Come affrontare il disturbo atm senza dolore con terapia già avviata?
Sono un ragazzo che da 6/7 mesi ha iniziato ad avere degli scatti all'articolazione temporo-mandibolare a destra circa a metà apertura.
Il tutto senza nessun dolore, problemi a parlare o mangiare o qualsiasi dolore o rigidità a qualsiasi muscolo.
Andato da un dentista (ho scoperto solo più tardi la specializzazione dello gnatologo), mi ha diagnosticato un disturbo ATM con una visita accompagnata da radiografia e teleradiografia facciale.
Ho 2 denti dei giudizio all'arcata superiore che ancora non danno problemi, ma mi è stato riferito che potrebbero darne quando usciranno.
Ha deciso di svolgere così la terapia: Apparecchio superiore e poi inferiore (ho i denti dell'arcata inferiore accavallati), stripping dentale e Bite alla fine.
La terapia è iniziata da poco più di un mese, ed ho l'apparecchio fisso solo all'arcata superiore attualmente.
Dopo aver stretto ulteriormente il filo (pungeva l'apparecchio) lo scatto mandibolare è peggiorato, nessun dolore ma è diventato più intenso e fastidioso.
La terapia, leggendo vecchi post, non dovrebbe essere corretta, credo di aver capito che necessiti prima un Bite giusto e poi l'apparecchio fisso.
Cosa fare?
Se la terapia è sbagliata, come spiegare il tutto al dentista?
Cordiali saluti.
Il tutto senza nessun dolore, problemi a parlare o mangiare o qualsiasi dolore o rigidità a qualsiasi muscolo.
Andato da un dentista (ho scoperto solo più tardi la specializzazione dello gnatologo), mi ha diagnosticato un disturbo ATM con una visita accompagnata da radiografia e teleradiografia facciale.
Ho 2 denti dei giudizio all'arcata superiore che ancora non danno problemi, ma mi è stato riferito che potrebbero darne quando usciranno.
Ha deciso di svolgere così la terapia: Apparecchio superiore e poi inferiore (ho i denti dell'arcata inferiore accavallati), stripping dentale e Bite alla fine.
La terapia è iniziata da poco più di un mese, ed ho l'apparecchio fisso solo all'arcata superiore attualmente.
Dopo aver stretto ulteriormente il filo (pungeva l'apparecchio) lo scatto mandibolare è peggiorato, nessun dolore ma è diventato più intenso e fastidioso.
La terapia, leggendo vecchi post, non dovrebbe essere corretta, credo di aver capito che necessiti prima un Bite giusto e poi l'apparecchio fisso.
Cosa fare?
Se la terapia è sbagliata, come spiegare il tutto al dentista?
Cordiali saluti.
[#1]
Ne parli con il suo dentista e cerchi di farsi spiegare la terapia utilizzata dal collega, gli rivolga tranquillamente i suoi dubbi .
Ogni caso è a se stante, le problematiche non si possono sovrapporre così pure le terapie , che sono appunto personalizzate .
Ogni caso è a se stante, le problematiche non si possono sovrapporre così pure le terapie , che sono appunto personalizzate .
Nakhle Dr. Elia
[#3]
La terapia che lei sta facendo è verosimilmente ORTODONTICA, non gnatologica.
La terapia ortodontica mira a spostare i denti in una posizione ritenuta corretta, la terapia gnatologica mira a dare funzionalità alla mandibola lasciando i deneti dove sono.
E' una estrema schematizzazione, sufficientemente esatta da far capire.
Il "bite" di cui parla alla fine è una contenzione post-ortodontica, ma non ha la funzione del bite che è uno strumento gnatologico.
Suggerirei un consulto presso uno GNATOLOGO, non un ortodonzista.
Le due cose a volte possono coincidere, ma solo a volte.
La terapia ortodontica mira a spostare i denti in una posizione ritenuta corretta, la terapia gnatologica mira a dare funzionalità alla mandibola lasciando i deneti dove sono.
E' una estrema schematizzazione, sufficientemente esatta da far capire.
Il "bite" di cui parla alla fine è una contenzione post-ortodontica, ma non ha la funzione del bite che è uno strumento gnatologico.
Suggerirei un consulto presso uno GNATOLOGO, non un ortodonzista.
Le due cose a volte possono coincidere, ma solo a volte.
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.3k visite dal 20/02/2021.
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