Problemi ATM,orecchie dolenti ,insensibilità facciale, cervicalgia,dolori rachide,problemi deglutizi

Buongiorno a tutti,

Ho 35 anni e da quando ne ho 31 ho questa serie di problemi che mi rendono nullo.
Nel 2013 ho avvertito un fortissimo mal di schiena ( ho una scoliosi 42 gradi cobb,con inversione della normale lordosi cervicale, in cura con specifici esercizi , due ore al giorno per mantenerla stabile) e per la prima volta una fortissima cervicalgia.
Mi accorgo che a livello dentale qualcosa è cambiato , come se l'arcata inferiore fosse troppo lunga per quella superiore
Faccio ogni tipo di esame e mi sottopongo ad una intensa fisioterapia ( che non serve a nulla).Mi rivolgo al mio dentista che mi propone un bite , che però risulta inefficiente.Eseguo altri test di tipo neurologici e ortopedici, e dopo una ipotesi Arnold Chiari che mi ha tenuto in apprensione per un anno ( sono persino andato in Spagna a farmi visitare ) questa viene smentita da diversi specialisti nel più noto centro di Neurologia di Milano.
Nel frattempo ho dovuto lasciare il mio lavoro.
Ho visitato per oltre un anno uno gnatologo di Milano, altro bite con relativi esami fatti e rifatti più volte ed appuntamenti ogni 15 giorno per calibrarlo, risultato nullo
Mi affido ad un altro gnatologo di Roma e metto l'apparecchio con tecnica MEAW.Lo tengo per 17 mesi .Ad Aprile 2017 lo tolgo e per una settimana sono tornato a vivere.Poi mi crolla il mondo addosso ed incominciano a bruciarmi i denti.Mi rivolgo al mio dentista di fiducia dove vivo e dopo avergli chiesto se fosse parodontite mi risponde sicuramente di no.Dopo due mesi ( e tanti soldi spesi ) mi rivolgo ad un parodontologo che prima mi toglie tutte le coperture dei colletti messe in precedenza poi mi conferma la parodontite ed inizia a curarmi.Scailing ed altre procedure ed ad Agosto mi bruciano di meno e la chiusura della bocca risulta anche migliore di quando avevo tolto l'apparecchio.Finalmente
Il vero problema è che a causa di questa parodontite non potevo portare i bite di contenimento e da settembre ad oggi , la situazione è degenerata.Non riesco più a mangiare correttamente devo sforzarmi pe deglutire mal di orecchie intenso , mal di testa 24 ore al giorno.Non avendo più la fiducia dello gnatologo che mi ha messo l'apparecchio e che non si è accorto che mi stava venendo la parodontite cerco di rivolgermi ad altri due studi che però vogliono confezionarmi altri eventuali bite.
Io so per certo che il bite non funzionerà , ne ho già provati diversi e nel momento in cui me lo tolgo avrei ancora più difficoltà a mangiare.L'unica mia speranza è che io trova qualcuno che faccia in modo che i miei denti non si tocchino più davanti . Basterebbe poco non si sono spostati di molto, il problema è che ora ho anche il problema parodontale e non so come i miei denti possano reagire ad un'ulteriore spostamento.Sarei anche disposto a toglierli tutti e mettere una dentiera o impianti che combaciassero,voglio tornare ad essere me stesso.

