Conseguenze molaggio selettivo
Gentili specialisti, ho 73 anni 1 struttura dentale congenitamen.
difettosa 1 grave parodontite attiva soprattutto nell'arc.
sup.
ed una lieve disfunzione ATM a sx.
L'arc.
sup...presenta a sx un considerevole riassorbimento osseo dovuto all'estrazione dell'ultimo molare infetto e vacillante (di cui avevo rifiutato l'estremo tentativo di pulizia canalare ignara delle future disastrose conseguenze) il molare residuo infetto sceso verso il basso scheggiato migrato verso lo spazio accanto rimasto vuoto e molato recentem.
infine il premolare che lo precede dalla forma irriconoscibile sia per le modificazioni avvenute nel tempo che per il molaggio.
L'arc.
inf.
a sx presenta l'ultimo molare molato, migrato da tempo verso l'estremità dell'arc.
, dimezzato in senso verticale e ricostruito in minima parte a causa del molare sup.
che si incastra parzialmente nello spazio vuoto.
A dx dell'arc.
sup.
un ponte ha recentemente sostituito il penultimo molare dal quale era stata estratta in passato una radice infetta; in basso a dx iil corpo dell'ultimo molare ha uno spessore di circa 3 mm.
determinato almeno in parte dal molaggio.
2 incisivi, uno in alto il secondo in basso da tempo si sono spostati in avanti.
Ritengo che gli interventi messi in atto nel tempo per contrastare la patologia siano stati tempestivi ed efficaci.
Tuttavia il molaggio praticato recentemente e improvvisamente senza consultarmi durante il controllo del ponte (in un impeto di generosità, devo ammettere:"Vedrà, masticherà meglio") ha modificato profondamente la situazione: scomparsa dello spazio di 4mm.
circa che separava gli incisivi sup.
da quelli inf (morso aperto), profili laterali delle arc.
con riduzione progressiva delle altezze già alterate da precedenti Interventi, simili a 2 triangoli isosceli con il vertice in corrispondenza dei molari, schiacciamento della bocca con effetto invecchiamento accelerato (cosa di cui soffro molto) tendenza ad imprigionare le guance e a mordere in angolo il labbro sup.
, lieve fruscio dell'ATM sx.
durante la masticazione più fluida ed armonica ma ancor più ridotta in incisività e forza, cosa che indebolirà ulteriormente la dentatura adatta a cibi di scarsa consistenza In particolare tra ponte ed ultimo molare sottostante si è prodotta un'inversione negativa dei rapporti di forza Quindi un danno estetico psicologico funzionale e strutturale oltre al prevedibile invecchiamento anticipato dei denti trattati che inoltre perderanno altra altezza per usura meccanica Lo specialista a cui ho impedito un terzo "ritocco" ha programmato una visita gnatologica con realizzazione di bite e nuovo ponte presumo per colmare lo spazio prodotto dallo spostamento dell'ultimo molare in basso a sx.
ma non riesco ad accettare oltre ai costi prevedibili che ciò che doveva precedere un eventuale molaggio venga considerato a danni fatti e irreversibili.
Temo soprattutto nuove molature:forse sarebbe meno rischioso convivere con il deterioramento attuale e futuro della mia dentatura.
Grazie
difettosa 1 grave parodontite attiva soprattutto nell'arc.
sup.
ed una lieve disfunzione ATM a sx.
L'arc.
sup...presenta a sx un considerevole riassorbimento osseo dovuto all'estrazione dell'ultimo molare infetto e vacillante (di cui avevo rifiutato l'estremo tentativo di pulizia canalare ignara delle future disastrose conseguenze) il molare residuo infetto sceso verso il basso scheggiato migrato verso lo spazio accanto rimasto vuoto e molato recentem.
infine il premolare che lo precede dalla forma irriconoscibile sia per le modificazioni avvenute nel tempo che per il molaggio.
L'arc.
inf.
a sx presenta l'ultimo molare molato, migrato da tempo verso l'estremità dell'arc.
, dimezzato in senso verticale e ricostruito in minima parte a causa del molare sup.
che si incastra parzialmente nello spazio vuoto.
A dx dell'arc.
sup.
un ponte ha recentemente sostituito il penultimo molare dal quale era stata estratta in passato una radice infetta; in basso a dx iil corpo dell'ultimo molare ha uno spessore di circa 3 mm.
determinato almeno in parte dal molaggio.
2 incisivi, uno in alto il secondo in basso da tempo si sono spostati in avanti.
Ritengo che gli interventi messi in atto nel tempo per contrastare la patologia siano stati tempestivi ed efficaci.
