Morso aperto, operazione chirurgica o continuare a provare con bite?
Buongiorno, sono una ragazza di 30 anni e soffro da ormai 14 anni di disturbi alla cervicale, mal di schiena, tensione muscolare all'ATM e rigidità muscolare diffusa.
Vi descrivo brevemente il mio decorso medico: da sempre ho il morso aperto e all' età di 14 anni ho fatto il mio primo trattamento ortodontico, della durata di 1 anno, che mirava solo ad allineare esteticamente i denti della arcata superiore. Sempre a questa età mi hanno tolto i denti del giudizio a causa del palato stretto.
Tre anni dopo ho iniziato a soffrire di forte cervicale (parte sinistra), che è stata poi imputata alla malocclusione dentale. Qui sono seguiti vari trattamenti, inizialmente con bite, che andavano a peggiorare la mia rigidità e mi causavano forti emicranie.
È seguito un trattamento con apparecchio fisso per chiudere il morso aperto (3anni totali). Concluso questo ho avuto breve periodo di sollievo a livello cervicale, poi il dolore è ricomparso e si è aggiunto il dolore alla schiena.
Qualche anno dopo ho iniziato un nuovo trattamento presso un altro specialista (a 600km da dove abito), che usando la tecnica MEAW con apparecchio fisso, puntava ad un riposizionamento naturale della mandibola, cosa che non è avvenuta. Ho concluso questo trattamento per sfinimento e mi sono rivolta a uno specialista che tuttora mi ha in cura usando bite.
Parallelmente ho voluto sentire il parere di un altro specualista, che ha diagnosticato: marcata Classe II/I, morso aperto, asimmetria dentofacciale con condili asimmetrici e dolicofacciale. Mi ha fatto eseguire una risonanza magnetica che ha evidenziato sul lato destro dell'ATM irregolarità della superficie articolare del condilo mandibolare rispetto alla cavità acetabolare con limitato edema dei tessuti periarticolari e minimo film fluido intrarticolare. Dalle sequenze bocca aperta è emersa la limitata escursione anteriore del condilo mandibolare con scarso reclutamento meniscale. Secondo il suo parere, per trovare una soluzione, è indispensabile un intervento chirurgico.
Vi ringrazio per l'attenzione che metterete nel leggere la mia storia e vi chiedo un onesto parere riguardo a cosa fare: tentare con l'operazione (il chirurgo che mi ha visto mi ha anticipato che comunque non otterrò importanti risultati, ma comunque secondo lui è necessaria per evitare degenerazione dell'atm) o continuare a provare con bite? Grazie di cuore
Vi descrivo brevemente il mio decorso medico: da sempre ho il morso aperto e all' età di 14 anni ho fatto il mio primo trattamento ortodontico, della durata di 1 anno, che mirava solo ad allineare esteticamente i denti della arcata superiore. Sempre a questa età mi hanno tolto i denti del giudizio a causa del palato stretto.
Tre anni dopo ho iniziato a soffrire di forte cervicale (parte sinistra), che è stata poi imputata alla malocclusione dentale. Qui sono seguiti vari trattamenti, inizialmente con bite, che andavano a peggiorare la mia rigidità e mi causavano forti emicranie.
È seguito un trattamento con apparecchio fisso per chiudere il morso aperto (3anni totali). Concluso questo ho avuto breve periodo di sollievo a livello cervicale, poi il dolore è ricomparso e si è aggiunto il dolore alla schiena.
Qualche anno dopo ho iniziato un nuovo trattamento presso un altro specialista (a 600km da dove abito), che usando la tecnica MEAW con apparecchio fisso, puntava ad un riposizionamento naturale della mandibola, cosa che non è avvenuta. Ho concluso questo trattamento per sfinimento e mi sono rivolta a uno specialista che tuttora mi ha in cura usando bite.
Parallelmente ho voluto sentire il parere di un altro specualista, che ha diagnosticato: marcata Classe II/I, morso aperto, asimmetria dentofacciale con condili asimmetrici e dolicofacciale. Mi ha fatto eseguire una risonanza magnetica che ha evidenziato sul lato destro dell'ATM irregolarità della superficie articolare del condilo mandibolare rispetto alla cavità acetabolare con limitato edema dei tessuti periarticolari e minimo film fluido intrarticolare. Dalle sequenze bocca aperta è emersa la limitata escursione anteriore del condilo mandibolare con scarso reclutamento meniscale. Secondo il suo parere, per trovare una soluzione, è indispensabile un intervento chirurgico.
