Dolore parte anteriore del collo
Buongiorno,
scrivo per cercare di capire cosa mi stia succedendo, in attesa di potermi recare dal medico e dallo specialista.
Ho iniziato a manifestare, da qualche settimana a questa parte, una sensazione di dolore sordo nella zona dei muscoli del collo, mandibola e soprattutto dietro le orecchie, con una sensazione di ovattamento e acufeni particolarmente acuti di sera.
Inizialmente gli episodi sono stati due, risoltisi entrambi dopo qualche giorno e spontaneamente.
Il primo episodio l'avevo imputato ad un ingrossamento dei linfonodi pre-raffredore, che di solito mi causano dolori al collo molto simili.
Tuttavia ho capito dopo poco che il tipo di dolore era leggermente differente e infatti non mi è venuto né mal di gola né raffreddore.
Il secondo episodio, dopo alcune settimane, l'ho invece imputato alla postura: ho iniziato a lavorare a casa in smartworking da più di due mesi, e le postazioni di lavoro che trovo sono sempre molto scomode.
Ho provato a cambiare postazione e i fastidi sono effettivamente scomparsi.
Tuttavia, al terzo episodio, ho chiamato il mio medico.
Dai sintomi, correlati anche di un click alla mandibola che ho notato quasi ogni volta che la apro, ha sospettato un disturbo ATM e mi ha prescritto Tachifene per una settimana.
Ci siamo lasciati che ci saremmo risentiti per valutare l'opportunità di una visita (al momento le visite in studio sono limitate al massimo).
Al momento, i dolori si sono attenuati e soprattutto gli acufeni serali scomparsi.
Tuttavia, adesso che non prendo l'antiinfiammatorio da due giorni, il dolore sordo si sta ripresentando sul lato destro, soprattutto nel collo anteriore e in particolare, al tatto, nella parte alta del collo, quasi sotto il mento, nella parte molle al lato sotto la mandibola.
Può essere un muscolo in questa zona oppure è plausibile sia una ghiandola?
È normale adesso che il dolore si dia concentrato sulla parte destra?
Ho davvero un grosso fastidio in quanto la sensazione di muscoli tirati fa sì che abbia paura a fare qualsiasi movimento, e sono generalmente molto preoccupata.
Non so poi se sia correlato ma da qualche settimana ho un leggero arrossamento al volto (tipo couperose) proprio nella guancia destra, e in questi giorni anche un afta.
Ringrazio molto per il servizio che rendere, soprattutto in questo periodo in cui è difficile ottenere consulti medici in maniera tradizionale.
scrivo per cercare di capire cosa mi stia succedendo, in attesa di potermi recare dal medico e dallo specialista.
Ho iniziato a manifestare, da qualche settimana a questa parte, una sensazione di dolore sordo nella zona dei muscoli del collo, mandibola e soprattutto dietro le orecchie, con una sensazione di ovattamento e acufeni particolarmente acuti di sera.
Inizialmente gli episodi sono stati due, risoltisi entrambi dopo qualche giorno e spontaneamente.
Il primo episodio l'avevo imputato ad un ingrossamento dei linfonodi pre-raffredore, che di solito mi causano dolori al collo molto simili.
Tuttavia ho capito dopo poco che il tipo di dolore era leggermente differente e infatti non mi è venuto né mal di gola né raffreddore.
Il secondo episodio, dopo alcune settimane, l'ho invece imputato alla postura: ho iniziato a lavorare a casa in smartworking da più di due mesi, e le postazioni di lavoro che trovo sono sempre molto scomode.
Ho provato a cambiare postazione e i fastidi sono effettivamente scomparsi.
Tuttavia, al terzo episodio, ho chiamato il mio medico.
Dai sintomi, correlati anche di un click alla mandibola che ho notato quasi ogni volta che la apro, ha sospettato un disturbo ATM e mi ha prescritto Tachifene per una settimana.
Ci siamo lasciati che ci saremmo risentiti per valutare l'opportunità di una visita (al momento le visite in studio sono limitate al massimo).
Al momento, i dolori si sono attenuati e soprattutto gli acufeni serali scomparsi.
Tuttavia, adesso che non prendo l'antiinfiammatorio da due giorni, il dolore sordo si sta ripresentando sul lato destro, soprattutto nel collo anteriore e in particolare, al tatto, nella parte alta del collo, quasi sotto il mento, nella parte molle al lato sotto la mandibola.
Può essere un muscolo in questa zona oppure è plausibile sia una ghiandola?
È normale adesso che il dolore si dia concentrato sulla parte destra?
Ho davvero un grosso fastidio in quanto la sensazione di muscoli tirati fa sì che abbia paura a fare qualsiasi movimento, e sono generalmente molto preoccupata.
Non so poi se sia correlato ma da qualche settimana ho un leggero arrossamento al volto (tipo couperose) proprio nella guancia destra, e in questi giorni anche un afta.
