Dolore facciale
Salve, da un anno avverto dolore agli zigomi e alle tempie...ho iniziato con neurologo e successivamente assunzione di Antidepressivi, Anti convulsionanti, Antiepilettici...e oppioidi che al momento non assumo più nessuno dei citati.
Sono seguita da un otorino il quale mi ha eseguito un intervento di riallineamento setto con rinite cronica.
Vado regolarmente dal dentista il quale mi ha provveduta di un BITE notturno per bruxismo...poi il maxillo facciale mi ha richiesto un rx con esito nella norma e sia lui che la reumatologa mi hanno prescritto un integratore decontratturante che sto assumendo da circa 8 / 9 giorni.
Ho richiesto inoltre un parere da un professore di Torino inerente ad un eventuale nevralgia del trigemino dal quale non ho documentazione in quanto non ha esternato nè una probabilità nè un'esclusione della patologia.
Dal consiglio del medico di base mi sono fatta mettere in carico presso un CSM ipotizzando si trattasse di nevrosi.
Al momento i dolori son peggiori...tali da annullare la mia personalità, le mie abitudini e soprattutto fare la mamma e la moglie.
La mia situazione è invalidante.
Nello specifico ho dolore costante a tutti i denti superiori, agli zigomi e tempie...quando mordo o mi gratto nelle zona come guancia...avverto una dolorosa fitta che parte dalla mascella inferiore, poi zigomi, occhio, tempie, sopracciglia, fronte fino al cuoi capelluto.
Il dolore c'è sempre...anche di notte che apro gli occhi.
Resto in attesa di un vostro parere e/o consiglio.
Grazie anticipatamente.
Sono seguita da un otorino il quale mi ha eseguito un intervento di riallineamento setto con rinite cronica.
Vado regolarmente dal dentista il quale mi ha provveduta di un BITE notturno per bruxismo...poi il maxillo facciale mi ha richiesto un rx con esito nella norma e sia lui che la reumatologa mi hanno prescritto un integratore decontratturante che sto assumendo da circa 8 / 9 giorni.
Ho richiesto inoltre un parere da un professore di Torino inerente ad un eventuale nevralgia del trigemino dal quale non ho documentazione in quanto non ha esternato nè una probabilità nè un'esclusione della patologia.
Dal consiglio del medico di base mi sono fatta mettere in carico presso un CSM ipotizzando si trattasse di nevrosi.
Al momento i dolori son peggiori...tali da annullare la mia personalità, le mie abitudini e soprattutto fare la mamma e la moglie.
La mia situazione è invalidante.
Nello specifico ho dolore costante a tutti i denti superiori, agli zigomi e tempie...quando mordo o mi gratto nelle zona come guancia...avverto una dolorosa fitta che parte dalla mascella inferiore, poi zigomi, occhio, tempie, sopracciglia, fronte fino al cuoi capelluto.
Il dolore c'è sempre...anche di notte che apro gli occhi.
Resto in attesa di un vostro parere e/o consiglio.
Grazie anticipatamente.
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Gentile Paziente, il suo problema potrebbe essere di competenza gnatologica: i dolori facciali e la cefalea temporale sono fra i più titpici sintomi che caratterizzano una disfunzione delle Articolazioni Temporo Mandibolari (ATM).
"dentista il quale mi ha provveduta di un BITE notturno per bruxismo"
La prescrizione di un bite, in un caso come il suo è corretta, ma dire "un bite" é come dire "una pillola" : rappresenta un trattamento assolutamente individuale i (diffido dei preconfezionati che si vendono in farmacia), e , come una pillola consiste nello sbocco terapeutico di una diagnosi che deve essere corretta, e corretta deve essere anche la modalità di assunzione, (e solo a queste condizioni la pillola può risolvere la patologia), così il bite rappresenta la configurazione tecnica e artigianale di un ragionamento diagnostico e di una ipotesi terapeutica formulata dal dentista-gnatologo che lo prescrive e fa realizzare: è quest’ultima, cioè la prestazione culturale che il paziente acquista, non l'oggetto artigianale che qualunque tecnico realizza in un'ora di lavoro, e che è di infimo valore venale se disgiunto dalla prima.
Se, ad esempio, un bite è stato prescritto per non bruxare la notte , è molto probabile che il Collega non abbia inteso considerare altri sintomi lamentati anche più importanti, che, sottolineo, non sono presenti solo di notte.
Se il caso presenta le indicazioni e se la conformazione del bite é adatta, gli effetti sono solitamente rapidi, a meno di grandi presenze di aspetti aggravanti, che spesso sono l'esito del lungo perdurare del problema.
