Impianti e malocclusione
Sono portatrice da due anni di 14 impianti. Appena completate le protesi ho iniziato a digrignare i denti di notte. Messo il byte è peggiorata la situazione dato che la mandibola ha cominciato a scivolare indietro e una mattina si è incastrata e non si apriva a sinistra. Visita gnatologica (70 euro) per sentirmi dire che i denti non vanno bene perchè quelli anteriori si toccano. Li abbiamo limati un pò, risultato toccano ancora, la mandibola si incastra di notte da tutte e due le parti e la mattina non so mai se riuscirò a rimetterla a posto. Aiuto!! Inoltre, quando chiudo la bocca non riesco a trovare una chiusura, nel senso che ne provo tante ma i denti non combaciano. Il mio dentista mi dice che devo stare più tempo possibile senza che i denti si tocchino, lo faccio, ma non cambia niente. Non posso minimamente pensare di dover rifare tutto il lavoro, che comunque potrei pretendere (o no?)cosa posso fare?
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Se toccano i denti davanti (invece che quelli dietro) vuol dire che i posteriori sono troppo bassi. Limandoli il difetto si è accentuato. La soluzione di minor dolore (economico) sarebbe quella di fare un bite. Lei dovrebbe dimostrare con foto, kinesiografia (sonografia, assiografia, ecc.) modelli dei denti che le regole della corretta gnatologia non sono state rispettate. Il dentista potrebbe accettare che uno gnatologo prenda dei nuovi rapporti dentali, costruendo un bite, provvisori diagnostici e rifacendo poi le nuove ceramiche secondo quelle indicazioni.
Saluti
Daniele Tonlorenzi
Saluti
Daniele Tonlorenzi
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Il bite (correttaemte eseguito) è il primo presidio da adottare.
Giustamente il dr. Tonlorenzi le ha indicato il percorso da seguire:
1)
diagnosi e misurazioni, con gli strumenti che il collega gnatologo riterrà opportuni.
2)
bite e verifica della sua efficacia
3)
rifacimento della parte protesica con un provvisorio diagnostico/terapeutico.
4)
rifacimento definitivo della parte protesica quando il collega gnatologo che la seguirà riterrà opportuno e con i materiali che questi riterrà più idonei.
Non devii da questa linea di condotta.
Giustamente il dr. Tonlorenzi le ha indicato il percorso da seguire:
1)
diagnosi e misurazioni, con gli strumenti che il collega gnatologo riterrà opportuni.
2)
bite e verifica della sua efficacia
3)
rifacimento della parte protesica con un provvisorio diagnostico/terapeutico.
4)
rifacimento definitivo della parte protesica quando il collega gnatologo che la seguirà riterrà opportuno e con i materiali che questi riterrà più idonei.
Non devii da questa linea di condotta.
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
[#5]
Utente
Vi ringrazio. La domanda più importante che ho è questa: continuando in questa situazione cosa mi può succedere, nel senso quali danni potrà subire l'articolazione della mandibola? Se si, potranno essere gravi? Vi giuro, dopo tutta la sofferenza che ho dovuto sopportare per gli impianti, il fallimento di alcuni di questi, il successivo reimpianto, solo pensare di dover togliere le capsule e rifarle è terrorizzante, anche perchè credo che il cemento sia quello definitivo e soprattutto i denti davanti sono miei ma sono ormai molto sottili e penso non sopporterebbero ulteriori solleciti. E ancora una domanda, se gli impianti, molari e premolari, sono messi in posizioni sbagliate è possibile riuscire a ricreare una chiusura seguendo quel tipo di percorso? Vi ringrazio ancora.
[#6]
Domanda:
Quali danni potrà subire l'articolazione della mandibola? Se si, potranno essere gravi?
Risposta:
Deformazione dei condili articolari (artrosi), con conseguente limitazione funzionale e dolori all'articolazione temporo-mandibilare.
Perdita di parte o tutti gli impianti per mobilità o per frattura per traumatismo e sovraccarico funzionale.
Perdita dei denti residui per le medesime ragioni.
D:
Se gli impianti, molari e premolari, sono messi in posizioni sbagliate è possibile riuscire a ricreare una chiusura seguendo quel tipo di percorso?
R.
Probabilmente si, magari con qualche compromesso.
Impossibile risponderle meglio senza dati oggettivi.
Quali danni potrà subire l'articolazione della mandibola? Se si, potranno essere gravi?
Risposta:
Deformazione dei condili articolari (artrosi), con conseguente limitazione funzionale e dolori all'articolazione temporo-mandibilare.
Perdita di parte o tutti gli impianti per mobilità o per frattura per traumatismo e sovraccarico funzionale.
Perdita dei denti residui per le medesime ragioni.
D:
Se gli impianti, molari e premolari, sono messi in posizioni sbagliate è possibile riuscire a ricreare una chiusura seguendo quel tipo di percorso?
R.
Probabilmente si, magari con qualche compromesso.
Impossibile risponderle meglio senza dati oggettivi.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 8.9k visite dal 25/02/2009.
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