Ringrazio anticipatamente per eventuali risposte e suggerimenti
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.7k 215
Gentile Paziente, " che però vogliono confezionarmi altri eventuali bite.
Io so per certo che il bite non funzionerà "
Qualunque gnatologo, se riscontrerà un possibile ruolo dell'occlusione nel sostenere i problemi che riferisce, le proporrà (spero!) un altro bite.
Gentile Paziente, la prescrizione di un bite, in un caso come il suo è corretta, ma dire "un bite" é come dire "una pillola" : rappresenta un trattamento assolutamente individuale, e , come una pillola consiste nello sbocco terapeutico di una diagnosi che deve essere corretta, e corretta deve essere anche la modalità di assunzione, (e solo a queste condizioni una pillola può risolvere una patologia), così il bite rappresenta la configurazione tecnica e artigianale di un ragionamento diagnostico e di una ipotesi terapeutica formulata dal dentista-gnatologo che lo prescrive e fa realizzare: è quest’ultima, cioè la prestazione culturale che il paziente acquista, non l''oggetto artigianale che qualunque tecnico realizza in un''ora di lavoro, e che è di infimo valore venale se disgiunto dalla prima.
E' necessario inoltre considerare che la problematica della colonna vertebrale e della cintura scapolare non sono sempre isolate e fini a se stesse, ma inserite nel generale contesto posturale dell'intera struttura corporea . Può essere considerata , in molti casi, un sistema di compenso di malposizioni che intervengono nei distretti inferiori ( bacino, ginocchia, caviglie, piedi) solitamente chiamate "Ascendenti", o superiori (malocclusione dentaria con malposizione mandibolare sopratutto) solitamente denominate "Discendenti".
La postura del cranio rispetto alla colonna cervicale non è determinata solo dai muscoli del collo che connettono direttamente questi due sistemi, ma anche da un altro sistema muscolare indiretto formato dai sottoioidei, dai sopraioidei e dagli elevatori della mandibola
La postura della mandibola è dunque pienamente coinvolta (anche se spesso trascurata) nella postura del sistema cranio-vertebrale. Anzi il suo ruolo va opportunamente rivalutato in considerazione del fatto che la mandibola è l'unico elemento macroscopicamente mobile del cranio, e viene coinvolta non solo in molte funzioni normali (masticazione, fonazione, deglutizione) e patologiche (bruxismo, serramento) ma partecipa attivamente anche all'interpretazione dei diversi stati psichici del soggetto (basti pensare al serramento nei momenti di collera, di paura, di sforzo o di lotta), costituendo molto spesso un indispensabile anello di congiunzione fra lo stress psicofisico e il dolore cefalico e vertebrale.
Se per varie ragioni (scheletriche, dentarie, iatrogene) la mandibola è costretta ad assumere a bocca chiusa una posizione spaziale scorretta (protrusa, retrusa o deviata) ciò causerà necessariamente degli atteggiamenti compensatori a livello del rachide.
Ovviamente quanto sopra ha valore del tutto relativo, non potendosi avere via rete gli indispensabili riscontri di una visita diretta: è importante che il dentista al quale si rivolge sia esperto in problemi dell''Articolazione Temporo Mandibolare (ATM): non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità.
Cordiali saluti ed auguri

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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Utente
Utente
Buongiorno Dottore, la ringrazio per la sua celere risposta.


Mi accorgo quotidianamente che mandibola e rachide sono strettamente correlati, in base a come dormo o a che cosa faccio durante il giorno sento che cambia la conformazione.

Ciò che volevo dire è che ad Agosto dopo 3 mesi che ho tolto l'apparecchio i miei denti combaciavano quasi perfettamente ( tranne dopo avere tenuto la bocca aperta per molto tempo ) ed i miei dolori si sono affievoliti notevolmente ed ho ricominciato a vivere.Poi l'arcata superiore si è ristretta e la mia mandibola per compensare si è retratta e sono iniziati i dolori.Il fatto che il bite secondo me non sia la soluzione, è che nel momento in cui lo tolgo per mangiare non ci riesco , addentare il cibo è impossibile perché gli incisivi si toccano ed in quella mezz'ora di tempo che rimango senza, i dolori tornano tutti, e non basta poi rimetterlo per far sparire tutto in 10 minuti .Questa situazione la vivo sulla mia pelle tutti i giorni e non si tratta di dolorini , ma di dolori invalidanti che non mi permettono di fare ciò che dovrei fare ( mi tocca scrivere al computer stando in piedi per esempio ).

Volevo solo descrivere la mia situazione da cui non riesco ad uscire

Ringrazio nuovamente
[#3]
Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.7k 215
E' evidente che lei descrive una recidiva, che va affrontata adeguatamente, al fine di tornare al benefico ottenuto con il trattamento.
Cordiali saluti ed auguri .
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