Tuttavia il molaggio praticato recentemente e improvvisamente senza consultarmi durante il controllo del ponte (in un impeto di generosità, devo ammettere:"Vedrà, masticherà meglio") ha modificato profondamente la situazione: scomparsa dello spazio di 4mm.
circa che separava gli incisivi sup.
da quelli inf (morso aperto), profili laterali delle arc.
con riduzione progressiva delle altezze già alterate da precedenti Interventi, simili a 2 triangoli isosceli con il vertice in corrispondenza dei molari, schiacciamento della bocca con effetto invecchiamento accelerato (cosa di cui soffro molto) tendenza ad imprigionare le guance e a mordere in angolo il labbro sup.
, lieve fruscio dell'ATM sx.
durante la masticazione più fluida ed armonica ma ancor più ridotta in incisività e forza, cosa che indebolirà ulteriormente la dentatura adatta a cibi di scarsa consistenza In particolare tra ponte ed ultimo molare sottostante si è prodotta un'inversione negativa dei rapporti di forza Quindi un danno estetico psicologico funzionale e strutturale oltre al prevedibile invecchiamento anticipato dei denti trattati che inoltre perderanno altra altezza per usura meccanica Lo specialista a cui ho impedito un terzo "ritocco" ha programmato una visita gnatologica con realizzazione di bite e nuovo ponte presumo per colmare lo spazio prodotto dallo spostamento dell'ultimo molare in basso a sx.
ma non riesco ad accettare oltre ai costi prevedibili che ciò che doveva precedere un eventuale molaggio venga considerato a danni fatti e irreversibili.
Temo soprattutto nuove molature:forse sarebbe meno rischioso convivere con il deterioramento attuale e futuro della mia dentatura.
Grazie
[#1]
Si faccia fare prima il bite per trovare un assetto corretto della masticazione e POI riabiliti. Ha avuto una riduzione della funzione masticatoria che va riabilitata prima della costruzione delle ceramiche dentali.
[#2]
Utente
Gentile specialista, La ringrazio per la sollecita risposta Un bite può migliorare l'occlusione ma non ripristinare l'altezza totale delle arcate e le caratteristiche delle superfici orizzontali dei denti precedenti al molaggio e potrebbe anzi richiedere nuove molature Inoltre una dentatura soggetta all'imprevedibilità della parodontite potrebbe vanificare eventuali risultati positivi raggiunti.
[#3]
Il bite serve a togliere i sintomi, POI si può (lo cerchi) "alzare i denti senza limarli". Si fa uno studio di prova di un ingranaggio ideale (un bite simulatore di fine trattamento) e una volta che il rapporto è corretto si modifica l'occlusione per posizionare i denti in quella posizione.
Cerchi "alzare i denti senza limarli" poi mi faccia sapere.
Saluti
Cerchi "alzare i denti senza limarli" poi mi faccia sapere.
Saluti
[#4]
Utente
Gentile Specialista, innanzitutto mi scuso per il ritardo con cui La ringrazio, ma è profondo il malessere provocato dal molaggio selettivo per le modificazioni apportate alla fisionomia, alla dentatura e all'efficienza della masticazione. La continuità di un vissuto psichico deve confrontarsi con un evento imprevisto, improvviso , avvertito come una violazione e una mutilazione subite senza consenso, mentre il piacere di mangiare si è trasformato in un'operazione difficoltosa e poco invitante. Oltretutto la ridotta dimensione verticale ha prodotto l'avanzamento della mandibola, per cui a mascelle accostate già si intravede frontalmente e di profilo l'aspetto tipico della senescenza avanzata.
Ho letto il suo interessantissimo articolo "Allungare i denti senza limarli", tecnica che richiede sicuramente notevole abilità ed esperienza e forse applicabile al mio caso se la compromissione della dentatura non lo impedisse. Infatti lo specialista ha affermato di avere seguito il molaggio per distribuire più uniformemente il carico masticatorio prolungando così la vita di sei denti: l'unico molare e i due premolari dell'arc. sup. a sx oltre ai due molari e al penultimo premolare dell'arc inf. a sx, le cui radici affondano nell'osso solo in minima parte come da panoramica eseguita nell'ultima visita a scopo dimostrativo. Situazione definita "molto grave e disastrosa" conseguente ad eccessivo carico masticatorio. Intanto da giorni un rigonfiamento molto solido staziona alla base di un premolare dell'arc. inf.a dx. deturpandomi visibilmente all'esterno. Improponibile quindi il previsto bite seguito da ponte che avrebbe colmato lo spazio vuoto lasciato nell'arc.sup. sx dalla migrazione dell'unico molare e consolidato almeno temporaneamente tre denti. Questa "morte annunciata" è un altro durissimo colpo. La nuova masticazione è stata definita perfetta previa graduale abitudine. Ma non è esattamente così.