Vi ringrazio per l'attenzione che metterete nel leggere la mia storia e vi chiedo un onesto parere riguardo a cosa fare: tentare con l'operazione (il chirurgo che mi ha visto mi ha anticipato che comunque non otterrò importanti risultati, ma comunque secondo lui è necessaria per evitare degenerazione dell'atm) o continuare a provare con bite? Grazie di cuore
[#1]
Mi consenta qualche spunto di riflessione:
"....soffro da ormai 14 anni di disturbi alla cervicale, mal di schiena, tensione muscolare all'ATM e rigidità muscolare diffusa...."
"'...da sempre ho il morso aperto e all' età di 14 anni ho fatto il mio primo trattamento ortodontico, della durata di 1 anno, che mirava solo ad allineare esteticamente i denti della arcata superiore. Sempre a questa età mi hanno tolto i denti del giudizio a causa del palato stretto..."
1)il morso aperto è legato ad una crescita in senso orario della mandibola ed è legata ad una deglutizione atipica,che andava corretta con la logopedia per ridare giusta funzione alla lingua e dare "competenza labiale" e, abbinata all'ortodonzia, per "chiudere il morso",o meglio per modificare il vettore di crescita.
Ciò evidentemente non è stato fatto.Anche il "palato stretto" è ontogeneticamente legato ad una alterata funzione della lingua,che in condizioni di "normalità" agisce da "espansore fisiologico".
2) "....Tre anni dopo ho iniziato a soffrire di forte cervicale (parte sinistra), che è stata poi imputata alla malocclusione dentale. Qui sono seguiti vari trattamenti, inizialmente con bite, che andavano a peggiorare la mia rigidità e mi causavano forti emicranie...."
Ovviamente prima di ogni terapia ortodontica (e quindi irreversibile)va valutata la normale funzione ATM,che verosimilmente ha peggiorato o reso evidente un TMD.Oltre il bite,che verosimilmente non "ha funzionato",perché o non adatto al caso o perché carente di una diagnosi coerente col caso clinico,sarebbe utile capire cosa intende "per vari trattamenti....
3)"...È seguito un trattamento con apparecchio fisso per chiudere il morso aperto (3anni totali). Concluso questo ho avuto breve periodo di sollievo a livello cervicale, poi il dolore è ricomparso e si è aggiunto il dolore alla schiena..."
La terapia del TMD è inizialmente gnatologica(leggi bite,ma prescritto e realizzato su basi di competenza in materia),indi eventuale finalizzazione ortodontica o chirurgico-ortodontica per l'open bite scheletrico,MA CONTESTUALE LOGOPEDIA,altrimenti il morso aperto recidivera' persistendo la deglutizione atipica.
4)"....Qualche anno dopo ho iniziato un nuovo trattamento presso un altro specialista (a 600km da dove abito), che usando la tecnica MEAW con apparecchio fisso, puntava ad un riposizionamento naturale della mandibola, cosa che non è avvenuta. Ho concluso questo trattamento per sfinimento e mi sono rivolta a uno specialista che tuttora mi ha in cura usando bite..."
La mandibola se ha letto bene quanto detto in precedenza non si riposiziona con l'ortodonzia,ma solo con terapia gnatologica volta a ripristinare una corretta funzione neuromuscolare in assenza di sintomi.
Leggo che si è affidata ad uno Gnatologo che l'ha in cura,sarebbe interessante conoscere il percorso terapeutico completo che le ha prescritto(di solito viene messo nero su bianco)e quale finalizzazione o meno ne consegue.
5) "....Parallelmente ho voluto sentire il parere di un altro specualista, che ha diagnosticato: marcata Classe II/I, morso aperto, asimmetria dentofacciale con condili asimmetrici e dolicofacciale. Mi ha fatto eseguire una risonanza magnetica che ha evidenziato sul lato destro dell'ATM irregolarità della superficie articolare del condilo mandibolare rispetto alla cavità acetabolare con limitato edema dei tessuti periarticolari e minimo film fluido intrarticolare. Dalle sequenze bocca aperta è emersa la limitata escursione anteriore del condilo mandibolare con scarso reclutamento meniscale. Secondo il suo parere, per trovare una soluzione, è indispensabile un intervento chirurgico..."