Ringrazio molto per il servizio che rendere, soprattutto in questo periodo in cui è difficile ottenere consulti medici in maniera tradizionale.
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Gentile Paziente, i sintomi descritti possono essere effettivamente legati ad un problema che riguarda l'Articolazione Temporo Mandibolare e la postura della mandibola: mi aspetterei che fosse laterodeviata a destra, visto che i suoi problemi sono riferiti prevalentemente da quel lato.
Sul problema degli acufeni ho spesso risposto a pazienti che hanno questo problema. Per non ripetermi, le suggerirei di leggere la mia risposta a questo quesito:
https://www.medicitalia.it/consulti/otorinolaringoiatria/401408-otite-acufeni.html
E' anche probabile che lei presenti una incoordinazione Condilo- Meniscale all'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM). Nel normale, i condili mandibolari di entrambi i lati sono in rapporto con la parete antero superiore della cavità articolare ( Cavità Glenoide) ; fra le superfici articolari è interposto un menisco . Condilo e menisco dovrebbero muoversi in sinergia ogni volta che muoviamo la bocca, come , ad esempio , nella masticazione. Accade però che, per vari motivi, in parte congeniti, in parte per un anomalo sviluppo scheletrico, per la irregolare eruzione degli elementi dentari decidui e permanenti (malocclusione), alle quali cause è bene aggiungere anche la mano non sempre riguardosa del dentista ed i traumi che il soggetto può subire, i condili possono dislocarsi in una zona più arretrata, perdendo il contatto con il menisco, che , a bocca chiusa, risulta dislocato davanti al condilo. Ogni volta che , aprendo la bocca, il condilo si sposta in avanti, ricattura il menisco , e ciò provoca il tipico rumore di click, più o meno acusticamente percepibile: nel chiudere la bocca ,però , il menisco torna a dislocarsi , per lo più in avanti.
Si tratta di un problema spesso sottovalutato, ma che alla lunga tende ad evolvere in degenerazioni artrosiche del condilo e del menisco, quando non a blocchi della mandibola (locking) che possono farne precipitare la gravità.
Può essere utile avere qualche notizia in più su questi argomenti visitando il mio sito internet alla pagina Patologie trattate- Patologie dell’Orecchio e, leggendogli articoli linkati qui sotto. Eventualmente, se si riconosce nella problematica illustrata, mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufene-e-mandibola-quando-il-fischio-nelle-orecchie-dipende-dall-articolazione-temporo-mandibolare.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2326-dolore-cronico-disturbi-nel-sonno-e-disfunzioni-cranio-mandibolo-vertebrali.html
Sul problema degli acufeni ho spesso risposto a pazienti che hanno questo problema. Per non ripetermi, le suggerirei di leggere la mia risposta a questo quesito:
https://www.medicitalia.it/consulti/otorinolaringoiatria/401408-otite-acufeni.html
E' anche probabile che lei presenti una incoordinazione Condilo- Meniscale all'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM). Nel normale, i condili mandibolari di entrambi i lati sono in rapporto con la parete antero superiore della cavità articolare ( Cavità Glenoide) ; fra le superfici articolari è interposto un menisco . Condilo e menisco dovrebbero muoversi in sinergia ogni volta che muoviamo la bocca, come , ad esempio , nella masticazione. Accade però che, per vari motivi, in parte congeniti, in parte per un anomalo sviluppo scheletrico, per la irregolare eruzione degli elementi dentari decidui e permanenti (malocclusione), alle quali cause è bene aggiungere anche la mano non sempre riguardosa del dentista ed i traumi che il soggetto può subire, i condili possono dislocarsi in una zona più arretrata, perdendo il contatto con il menisco, che , a bocca chiusa, risulta dislocato davanti al condilo. Ogni volta che , aprendo la bocca, il condilo si sposta in avanti, ricattura il menisco , e ciò provoca il tipico rumore di click, più o meno acusticamente percepibile: nel chiudere la bocca ,però , il menisco torna a dislocarsi , per lo più in avanti.
Si tratta di un problema spesso sottovalutato, ma che alla lunga tende ad evolvere in degenerazioni artrosiche del condilo e del menisco, quando non a blocchi della mandibola (locking) che possono farne precipitare la gravità.
Può essere utile avere qualche notizia in più su questi argomenti visitando il mio sito internet alla pagina Patologie trattate- Patologie dell’Orecchio e, leggendogli articoli linkati qui sotto. Eventualmente, se si riconosce nella problematica illustrata, mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufene-e-mandibola-quando-il-fischio-nelle-orecchie-dipende-dall-articolazione-temporo-mandibolare.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2326-dolore-cronico-disturbi-nel-sonno-e-disfunzioni-cranio-mandibolo-vertebrali.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#2]
Utente
Buongiorno dottore,
Ho letto tutto con molto interesse.
