Disfunzione atm - infiammazione muscolatura
Egregi Dottori, Gentili Dottoresse, a gennaio 2016 ho iniziato ad utilizzare un apparecchio elettrostimolatore per "ginnastica facciale". L'uso inappropriato del sottoscritto ha provocato una serie di problemi le cui conseguenze sono ancora presenti oggi. Il 20.05.2016 è iniziato il mio calvario: - dolori muscolari nella parte alta del busto; - orecchie ovattate (dx in particolare); - difficoltà a deglutire; - dolore mascellare (dx); - dolori sternoclaidomastoide, - muco nasale nel retrobocca; - dolori cervicali; - dolore all'orecchio (dx); - fitte allo sterno. Il mio medico generico ha inizialmente identificato il problema in una irritazione del trigemino prescrivendomi una cura con Lyrica (antiepilettico). Non convinto della diagnosi (i sintomi da me riscontrati non corrispondevano a quelli descritti nella letteratura) non ho assunto questo medicamento.
Ho iniziato cure di fisioterapia per la cura dei Trigger point, agopuntura, chiropratica,... sempre sotto la visione del mio medico. Ho sofferto senza riscontrare grossi miglioramenti.
Avvalendomi della vostra ottima piattaforma (grazie) sono riuscito ad identificare il mio problema con una disfunzione all'ATM. Ho quindi iniziato da dicembre 2016 un percorso grazie al mio dentista di fiducia che non ha riscontrato segni di bruxismo/digrignamento importanti, definendomi un digrignatore occasionale. Ho però insistito, disperato, per avere un bite.
Lo specialista gnatologo a cui mi ha indirizzato non ha rilevato malloclusione e rumore mandibolare. Mi ha consegnato un bite notturno personalizzato il 4 dicembre 2015. Dopo averlo utilizzato per 1 mese, alla visita di controllo, ho informato lo specialista che i miei dolori all'orecchio erano aumentati. Lo specialista ha controllato il bite informandomi che non vi erano segni di digrignamento. Dal 4 gennaio 2016 non utilizzo più il bite.
I sintomi da gennaio 2016 si sono ridotti a: - Orecchie ovattate; - dolore mascellare (dx); - dolore all'orecchio (dx); - dolore alla mascella (dx); - rigidità collo (dx); - crepitio alle orecchie (che sparisce temporaneamente con lavaggi nasali).
Da due settimane ho iniziato una cura, presso un dentista specializzato nella Low Laser Terapy. Questo specialista mi ha confermato un problema d'infiammazione dell'ATM (condilo, massetere,...) e mi sta curando. Ad oggi ho fatto 4 sedute.
La domanda che vi pongo è se, tenuto conto di quanto presentato, la direzione da me intrapresa può considerarsi corretta e, se possibile, indirizzarmi su eventuali ulteriori misure. Vi ringrazio ancora per quanto fate.
Ho iniziato cure di fisioterapia per la cura dei Trigger point, agopuntura, chiropratica,... sempre sotto la visione del mio medico. Ho sofferto senza riscontrare grossi miglioramenti.
Avvalendomi della vostra ottima piattaforma (grazie) sono riuscito ad identificare il mio problema con una disfunzione all'ATM. Ho quindi iniziato da dicembre 2016 un percorso grazie al mio dentista di fiducia che non ha riscontrato segni di bruxismo/digrignamento importanti, definendomi un digrignatore occasionale. Ho però insistito, disperato, per avere un bite.
Lo specialista gnatologo a cui mi ha indirizzato non ha rilevato malloclusione e rumore mandibolare. Mi ha consegnato un bite notturno personalizzato il 4 dicembre 2015. Dopo averlo utilizzato per 1 mese, alla visita di controllo, ho informato lo specialista che i miei dolori all'orecchio erano aumentati. Lo specialista ha controllato il bite informandomi che non vi erano segni di digrignamento. Dal 4 gennaio 2016 non utilizzo più il bite.