Personalmente ritengo la RNM non utile in quanto il dato clinico è imperante in Gnatologia,così come pure ritengo utile al momento un approccio conservativo,cosa che pare stia seguendo con l'attuale Collega.
Ma è FONDAMENTALE altresì correggere la funzione linguale .....quindi logopedia,anche e soprattutto in previsione di una finalizzazione ortodontica o meglio chirurgico-ortodontica per l'open bite scheletrico,pena sicura recidiva.
Le invio un paio di articoli li legga,
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1968-disordine-temporomandibolare-e-dolore-facciale.html
https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/2613-disordine-temporomandibolare-quale-terapia.html
Se ha domande chieda pure
Cordiali Saluti
"....soffro da ormai 14 anni di disturbi alla cervicale, mal di schiena, tensione muscolare all'ATM e rigidità muscolare diffusa...."
"'...da sempre ho il morso aperto e all' età di 14 anni ho fatto il mio primo trattamento ortodontico, della durata di 1 anno, che mirava solo ad allineare esteticamente i denti della arcata superiore. Sempre a questa età mi hanno tolto i denti del giudizio a causa del palato stretto..."
1)il morso aperto è legato ad una crescita in senso orario della mandibola ed è legata ad una deglutizione atipica,che andava corretta con la logopedia per ridare giusta funzione alla lingua e dare "competenza labiale" e, abbinata all'ortodonzia, per "chiudere il morso",o meglio per modificare il vettore di crescita.
Ciò evidentemente non è stato fatto.Anche il "palato stretto" è ontogeneticamente legato ad una alterata funzione della lingua,che in condizioni di "normalità" agisce da "espansore fisiologico".
2) "....Tre anni dopo ho iniziato a soffrire di forte cervicale (parte sinistra), che è stata poi imputata alla malocclusione dentale. Qui sono seguiti vari trattamenti, inizialmente con bite, che andavano a peggiorare la mia rigidità e mi causavano forti emicranie...."
Ovviamente prima di ogni terapia ortodontica (e quindi irreversibile)va valutata la normale funzione ATM,che verosimilmente ha peggiorato o reso evidente un TMD.Oltre il bite,che verosimilmente non "ha funzionato",perché o non adatto al caso o perché carente di una diagnosi coerente col caso clinico,sarebbe utile capire cosa intende "per vari trattamenti....
3)"...È seguito un trattamento con apparecchio fisso per chiudere il morso aperto (3anni totali). Concluso questo ho avuto breve periodo di sollievo a livello cervicale, poi il dolore è ricomparso e si è aggiunto il dolore alla schiena..."
La terapia del TMD è inizialmente gnatologica(leggi bite,ma prescritto e realizzato su basi di competenza in materia),indi eventuale finalizzazione ortodontica o chirurgico-ortodontica per l'open bite scheletrico,MA CONTESTUALE LOGOPEDIA,altrimenti il morso aperto recidivera' persistendo la deglutizione atipica.
4)"....Qualche anno dopo ho iniziato un nuovo trattamento presso un altro specialista (a 600km da dove abito), che usando la tecnica MEAW con apparecchio fisso, puntava ad un riposizionamento naturale della mandibola, cosa che non è avvenuta. Ho concluso questo trattamento per sfinimento e mi sono rivolta a uno specialista che tuttora mi ha in cura usando bite..."
La mandibola se ha letto bene quanto detto in precedenza non si riposiziona con l'ortodonzia,ma solo con terapia gnatologica volta a ripristinare una corretta funzione neuromuscolare in assenza di sintomi.
Leggo che si è affidata ad uno Gnatologo che l'ha in cura,sarebbe interessante conoscere il percorso terapeutico completo che le ha prescritto(di solito viene messo nero su bianco)e quale finalizzazione o meno ne consegue.
5) "....Parallelmente ho voluto sentire il parere di un altro specualista, che ha diagnosticato: marcata Classe II/I, morso aperto, asimmetria dentofacciale con condili asimmetrici e dolicofacciale. Mi ha fatto eseguire una risonanza magnetica che ha evidenziato sul lato destro dell'ATM irregolarità della superficie articolare del condilo mandibolare rispetto alla cavità acetabolare con limitato edema dei tessuti periarticolari e minimo film fluido intrarticolare. Dalle sequenze bocca aperta è emersa la limitata escursione anteriore del condilo mandibolare con scarso reclutamento meniscale. Secondo il suo parere, per trovare una soluzione, è indispensabile un intervento chirurgico..."