Perchè le periodiche sedute di curettage in numerosi anni e l'accurata igiene a domicilio non hanno impedito un'evoluzione così drammatica della parodontite? Quanto ai sei denti compromessi non avrebbe dovuto invece il carico masticatorio allenando il parodonto contrastare la retrazione ossea? Perchè dopo il molaggio la deglutizione richiede un certo sforzo, come se qualcosa la contrastasse? A titolo di curiosità, la terapia con Laser è efficace e soprattutto il test microbiologico parodontale risolutivo?
Non mi resta sicuramente che attendere il collasso di sei denti (per ora) e la prevedibile usura da sommarsi a quella artificiale a cui seguiranno l'ulteriore riduzione della dimensione verticale, della capacità masticatoria, dell'accettabilità estetica e la caduta dei denti residui fino all'edentulia totale: salvo intervento risolutore di Colei che guarisce tutti i mali...la ringrazio moltissimo per la gentile disponibiltà e molto cordialmente La saluto.
Ho letto il suo interessantissimo articolo "Allungare i denti senza limarli", tecnica che richiede sicuramente notevole abilità ed esperienza e forse applicabile al mio caso se la compromissione della dentatura non lo impedisse. Infatti lo specialista ha affermato di avere seguito il molaggio per distribuire più uniformemente il carico masticatorio prolungando così la vita di sei denti: l'unico molare e i due premolari dell'arc. sup. a sx oltre ai due molari e al penultimo premolare dell'arc inf. a sx, le cui radici affondano nell'osso solo in minima parte come da panoramica eseguita nell'ultima visita a scopo dimostrativo. Situazione definita "molto grave e disastrosa" conseguente ad eccessivo carico masticatorio. Intanto da giorni un rigonfiamento molto solido staziona alla base di un premolare dell'arc. inf.a dx. deturpandomi visibilmente all'esterno. Improponibile quindi il previsto bite seguito da ponte che avrebbe colmato lo spazio vuoto lasciato nell'arc.sup. sx dalla migrazione dell'unico molare e consolidato almeno temporaneamente tre denti. Questa "morte annunciata" è un altro durissimo colpo. La nuova masticazione è stata definita perfetta previa graduale abitudine. Ma non è esattamente così.
Perchè le periodiche sedute di curettage in numerosi anni e l'accurata igiene a domicilio non hanno impedito un'evoluzione così drammatica della parodontite? Quanto ai sei denti compromessi non avrebbe dovuto invece il carico masticatorio allenando il parodonto contrastare la retrazione ossea? Perchè dopo il molaggio la deglutizione richiede un certo sforzo, come se qualcosa la contrastasse? A titolo di curiosità, la terapia con Laser è efficace e soprattutto il test microbiologico parodontale risolutivo?
Non mi resta sicuramente che attendere il collasso di sei denti (per ora) e la prevedibile usura da sommarsi a quella artificiale a cui seguiranno l'ulteriore riduzione della dimensione verticale, della capacità masticatoria, dell'accettabilità estetica e la caduta dei denti residui fino all'edentulia totale: salvo intervento risolutore di Colei che guarisce tutti i mali...la ringrazio moltissimo per la gentile disponibiltà e molto cordialmente La saluto.
[#5]
Nelle riabilitazioni e nella terapia del dolore facciale da malocclusione la cosa più importante è quella di non fare modifiche permanenti ai denti senza avere prima fatto delle prove. Non avere seguito quanto scritto nella bibliografia scientifica internazionale espone a gravi peggioramenti della situazione. Distribuire meglio il carico andava fatto rialzandoli. Mi sembra che nel Suo caso siano state compiute operazioni "azzardate". Io non ci darei su perché la Sua qualità della vita potrebbe peggiorare e lasciando cronicizzare il dolore .... prima interviene e meglio è. Ho seri dubbi sulla "bontà" di quello che Le è stato fatto.... e detto
Nella mia esperienza
a) "alzare l'occlusione" https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31821530/
b) (o allungare i muscoli) https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32575144/
riduce assai il dolore.
Saluti
Daniele Tonlorenzi
Nella mia esperienza
a) "alzare l'occlusione" https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31821530/
b) (o allungare i muscoli) https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32575144/
riduce assai il dolore.
Saluti
Daniele Tonlorenzi
[#6]
Utente
La ringrazio, dottore.
In realtà lo stato dell'ATM di sx non provoca dolore. Resta il danno del molaggio selettivo irreversibile non solo per le sue caratteristiche, ma anche per la non idoneità della mia dentatura compromessa gravemente dalla parodontite ad interventi restitutivi della dimensione verticale.
Di nuovo La ringrazio
Molti cordiali saluti.
In realtà lo stato dell'ATM di sx non provoca dolore. Resta il danno del molaggio selettivo irreversibile non solo per le sue caratteristiche, ma anche per la non idoneità della mia dentatura compromessa gravemente dalla parodontite ad interventi restitutivi della dimensione verticale.
Di nuovo La ringrazio
Molti cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 5k visite dal 22/07/2020.
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