato parecchi miglioramenti sia nel mal di schiena e rigidità cervicale (per i quali è stato di aiuto anche l'aver ripreso a fare attività fisica) che nella mandibola, non soffro più episodi in cui si blocca.
Lo gnatologo, inoltre, mi ha spiegato chiaramente che prima o poi bisognerà intervenire anche sulla malocclusione attraverso un apparecchio mobile, ma sinceramente non ho rimandato la cosa perché stavo finalmente bene e questo mi bastava.
Un mese fa purtroppo ho iniziato ad accusare una strana sintomatologia a livello oculare che si manifestava con dolore al tatto e sensazione di qualcosa che tirava dall'interno dell'occhio (della durata di massimo un minuto), quasi come se fosse un muscolo o un nervo in tensione.
Mi sono rivolta a diversi oculisti che non hanno notato nulla di anomalo e hanno pensato potesse essere semplice secchezza oculare o al massimo congiuntivite allergica, inutile dire che la terapia non è servita assolutamente a nulla e che solo col passare del tempo il problema si è affievolito (adesso compare solo in qualche rara occasione quando sforzo molto gli occhi) lasciando spazio ad un dolore sordo a livello del naso, della fronte, delle guance e delle orecchie.
Queste ultime si stappano ogni volta che deglutisco liquidi e, nell'atto di deglutire, sento un improvviso dolore nella regione occipitale destra.
Presa dal panico mi sono rivolta ad un otorino il quale non ha riscontrato nulla di anomalo e mi ha proposto, in extremis, di effettuare una TAC, anche se è sicurissimo io non abbia nulla e servirebbe solo a far stare tranquilla me.
Io vorrei solo sapere se continuare con le indagini oppure smetterla e parlarne con il mio gnatologo per intervenire con un apparecchio.
Grazie
Premetto che sono sempre stata un soggetto ansioso e che da più di un anno e mezzo (dall'inizio della pandemia in poi) soffro di forte dolore lombare e cervicale per il quale ho effettuato un RX del rachide (da cui non è risultato nulla di anomalo a parte una impercettibile scoliosi e cifosi cervicale) e mesi di fisioterapia che non sono serviti assolutamente a nulla.
All'inizio di quest'anno ho iniziato inoltre ad avere problemi alla mandibola: si bloccava ogni volta che addentavo qualcosa (soprattutto a colazione) e avevo spesso difficoltà ad aprirla completamente, così ho deciso di rivolgermi ad un odontoiatra che è anche gnatologo.
Dalla visita gnatologica è venuto fuori che l'attività dei miei muscoli è di molto scompensata da sinistra verso destra, inoltre soffro di malocclusione dentale (quando chiudo la bocca la mandibola tende a slittare leggermente verso destra) e bruxismo notturno.
Ho iniziato così a mettere un bite per il giorno ed uno per la notte che mi impedisce di digrignare i denti e a fare esercizi per riabilitare la muscolatura della bocca.
Porto avanti questa terapia da mesi e ho notato parecchi miglioramenti sia nel mal di schiena e rigidità cervicale (per i quali è stato di aiuto anche l'aver ripreso a fare attività fisica) che nella mandibola, non soffro più episodi in cui si blocca.
Lo gnatologo, inoltre, mi ha spiegato chiaramente che prima o poi bisognerà intervenire anche sulla malocclusione attraverso un apparecchio mobile, ma sinceramente non ho rimandato la cosa perché stavo finalmente bene e questo mi bastava.
Un mese fa purtroppo ho iniziato ad accusare una strana sintomatologia a livello oculare che si manifestava con dolore al tatto e sensazione di qualcosa che tirava dall'interno dell'occhio (della durata di massimo un minuto), quasi come se fosse un muscolo o un nervo in tensione.
Mi sono rivolta a diversi oculisti che non hanno notato nulla di anomalo e hanno pensato potesse essere semplice secchezza oculare o al massimo congiuntivite allergica, inutile dire che la terapia non è servita assolutamente a nulla e che solo col passare del tempo il problema si è affievolito (adesso compare solo in qualche rara occasione quando sforzo molto gli occhi) lasciando spazio ad un dolore sordo a livello del naso, della fronte, delle guance e delle orecchie.
Queste ultime si stappano ogni volta che deglutisco liquidi e, nell'atto di deglutire, sento un improvviso dolore nella regione occipitale destra.
Presa dal panico mi sono rivolta ad un otorino il quale non ha riscontrato nulla di anomalo e mi ha proposto, in extremis, di effettuare una TAC, anche se è sicurissimo io non abbia nulla e servirebbe solo a far stare tranquilla me.
Io vorrei solo sapere se continuare con le indagini oppure smetterla e parlarne con il mio gnatologo per intervenire con un apparecchio.
Grazie
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Buongiorno, Le consiglio dismetterla e parlarne con il suo gnatologo per intervenire. La prescrizione di un bite, in un caso come il suo è corretta, ma dire "un bite" é come dire "una pillola" : rappresenta un trattamento assolutamente individuale i (diffido dei preconfezionati che si vendono in farmacia), e , come una pillola consiste nello sbocco terapeutico di una diagnosi che deve essere corretta, e corretta deve essere anche la modalità di assunzione, (e solo a queste condizioni la pillola può risolvere la patologia), così il bite rappresenta la configurazione tecnica e artigianale di un ragionamento diagnostico e di una ipotesi terapeutica formulata dal dentista-gnatologo che lo prescrive e fa realizzare: è quest’ultima, cioè la prestazione culturale che il paziente acquista, non l'oggetto artigianale che qualunque tecnico realizza in un'ora di lavoro, e che è di infimo valore venale se disgiunto dalla prima.
