Ipoacusia, atm, acufene
Buonasera.
All'età di circa 18 anni ho iniziato ad accusare orecchio dx ovattato con diminuzione delle frequenze percepite (secondo pareri di otorinolaringoiatri tutto questo fu dovuto ad un trauma).
Ad oggi (34 anni) l'ipoacusia ha continuato a peggiorare, e percepisco più fastidiosi gli acufeni, che si manifestano su diverse frequenze.
Fino ad oggi ci sono state un paio di diagnosi che hanno parlato solo di 'infarto dell'orecchio'.
Ho da poco scoperto che i problemi all'udito possono essere legati all'ATM. Effettivamente la mia mandibola ha un click molto forte a sinistra, che si era manifestato già nel tempo precedente la mia ipoacusia e che il medico di base aveva diagnosticato come 'nulla di importante'.
La scorsa settimana ho visto un'osteopata e mi ha fatto presente che ho la mascella destra ipertesa e quella sinistra ipotesa. Lo specialista dopo una manipolazione di 20' (dalla quale mi sono rialzato con vertigini) mi ha consigliato un bite notturno, senza ovviamente garantirmi che tornerò a sentire. ho cercato in quest giorni di 'percepire meglio' la mia sordità.
Se tappo l'orecchio sx (quello sano) mi sembra di non riuscire a percepire suoni, ma se poggio un auricolare a medio volume distinguo suoni e parole. appena il contatto cessa, non sento più.
Precedentemente mi capitava, soprattuto di notte, di percepire dall'orecchio destro suoni che io percepivo come molto forti. Ovviamente solo per un breve attimo.
Mi chiedo se il bite può servire e se un lavoro su questa disfunzione temporo-mandibolare può essere una via per tornare a sentire, a differenza di quanto hanno affermato i 2 otorini precedenti che mi dissero che dovevo convivere con questa patologia.
Grazie in anticipo a chi risponderà, resto in attesa.
All'età di circa 18 anni ho iniziato ad accusare orecchio dx ovattato con diminuzione delle frequenze percepite (secondo pareri di otorinolaringoiatri tutto questo fu dovuto ad un trauma).
Ad oggi (34 anni) l'ipoacusia ha continuato a peggiorare, e percepisco più fastidiosi gli acufeni, che si manifestano su diverse frequenze.
Fino ad oggi ci sono state un paio di diagnosi che hanno parlato solo di 'infarto dell'orecchio'.
Ho da poco scoperto che i problemi all'udito possono essere legati all'ATM. Effettivamente la mia mandibola ha un click molto forte a sinistra, che si era manifestato già nel tempo precedente la mia ipoacusia e che il medico di base aveva diagnosticato come 'nulla di importante'.
La scorsa settimana ho visto un'osteopata e mi ha fatto presente che ho la mascella destra ipertesa e quella sinistra ipotesa. Lo specialista dopo una manipolazione di 20' (dalla quale mi sono rialzato con vertigini) mi ha consigliato un bite notturno, senza ovviamente garantirmi che tornerò a sentire. ho cercato in quest giorni di 'percepire meglio' la mia sordità.
Se tappo l'orecchio sx (quello sano) mi sembra di non riuscire a percepire suoni, ma se poggio un auricolare a medio volume distinguo suoni e parole. appena il contatto cessa, non sento più.
Precedentemente mi capitava, soprattuto di notte, di percepire dall'orecchio destro suoni che io percepivo come molto forti. Ovviamente solo per un breve attimo.
Mi chiedo se il bite può servire e se un lavoro su questa disfunzione temporo-mandibolare può essere una via per tornare a sentire, a differenza di quanto hanno affermato i 2 otorini precedenti che mi dissero che dovevo convivere con questa patologia.
Grazie in anticipo a chi risponderà, resto in attesa.
[#1]
Gentile Paziente, ipoacusie e soordità èpossono avere varie cause e presentare varie situazioni, per ui è impossibile rispondere via rete alle sue domannde.
Comunque, una malposizione mandibolare , indotta da una malocclusione dentaria, può provocare anche un traumatismo cronico sull'orecchio da parte del condilo mandibolare, come si può il più delle volte chiaramente apprezzare con la palpazione endoauricolare, infilando cioè i propri mignoli nelle orecchie e aprendo/chiudendo la bocca. Il continuo stimolo nocivo nei confronti dell'orecchio, che si ripropone ogni volta che l'individuo deglutisce, mastica o chiude comunque la bocca, può predisporre all’insorgenza di vari problemi dell’orecchio
Questo conflitto, se presente, può interessare anche la tuba (quel tubicino che mette in comunicazione l'orecchio medio con il retrobocca), posto che nel cattivo funzionamento della tuba c'é la chiave interpretativa di un gran numero di problemi otologici.
Del resto anche la letteratura scientifica riferisce che quando alcuni sintomi di usuale pertinenza otorinolaringoiatria non sono sostenuti da problemi otologici o non se ne trova la soluzione, è al possibile conflitto fra condilo mandibolare e orecchio che bisogna rivolgere qualche attenzione. Il dolore inspiegabile all’orecchio di questi sintomi è fra i più tipici.
Per meglio comprendere le dinamiche descritte, può visitare il mio sito internet.
Per tutto ciò le consiglio di consultare anche un dentista-gnatologo che si occupi abitualmente di problemi dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) e di rapporti fra questa e l’orecchio: non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità .
Le suggerirei anche di dare un'occhiata agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-la-vertigine-di-pertinenza-odontoiatrica.html
Comunque, una malposizione mandibolare , indotta da una malocclusione dentaria, può provocare anche un traumatismo cronico sull'orecchio da parte del condilo mandibolare, come si può il più delle volte chiaramente apprezzare con la palpazione endoauricolare, infilando cioè i propri mignoli nelle orecchie e aprendo/chiudendo la bocca. Il continuo stimolo nocivo nei confronti dell'orecchio, che si ripropone ogni volta che l'individuo deglutisce, mastica o chiude comunque la bocca, può predisporre all’insorgenza di vari problemi dell’orecchio
Questo conflitto, se presente, può interessare anche la tuba (quel tubicino che mette in comunicazione l'orecchio medio con il retrobocca), posto che nel cattivo funzionamento della tuba c'é la chiave interpretativa di un gran numero di problemi otologici.
Del resto anche la letteratura scientifica riferisce che quando alcuni sintomi di usuale pertinenza otorinolaringoiatria non sono sostenuti da problemi otologici o non se ne trova la soluzione, è al possibile conflitto fra condilo mandibolare e orecchio che bisogna rivolgere qualche attenzione. Il dolore inspiegabile all’orecchio di questi sintomi è fra i più tipici.
Per meglio comprendere le dinamiche descritte, può visitare il mio sito internet.
Per tutto ciò le consiglio di consultare anche un dentista-gnatologo che si occupi abitualmente di problemi dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) e di rapporti fra questa e l’orecchio: non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità .
Le suggerirei anche di dare un'occhiata agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-la-vertigine-di-pertinenza-odontoiatrica.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#2]
Gentile utente,
il bite fa parte della terapia gnatologica.
Ma prima della terapia occorre la diagnosi!
Un problema dovuro al funzionamento della mandibola c'è sicuramente, e il click è tuttaltro che "nulla di importante", ma bensì molto indicativo di una problematica di tipo gnatologico.
Se riprenderà a sentire non lo so.
Se la diagnosi che le hanno fatto di "infarto cocleare", che si manifesta tipicamente come perdita dell'udito improvvisa è corretta, la terapia gnatologica non sortirà nessun effetto, perchè il problema è nell'orecchio.
Se la diagnosi è errata, una opportuna terapia gnatologica da buone speranze di recupero.
Di più non posso dirle in assenza di dti oggettivi.
il bite fa parte della terapia gnatologica.
Ma prima della terapia occorre la diagnosi!
Un problema dovuro al funzionamento della mandibola c'è sicuramente, e il click è tuttaltro che "nulla di importante", ma bensì molto indicativo di una problematica di tipo gnatologico.
Se riprenderà a sentire non lo so.
Se la diagnosi che le hanno fatto di "infarto cocleare", che si manifesta tipicamente come perdita dell'udito improvvisa è corretta, la terapia gnatologica non sortirà nessun effetto, perchè il problema è nell'orecchio.
Se la diagnosi è errata, una opportuna terapia gnatologica da buone speranze di recupero.
Di più non posso dirle in assenza di dti oggettivi.
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
[#3]
Utente
Grazie delle tempestive risposte.
Dagli esami audiometrici, nel tempo, risulta che la perdita di udito, dopo il presunto infarto, è andata comunque peggiorando abbastanza drasticamente:
Riguardo questo punto mi chiedo: un infarto cocleare tende a peggiorare nel tempo? Se questa opzione è da escludere l'ipotesi disfunzione dell'ATM sarebbe più probabile, sbaglio?
Ho omesso che ho subito nel tempo diversi traumi, precedenti i primi sentori di ipoacusia, tra cui una rottura femore dx e una forte contusione al volto sempre dal lato dx che ha causato la perdita della memoria breve per circa 18 ore, un truma da rumore durante un concerto che però fatico a collocare nel tempo.
Nello stesso periodo in cui ho riscontrato l'ipoacusia è comparso anche un polipo sulla corda vocale dx che è stato successivamente asportato.
Spero queste informazioni siano utili, mi scuso per non averle rese note prima.
Vi ringrazio ancora per le risposte, per quello che riguarda i link segnalati dal dottor Bernkopf devo dire che mi ritrovo in diverse descrizione e meno in altre.
Grazie ancora.
Dagli esami audiometrici, nel tempo, risulta che la perdita di udito, dopo il presunto infarto, è andata comunque peggiorando abbastanza drasticamente:
Riguardo questo punto mi chiedo: un infarto cocleare tende a peggiorare nel tempo? Se questa opzione è da escludere l'ipotesi disfunzione dell'ATM sarebbe più probabile, sbaglio?
Ho omesso che ho subito nel tempo diversi traumi, precedenti i primi sentori di ipoacusia, tra cui una rottura femore dx e una forte contusione al volto sempre dal lato dx che ha causato la perdita della memoria breve per circa 18 ore, un truma da rumore durante un concerto che però fatico a collocare nel tempo.
Nello stesso periodo in cui ho riscontrato l'ipoacusia è comparso anche un polipo sulla corda vocale dx che è stato successivamente asportato.
Spero queste informazioni siano utili, mi scuso per non averle rese note prima.
Vi ringrazio ancora per le risposte, per quello che riguarda i link segnalati dal dottor Bernkopf devo dire che mi ritrovo in diverse descrizione e meno in altre.
Grazie ancora.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 10.4k visite dal 28/03/2018.
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