Personalmente ritengo la RNM non utile in quanto il dato clinico è imperante in Gnatologia,così come pure ritengo utile al momento un approccio conservativo,cosa che pare stia seguendo con l'attuale Collega.
Ma è FONDAMENTALE altresì correggere la funzione linguale .....quindi logopedia,anche e soprattutto in previsione di una finalizzazione ortodontica o meglio chirurgico-ortodontica per l'open bite scheletrico,pena sicura recidiva.
Le invio un paio di articoli li legga,
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1968-disordine-temporomandibolare-e-dolore-facciale.html
https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/2613-disordine-temporomandibolare-quale-terapia.html
Se ha domande chieda pure
Cordiali Saluti
Dr. Luigi De Socio
Specialista in Odontoiatria
Perfezionato in Ortodonzia
Perfezionato in Gnatologia
[#2]
Utente
Gentile dottore, la ringrazio per l'attenzione e per la risposta esaustiva.
Per prima cosa vorrei aggiungere che più volte prima di iniziare con il trattamento ortodontico hanno tentato con dei bite di ridurre i dolori.. Questo non ha mai avuto successo perché da quanto si è provato non riesco a sopportare nessuno spessore. Quello attualmemte in uso è scaricato sui molari e va a riempire lo spazio degli incisivi e premolari con uno spessore molto ridotto.
Devo essere sincera che il trattamento logopedico non è mai stato effettivamente valutato, vedrò di approfondire. Devo però dire che in questi anni nei rari momenti di sollevio, ossia quando la mandibola era per me in una posizione più confortevole, percepivo anche la lingua che ben spingeva sul palato. Ahimè queste sono sempre state rare fasi (recedivita' della posizione errata).
Da quanto capisco lei affiancherebbe un trattamento logopedico all'attuale uso dei bite per poi valutare successivamente un trattamento ortodontico o chirurgico/ortodontico. O potrebbe essere già risolutiva l accoppiata logopedia + correzione con bite?
La ringrazio nuovamente per la disponibilità
Per prima cosa vorrei aggiungere che più volte prima di iniziare con il trattamento ortodontico hanno tentato con dei bite di ridurre i dolori.. Questo non ha mai avuto successo perché da quanto si è provato non riesco a sopportare nessuno spessore. Quello attualmemte in uso è scaricato sui molari e va a riempire lo spazio degli incisivi e premolari con uno spessore molto ridotto.
Devo essere sincera che il trattamento logopedico non è mai stato effettivamente valutato, vedrò di approfondire. Devo però dire che in questi anni nei rari momenti di sollevio, ossia quando la mandibola era per me in una posizione più confortevole, percepivo anche la lingua che ben spingeva sul palato. Ahimè queste sono sempre state rare fasi (recedivita' della posizione errata).
Da quanto capisco lei affiancherebbe un trattamento logopedico all'attuale uso dei bite per poi valutare successivamente un trattamento ortodontico o chirurgico/ortodontico. O potrebbe essere già risolutiva l accoppiata logopedia + correzione con bite?
La ringrazio nuovamente per la disponibilità
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".....Per prima cosa vorrei aggiungere che più volte prima di iniziare con il trattamento ortodontico hanno tentato con dei bite di ridurre i dolori.. Questo non ha mai avuto successo perché da quanto si è provato non riesco a sopportare nessuno spessore. Quello attualmemte in uso è scaricato sui molari e va a riempire lo spazio degli incisivi e premolari con uno spessore molto ridotto..."
Se con quello attuale non ha dolori e ha recuperato una buona funzione si può prendere in considerazione il trattamento ortodontico o chirurgico-ortodontico.
Da valutare prima la funzione linguale se necessita di terapia miofunzionale.In assenza di finalizzazione ,se ottiene un buon compenso funzionale, dovrà portare il bite sempre.
Ne parli con il Collega che la segue.
Cordiali Saluti
Se con quello attuale non ha dolori e ha recuperato una buona funzione si può prendere in considerazione il trattamento ortodontico o chirurgico-ortodontico.
Da valutare prima la funzione linguale se necessita di terapia miofunzionale.In assenza di finalizzazione ,se ottiene un buon compenso funzionale, dovrà portare il bite sempre.
Ne parli con il Collega che la segue.
Cordiali Saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 8.2k visite dal 12/11/2019.
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