I sintomi da lei segnalati possono essere riferibili ad una disfunzione dell'ATM; peraltro l'insuccesso terapeutico con il bite dovrebbe eliminare questa ipotesi: se dopo alcuni mesi di bite, portato 24 ore al giorno pasti esclusi, non si arriva ad un risultato, delle due l'una: o i suoi problemi non dipendono dall'occlusione e dall'ATM, oppure ( e mi lasci questo dubbio) il bite potrebbe essere inadeguato, o, infine, non è stato prescritto con le caratteristiche adeguate al suo caso, forse perché i suoi problemi non rientravano negli obiettivi.
Aggiungo che la componente psicologica può essere certamente in gioco nel suo caso, ma va sottolineato che le motivazioni psicologiche sono spessissimo presenti anche nelle disfunzioni dell'Articolazione Temporo Mandibolare: anche la bocca è un organo di stress, e spesso reagisce agli eventi stressogeni con parafuzioni quali bruxismo e serramento, diurni e notturni, che accentuano , se presenti, problemi occlusali, amplificandone gli effetti dannosi.
Ovviamente quanto sopra ha valore del tutto relativo, non potendosi avere via rete gli indispensabili riscontri di una visita diretta: è importante che il dentista al quale si rivolge sia esperto in problemi dell'ATM: non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità, che prende il nome di Gnatologia (scienza dell’Occlusione).
Le suggerirei di visitare il mio sito internet alla pagina "Patologie trattate" e di dare un'occhiata all'articolo linkato qui sotto, che possono illustrarle il perché dei sintomi che lamenta.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
"dentista il quale mi ha provveduta di un BITE notturno per bruxismo"
La prescrizione di un bite, in un caso come il suo è corretta, ma dire "un bite" é come dire "una pillola" : rappresenta un trattamento assolutamente individuale i (diffido dei preconfezionati che si vendono in farmacia), e , come una pillola consiste nello sbocco terapeutico di una diagnosi che deve essere corretta, e corretta deve essere anche la modalità di assunzione, (e solo a queste condizioni la pillola può risolvere la patologia), così il bite rappresenta la configurazione tecnica e artigianale di un ragionamento diagnostico e di una ipotesi terapeutica formulata dal dentista-gnatologo che lo prescrive e fa realizzare: è quest’ultima, cioè la prestazione culturale che il paziente acquista, non l'oggetto artigianale che qualunque tecnico realizza in un'ora di lavoro, e che è di infimo valore venale se disgiunto dalla prima.
Se, ad esempio, un bite è stato prescritto per non bruxare la notte , è molto probabile che il Collega non abbia inteso considerare altri sintomi lamentati anche più importanti, che, sottolineo, non sono presenti solo di notte.
Se il caso presenta le indicazioni e se la conformazione del bite é adatta, gli effetti sono solitamente rapidi, a meno di grandi presenze di aspetti aggravanti, che spesso sono l'esito del lungo perdurare del problema.
I sintomi da lei segnalati possono essere riferibili ad una disfunzione dell'ATM; peraltro l'insuccesso terapeutico con il bite dovrebbe eliminare questa ipotesi: se dopo alcuni mesi di bite, portato 24 ore al giorno pasti esclusi, non si arriva ad un risultato, delle due l'una: o i suoi problemi non dipendono dall'occlusione e dall'ATM, oppure ( e mi lasci questo dubbio) il bite potrebbe essere inadeguato, o, infine, non è stato prescritto con le caratteristiche adeguate al suo caso, forse perché i suoi problemi non rientravano negli obiettivi.
Aggiungo che la componente psicologica può essere certamente in gioco nel suo caso, ma va sottolineato che le motivazioni psicologiche sono spessissimo presenti anche nelle disfunzioni dell'Articolazione Temporo Mandibolare: anche la bocca è un organo di stress, e spesso reagisce agli eventi stressogeni con parafuzioni quali bruxismo e serramento, diurni e notturni, che accentuano , se presenti, problemi occlusali, amplificandone gli effetti dannosi.
Ovviamente quanto sopra ha valore del tutto relativo, non potendosi avere via rete gli indispensabili riscontri di una visita diretta: è importante che il dentista al quale si rivolge sia esperto in problemi dell'ATM: non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità, che prende il nome di Gnatologia (scienza dell’Occlusione).
Le suggerirei di visitare il mio sito internet alla pagina "Patologie trattate" e di dare un'occhiata all'articolo linkato qui sotto, che possono illustrarle il perché dei sintomi che lamenta.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.5k visite dal 03/03/2020.
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