I sintomi da gennaio 2016 si sono ridotti a: - Orecchie ovattate; - dolore mascellare (dx); - dolore all'orecchio (dx); - dolore alla mascella (dx); - rigidità collo (dx); - crepitio alle orecchie (che sparisce temporaneamente con lavaggi nasali).
Da due settimane ho iniziato una cura, presso un dentista specializzato nella Low Laser Terapy. Questo specialista mi ha confermato un problema d'infiammazione dell'ATM (condilo, massetere,...) e mi sta curando. Ad oggi ho fatto 4 sedute.
La domanda che vi pongo è se, tenuto conto di quanto presentato, la direzione da me intrapresa può considerarsi corretta e, se possibile, indirizzarmi su eventuali ulteriori misure. Vi ringrazio ancora per quanto fate.
[#1]
Gentile Paziente. ovviamente qualunque osservazione senza poter vedere il caso, ha comunque un valore relativo.
Mi sembra però che i Colleghi abbiano focalizzato soprattutto il problema della presenza o assenza di bruxismo, aspetto comunque secondario: una disfunzione ATM può sussistere anche in assenza di bruxismo.
Invece mi sembra si sia data poca importanza ai sintomi auricolari.
Una malposizione mandibolare , indotta da una malocclusione dentaria, può provocare anche un traumatismo cronico sull'orecchio da parte del condilo mandibolare, come si può il più delle volte chiaramente apprezzare con la palpazione endoauricolare, infilando cioè i propri mignoli nelle orecchie e aprendo/chiudendo la bocca. Il continuo stimolo nocivo nei confronti dell'orecchio, che si ripropone ogni volta che l'individuo deglutisce, mastica o chiude comunque la bocca, può provocare dolore (otalgia), e finire per predisporre anche alla superinfezione e all'instaurarsi delle otiti ricorrenti e croniche.
Questo conflitto, se presente, può interessare non solo il Condotto Uditivo Esterno (CUE), ma anche la tuba (quel tubicino che mette in comunicazione l'orecchio medio con il retrobocca), posto che nel cattivo funzionamento della tuba c'é la chiave interpretativa della maggior parte delle otiti, come anche della predisposizione di alcuni pazienti a soffrire periodicamente di vari disturbi all'orecchio.
Del resto anche la letteratura scientifica riferisce che quando alcuni sintomi di usuale pertinenza otorinolaringoiatria non sono sostenuti da problemi otologici o non se ne trova la soluzione, è al possibile conflitto fra condilo mandibolare e orecchio che bisogna rivolgere qualche attenzione. Il dolore inspiegabile all’orecchio di questi sintomi è fra i più tipici.
Per meglio comprendere le dinamiche descritte, può aprire questo link:
http://www.studiober.com/patologie/patologia-dellorecchio/
Per tutto ciò le consiglio di consultare anche un dentista-gnatologo che si occupi abitualmente di problemi dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) e di rapporti fra questa e l’orecchio: non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità .
Le suggerirei anche di dare un'occhiata agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
Mi sembra però che i Colleghi abbiano focalizzato soprattutto il problema della presenza o assenza di bruxismo, aspetto comunque secondario: una disfunzione ATM può sussistere anche in assenza di bruxismo.
Invece mi sembra si sia data poca importanza ai sintomi auricolari.
Una malposizione mandibolare , indotta da una malocclusione dentaria, può provocare anche un traumatismo cronico sull'orecchio da parte del condilo mandibolare, come si può il più delle volte chiaramente apprezzare con la palpazione endoauricolare, infilando cioè i propri mignoli nelle orecchie e aprendo/chiudendo la bocca. Il continuo stimolo nocivo nei confronti dell'orecchio, che si ripropone ogni volta che l'individuo deglutisce, mastica o chiude comunque la bocca, può provocare dolore (otalgia), e finire per predisporre anche alla superinfezione e all'instaurarsi delle otiti ricorrenti e croniche.
Questo conflitto, se presente, può interessare non solo il Condotto Uditivo Esterno (CUE), ma anche la tuba (quel tubicino che mette in comunicazione l'orecchio medio con il retrobocca), posto che nel cattivo funzionamento della tuba c'é la chiave interpretativa della maggior parte delle otiti, come anche della predisposizione di alcuni pazienti a soffrire periodicamente di vari disturbi all'orecchio.