Se, ad esempio, un bite è stato prescritto per non bruxare la notte , è molto probabile che il Collega non abbia inteso considerare altri sintomi lamentati anche più importanti, che, sottolineo, non sono presenti solo di notte.
Se il caso presenta le indicazioni e se la conformazione del bite é adatta, gli effetti sono solitamente rapidi, a meno di grandi presenze di aspetti aggravanti, che spesso sono l'esito del lungo perdurare del problema.
Il bite costituisce la prima e indispensabile fase iniziale della terapia di una disfunzione cranio-mandibolare. La si può considerare anche una via di mezzo fra la conferma diagnostica e una prima terapia, ma è solo una terapia iniziale di una disfunzione dell''Articolazione Temporo Mandibolare (ATM). Successivamente, MA SOLO SUCCESSIVAMENTE AL RAGGIUNGIMENTO DI UN BUON SUCCESSO CLINICO CON IL BITE, si dovrà prevedere una riabilitazione ortodontica, protesica o mista che, modificando stabilmente l’occlusione, confermi il risultato ottenuto con il bite, oppure proseguire, come compromesso, con il bite a vita, scelta a volte preferita, che costituisce comunque una soluzione del problema. Si tratta comunque di una decisione che va rimandata alla conferma di un buon risultato nella terapia con il bite.
Sul funzionamento dell''ATM può avere qualche ulteriore informazione visitando il mio sito internet alla pagina Patologie trattate- Patologie dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) . Dia un'occhiata anche all'articolo linkato qui sotto.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2326-dolore-cronico-disturbi-nel-sonno-e-disfunzioni-cranio-mandibolo-vertebrali.html
Le sue orecchie "si stappano ogni volta che deglutisco liquidi " : probabilmente lei presenta una Disfunzione Tubarica. Ho spesso risposto su questo Sito a pazienti che riferivano un quadro simile al suo, per sottolineare il possibile ruolo patogenetico di una disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM): per non ripetermi, le suggerirei di leggere la mia risposta a questo quesito:
https://www.medicitalia.it/consulti/otorinolaringoiatria/400085-disfunzione-tubarica.html
Può trovare qualche informazione utile in più sui rapporti fra ATM e orecchio, e anche relativamente all'estnsione del problema ad altri distretti nel mio sito internet alla pagina patologie trattate-Patologie dell’Orecchio , e, visto che riferisce anche problemi agli occhi, "La malocclusione nei problemo oculari", e leggendo gli articoli che si aprono con i link qui sotto: se si riconosce nelle problematiche trattate, eventualmente mi faccia sapere. Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/Otorinolaringoiatria/961/Otite-che-non-guarisce-colpa-dei-denti
Se, ad esempio, un bite è stato prescritto per non bruxare la notte , è molto probabile che il Collega non abbia inteso considerare altri sintomi lamentati anche più importanti, che, sottolineo, non sono presenti solo di notte.
Se il caso presenta le indicazioni e se la conformazione del bite é adatta, gli effetti sono solitamente rapidi, a meno di grandi presenze di aspetti aggravanti, che spesso sono l'esito del lungo perdurare del problema.
Il bite costituisce la prima e indispensabile fase iniziale della terapia di una disfunzione cranio-mandibolare. La si può considerare anche una via di mezzo fra la conferma diagnostica e una prima terapia, ma è solo una terapia iniziale di una disfunzione dell''Articolazione Temporo Mandibolare (ATM). Successivamente, MA SOLO SUCCESSIVAMENTE AL RAGGIUNGIMENTO DI UN BUON SUCCESSO CLINICO CON IL BITE, si dovrà prevedere una riabilitazione ortodontica, protesica o mista che, modificando stabilmente l’occlusione, confermi il risultato ottenuto con il bite, oppure proseguire, come compromesso, con il bite a vita, scelta a volte preferita, che costituisce comunque una soluzione del problema. Si tratta comunque di una decisione che va rimandata alla conferma di un buon risultato nella terapia con il bite.
Sul funzionamento dell''ATM può avere qualche ulteriore informazione visitando il mio sito internet alla pagina Patologie trattate- Patologie dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) . Dia un'occhiata anche all'articolo linkato qui sotto.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2326-dolore-cronico-disturbi-nel-sonno-e-disfunzioni-cranio-mandibolo-vertebrali.html
Le sue orecchie "si stappano ogni volta che deglutisco liquidi " : probabilmente lei presenta una Disfunzione Tubarica. Ho spesso risposto su questo Sito a pazienti che riferivano un quadro simile al suo, per sottolineare il possibile ruolo patogenetico di una disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM): per non ripetermi, le suggerirei di leggere la mia risposta a questo quesito:
https://www.medicitalia.it/consulti/otorinolaringoiatria/400085-disfunzione-tubarica.html
Può trovare qualche informazione utile in più sui rapporti fra ATM e orecchio, e anche relativamente all'estnsione del problema ad altri distretti nel mio sito internet alla pagina patologie trattate-Patologie dell’Orecchio , e, visto che riferisce anche problemi agli occhi, "La malocclusione nei problemo oculari", e leggendo gli articoli che si aprono con i link qui sotto: se si riconosce nelle problematiche trattate, eventualmente mi faccia sapere. Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/Otorinolaringoiatria/961/Otite-che-non-guarisce-colpa-dei-denti
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#2]
Il collega Bernkopf è stato più che esaustivo e sono perfettamente d'accordo con il suo consiglio. Posso solo aggiungere di farsi controllare da un oculista-ortottista, oltre che consultare il suo gnatologo.
Cordiali saluti.
Cordiali saluti.
Prof. Vito Antonio Tomasicchio
Centro Dentistico Tomasicchio
https://www.dentista-bari.com/
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3k visite dal 25/09/2021.
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