Mi ritrovo in molto di quanto descritto sia per le tipologie di acufeni che di tensione muscolare nella zona.
In effetti ho anche il sonno molto disturbato, già da molto tempo, ma non so se per ragioni di ansia (ne soffro a causa di un lavoro particolarmente stressante a livello psicologico, anche se mai ufficialmente diagnosticata) oppure se per ragioni fisiche.
I nuovi fastidi fisici mi stanno effettivamente causando distrazione dal lavoro, perdita di produttività e conseguente frustrazione.
Inoltre non saprei dirle se soffro o meno di bruxismo o apnee, in quanto dormo da sola e non riesco a notarlo.
Talvolta però, quando sono ancora in dormi-veglia, mi capita di battere talmente forte i denti (in un singolo battito) da svegliarmi. Può essere bruxismo?
Colgo l'occasione per un'ultima domanda: possono le mie nuove condizioni di lavoro a casa/la situazione generale aver favorito l'insorgenza dei sintomi?
Ho visto che anche a Parma c'è un suo studio, è operativo anche in questo periodo?
La ringrazio molto per la disponibilità
Ho letto tutto con molto interesse.
Mi ritrovo in molto di quanto descritto sia per le tipologie di acufeni che di tensione muscolare nella zona.
In effetti ho anche il sonno molto disturbato, già da molto tempo, ma non so se per ragioni di ansia (ne soffro a causa di un lavoro particolarmente stressante a livello psicologico, anche se mai ufficialmente diagnosticata) oppure se per ragioni fisiche.
I nuovi fastidi fisici mi stanno effettivamente causando distrazione dal lavoro, perdita di produttività e conseguente frustrazione.
Inoltre non saprei dirle se soffro o meno di bruxismo o apnee, in quanto dormo da sola e non riesco a notarlo.
Talvolta però, quando sono ancora in dormi-veglia, mi capita di battere talmente forte i denti (in un singolo battito) da svegliarmi. Può essere bruxismo?
Colgo l'occasione per un'ultima domanda: possono le mie nuove condizioni di lavoro a casa/la situazione generale aver favorito l'insorgenza dei sintomi?
Ho visto che anche a Parma c'è un suo studio, è operativo anche in questo periodo?
La ringrazio molto per la disponibilità
[#3]
Ho ripreso oggi l'attività.
La componente psicologica e lo stress in particolare costituiscono una concausa predisponente, scatenante o aggravante in un gran numero di patologie, forse in tutte. Il loro riscontro, peraltro, non esime il medico dalla ricerca di elementi patogenetici anatomici e/o disfunzionali , che possono essere rimossi con la terapia, e rendere così anche lo stress , pur presente e difficile da eliminare, più sopportabile e fonte di minori conseguenze .
Va inoltre sottolineato che, come abbondantemente riportato dalla letteratura scientifica, le motivazioni psicologiche sono spessissimo presenti anche nelle disfunzioni dell'Articolazione Temporo Mandibolare: anche la bocca è un organo di stress, e spesso reagisce agli eventi stressogeni con parafunzioni quali bruxismo e serramento, diurni e notturni, che accentuano , se presenti, i problemi occlusali, amplificandone gli effetti dannosi.
Sul problema Bruxismo veda anche questo articolo, e apra il link che trova alla fine del testo (la discussione che ne segue è invece abbastanza inutile).
Cordiali saluti ed auguri
https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/7140-il-ruolo-dell-occlusione-nella-patogenesi-del-bruxismo.html
La componente psicologica e lo stress in particolare costituiscono una concausa predisponente, scatenante o aggravante in un gran numero di patologie, forse in tutte. Il loro riscontro, peraltro, non esime il medico dalla ricerca di elementi patogenetici anatomici e/o disfunzionali , che possono essere rimossi con la terapia, e rendere così anche lo stress , pur presente e difficile da eliminare, più sopportabile e fonte di minori conseguenze .
Va inoltre sottolineato che, come abbondantemente riportato dalla letteratura scientifica, le motivazioni psicologiche sono spessissimo presenti anche nelle disfunzioni dell'Articolazione Temporo Mandibolare: anche la bocca è un organo di stress, e spesso reagisce agli eventi stressogeni con parafunzioni quali bruxismo e serramento, diurni e notturni, che accentuano , se presenti, i problemi occlusali, amplificandone gli effetti dannosi.
Sul problema Bruxismo veda anche questo articolo, e apra il link che trova alla fine del testo (la discussione che ne segue è invece abbastanza inutile).
Cordiali saluti ed auguri
https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/7140-il-ruolo-dell-occlusione-nella-patogenesi-del-bruxismo.html
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 7.9k visite dal 03/05/2020.
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Approfondimento su Acufeni
L'acufene (o tinnito) è un disturbo dell'orecchio che si manifesta sotto forma di ronzio o fischio costante o pulsante. Scopri i sintomi, le cause e i rimedi.