Del resto anche la letteratura scientifica riferisce che quando alcuni sintomi di usuale pertinenza otorinolaringoiatria non sono sostenuti da problemi otologici o non se ne trova la soluzione, è al possibile conflitto fra condilo mandibolare e orecchio che bisogna rivolgere qualche attenzione. Il dolore inspiegabile all’orecchio di questi sintomi è fra i più tipici.
Per meglio comprendere le dinamiche descritte, può aprire questo link:
http://www.studiober.com/patologie/patologia-dellorecchio/
Per tutto ciò le consiglio di consultare anche un dentista-gnatologo che si occupi abitualmente di problemi dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) e di rapporti fra questa e l’orecchio: non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità .
Le suggerirei anche di dare un'occhiata agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#2]
Aggiungo solo a quanto giustamente detto dal collega che l'uso di TENS può essere pericoloso se effettuato con strumenti non dedicati all'odontoiatria. Servono correnti con frequenza particolare, altrimenti rischia di peggiorare i sintomi.
[#3]
"il mio dentista di fiducia che non ha riscontrato segni di bruxismo/digrignamento importanti, definendomi un digrignatore occasionale. "
Una diagnosi direi azzardata.
Manca una OGGETTIVAZIONE delle contrazioni muscolari.
Sul bite non sono rilevabili, nella maggior parte dei casi, segni di digrignamento.
Ma il bruxismo si manifesta nella maggior parte dei casi, come SERRAMENTO dei denti, e non lascia tracce sul bite.
Ma questo lo gnatologo (o presunto tale) evidentemente non lo sa.
Un bite che fa peggiorare i sintomi è un bite sbagliato.
Il bite deve farli diminuire i sintomi, deve far cessare la tensione muscolare, deve risolvere il dolore all'orecchio, l'ovattamento, il dolore facciale.
Con il bite che allestisco, dalla forma particolarissima, modifico i rapporti fra le arcate dentali allentando in prima battura le tensioni muscolari e il dolore facciale.
I miei bite necessitano di continui adattamenti che durano qualche mese con un feedback principalmente anamnestico e clinico.
Torniamo al bruxismo:
sul mio sito ho riassunto in alcuni articoli l'argomento bruxismo:
www.studioformentelli.it/pagine/articoli/bruxismo
Ogni discussione sull'argomento bruxismo deve necessariamente passare attraverso una oggettivazione del fenomeno: la sua MISURAZIONE.
Un dentista in fase di visita, o in fase di ascolto del suo racconto, può SOSPETTARLO, anche fortemente, ma non ACCERTARLO.
Oggi disponiamo di due formidabili strumenti di misura domiciliare notturna per poterlo accertare: il Bruxoff e il GrindCare.
Possiamo anche differenziare, con l'uso di questi strumenti, un profilo di contrazione da serramento da uno da digrignamento.
Va poi indagato il fenomeno del bruxismo della veglia, che è differente da quello del sonno.
In conclusione, la sua problematica dipende verosimilmente da un insieme di fattori, fra cui eventualmente il bruxismo (da indagare seriamente) che vanno a dare un sovraccarico dell'Articolazione Temporo-Mandibolare.
Sulla laser terapy preferisco non esprimere giudizi; fino a questo momento della giornata sono stato bravo e non ho ancora pronunciato parolacce o volgarità.
Una diagnosi direi azzardata.
Manca una OGGETTIVAZIONE delle contrazioni muscolari.
Sul bite non sono rilevabili, nella maggior parte dei casi, segni di digrignamento.
Ma il bruxismo si manifesta nella maggior parte dei casi, come SERRAMENTO dei denti, e non lascia tracce sul bite.
Ma questo lo gnatologo (o presunto tale) evidentemente non lo sa.
Un bite che fa peggiorare i sintomi è un bite sbagliato.
Il bite deve farli diminuire i sintomi, deve far cessare la tensione muscolare, deve risolvere il dolore all'orecchio, l'ovattamento, il dolore facciale.
