Dolore al tatto
Salve,
Ringrazio chiunque voglia darmi una risposta anche solo indicativa e che possa tranquillizzarmi. Non so se ho scelto la giusta sezione a cui rivolgermi. Ho 20 anni e sto sperimentando uno stranissimo dolore sopra lo zigomo destro, in corrispondenza della tempia. Questo dolore si manifesta solo ed unicamente quando vi premo sopra al tatto energicamente, ad esempio quando alla sera mi strucco con una salviettina o un batuffolo di cotone sento proprio un dolore acuto abbastanza forte che passa se smetto di toccarla. Non si ripresenta, mi pare, in altri momenti e non riesco neanche a capire se sia dovuto a un trauma (cosa che dubito, perché avrei ricordato la circostanza e il dolore sarebbe stato costante!) o se possa rientrare in una disfunzione specifica dell’atm di cui soffro. In età preadolescienziale mi è stata diagnostica quella che credo si chiami iperplasia della mascella, ovvero l’osso è cresciuto di più una direzione causandomi una lieve asimmetria. L’unica soluzione che mi era stata prospettata era quella chirurgica, ma che all’epoca mi sconsigliarono data la giovane età e l’assenza di problemi funzionali (ovviamente rimane la difficoltà ad aprire eccessivamente la bocca e il famigerato “click”). Ho letto in rete che un dolore simile può essere causato dal muscolo collegato all’attivita masticatoria, ma allo stesso tempo non mi sembra un dolore muscolare. È come se ci fosse una “botta” sull’osso. Non so se possa essere sintomo di qualcosa di grave, per cui sarei grata di una vostra risposta.
Cordiali saluti
Ringrazio chiunque voglia darmi una risposta anche solo indicativa e che possa tranquillizzarmi. Non so se ho scelto la giusta sezione a cui rivolgermi. Ho 20 anni e sto sperimentando uno stranissimo dolore sopra lo zigomo destro, in corrispondenza della tempia. Questo dolore si manifesta solo ed unicamente quando vi premo sopra al tatto energicamente, ad esempio quando alla sera mi strucco con una salviettina o un batuffolo di cotone sento proprio un dolore acuto abbastanza forte che passa se smetto di toccarla. Non si ripresenta, mi pare, in altri momenti e non riesco neanche a capire se sia dovuto a un trauma (cosa che dubito, perché avrei ricordato la circostanza e il dolore sarebbe stato costante!) o se possa rientrare in una disfunzione specifica dell’atm di cui soffro. In età preadolescienziale mi è stata diagnostica quella che credo si chiami iperplasia della mascella, ovvero l’osso è cresciuto di più una direzione causandomi una lieve asimmetria. L’unica soluzione che mi era stata prospettata era quella chirurgica, ma che all’epoca mi sconsigliarono data la giovane età e l’assenza di problemi funzionali (ovviamente rimane la difficoltà ad aprire eccessivamente la bocca e il famigerato “click”). Ho letto in rete che un dolore simile può essere causato dal muscolo collegato all’attivita masticatoria, ma allo stesso tempo non mi sembra un dolore muscolare. È come se ci fosse una “botta” sull’osso. Non so se possa essere sintomo di qualcosa di grave, per cui sarei grata di una vostra risposta.
Cordiali saluti
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Gentile Paziente, è probabile che lei abbia postato il suo quesito nella sezione giusta: la descrizione dei suoi sintomi è compatibile con una disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM). Un esame diretto del suo caso probabilmente riscontrerebbe l'omolateralità fra la deviazione mandibolare e la tempia dolente.
Una asimmetria del viso consta di due componenti.
La prima è di tipo posturale, ed è sostenuta da uno scivolamento in laterodeviazione della mandibola a causa di contatti dentali deflettenti
La seconda è data da una reale asimmetria anatomica della mascella e soprattutto delle due emimandibole: la metà omolaterale alla deviazione è più corta di quella controlaterale.
Il problema andrebbe affrontato già a 6-7 anni con un trattamento ortodontico intercettivo: a quell'età la prima componente è preponderante, e non c'è stato ancora il tempo di rendere anatomica la differenza dimensionale delle due emimandibole. Se la correzione non viene effettuata , la crescita prosegue asimmetrica , e il problema, non solo estetico, si accentua ("si è accentuata sempre più con il passare degli anni") , ma sopratutto diventa sempre più anatomico.
Per questo la correzione in età adulta è più difficile, e può richiedere , nei casi più gravi, anche una componente chirurgica.
Prima di procedervi, però, è a mio parere necessario rimuovere la componente posturale, perché la chirurgia è bene si rivolga alla SOLA componente anatomica.
Ovviamente ogni caso è diverso , e andrebbe attentamente studiato, cosa impossibile via rete.
Il quadro clinico , al di là dell'aspetto estetico, spesso si aggrava anche per la comparsa di problemi all'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), specie a quella omolaterale alla laterodeviazione. Spesso insorgono altri sintomi fastidiosi: cefalea, problemi all'orecchio, vertigini, cervicalgia.
Per tutto quanto sopra, le consiglierei di farsi visitare da un dentista-gnatologo che si occupi abitualmente di problemi dell'ATM e di malocclusione: si tratta di un caso complesso, che richiede buona professionalità di chi lo affronta..
Cordiali saluti ed auguri
Una asimmetria del viso consta di due componenti.
La prima è di tipo posturale, ed è sostenuta da uno scivolamento in laterodeviazione della mandibola a causa di contatti dentali deflettenti
La seconda è data da una reale asimmetria anatomica della mascella e soprattutto delle due emimandibole: la metà omolaterale alla deviazione è più corta di quella controlaterale.
Il problema andrebbe affrontato già a 6-7 anni con un trattamento ortodontico intercettivo: a quell'età la prima componente è preponderante, e non c'è stato ancora il tempo di rendere anatomica la differenza dimensionale delle due emimandibole. Se la correzione non viene effettuata , la crescita prosegue asimmetrica , e il problema, non solo estetico, si accentua ("si è accentuata sempre più con il passare degli anni") , ma sopratutto diventa sempre più anatomico.
Per questo la correzione in età adulta è più difficile, e può richiedere , nei casi più gravi, anche una componente chirurgica.
Prima di procedervi, però, è a mio parere necessario rimuovere la componente posturale, perché la chirurgia è bene si rivolga alla SOLA componente anatomica.
Ovviamente ogni caso è diverso , e andrebbe attentamente studiato, cosa impossibile via rete.
Il quadro clinico , al di là dell'aspetto estetico, spesso si aggrava anche per la comparsa di problemi all'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), specie a quella omolaterale alla laterodeviazione. Spesso insorgono altri sintomi fastidiosi: cefalea, problemi all'orecchio, vertigini, cervicalgia.
Per tutto quanto sopra, le consiglierei di farsi visitare da un dentista-gnatologo che si occupi abitualmente di problemi dell'ATM e di malocclusione: si tratta di un caso complesso, che richiede buona professionalità di chi lo affronta..
Cordiali saluti ed auguri
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.8k visite dal 28/10/2018.
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