Con il bite che allestisco, dalla forma particolarissima, modifico i rapporti fra le arcate dentali allentando in prima battura le tensioni muscolari e il dolore facciale.
I miei bite necessitano di continui adattamenti che durano qualche mese con un feedback principalmente anamnestico e clinico.
Torniamo al bruxismo:
sul mio sito ho riassunto in alcuni articoli l'argomento bruxismo:
www.studioformentelli.it/pagine/articoli/bruxismo
Ogni discussione sull'argomento bruxismo deve necessariamente passare attraverso una oggettivazione del fenomeno: la sua MISURAZIONE.
Un dentista in fase di visita, o in fase di ascolto del suo racconto, può SOSPETTARLO, anche fortemente, ma non ACCERTARLO.
Oggi disponiamo di due formidabili strumenti di misura domiciliare notturna per poterlo accertare: il Bruxoff e il GrindCare.
Possiamo anche differenziare, con l'uso di questi strumenti, un profilo di contrazione da serramento da uno da digrignamento.
Va poi indagato il fenomeno del bruxismo della veglia, che è differente da quello del sonno.
In conclusione, la sua problematica dipende verosimilmente da un insieme di fattori, fra cui eventualmente il bruxismo (da indagare seriamente) che vanno a dare un sovraccarico dell'Articolazione Temporo-Mandibolare.
Sulla laser terapy preferisco non esprimere giudizi; fino a questo momento della giornata sono stato bravo e non ho ancora pronunciato parolacce o volgarità.
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
[#6]
Non è da escludere.
Ma non si soffermi troppo sulla problematica bruxismo (ha ragione il dr. Bernkopf in questo), e si concentri sulla patologia da sovraccarico, che è in ultima analisi la responsabile dei disturbi.
Il bruxismo può dare il suo nefasto contributo, ma potrebbe essere del tutto assente.
Senza misurazione, non so se contribuisce e in che misura contribuisce.
Posso sospettarlo, magari essere quasi certo della sua presenza o assenza, ma non SAPERLO.
Questo il senso del mio contributo.
Ma non si soffermi troppo sulla problematica bruxismo (ha ragione il dr. Bernkopf in questo), e si concentri sulla patologia da sovraccarico, che è in ultima analisi la responsabile dei disturbi.
Il bruxismo può dare il suo nefasto contributo, ma potrebbe essere del tutto assente.
Senza misurazione, non so se contribuisce e in che misura contribuisce.
Posso sospettarlo, magari essere quasi certo della sua presenza o assenza, ma non SAPERLO.
Questo il senso del mio contributo.
[#7]
Utente
Buongiorno Dottori,
in merito al caso che vi ho sottoposto vi informo che da 4 mesi utilizzo una placca di riposizionamento mandibolare 24h/24h pasti esclusi.
La placca di riposizionamento mandibolare posiziona la mia mandibola in avanti in quanto la stessa era in posizione retrusa.
I risultati sono molto incoraggianti. Oggi i miei problemi si sono "ridotti" a:
-ovattamento delle orecchie in particolare dx. Questo talvolta in una forma maggiore a quanto riscontravo prima della cura;
- tensione muscolare lato destro collo ed in particolare massetere dx.
Ho notato che quando tolgo la placca x mangiare non alcun dente a contatto eccetto i denti del giudizio. Tra le due arcate c'é uno spazio di 2/3 mm.
Durante i pasti cerco di masticare ma non riesco fino in fondo. Dopo aver terminato di mangiare riscontro un maggiore indolenzimento del massetere dx accompagnato da un dolore sordo.
Domande:
1)La placca puó essere utilizzata x mangiare? Premesso che x questa funzione é molto scomoda in quanto limita i movimenti nella masticazione;
2)il maggiore ovattamento delle orecchie puó rientrare nel normale decorso terapeutico?
3)Con la placca la muscolatura dx non é rilassata. Questo rientra nel effetto stretching ?
Grazie ancora x i vostri consigli che mi hanno aiutato a trovare la giusta via.
in merito al caso che vi ho sottoposto vi informo che da 4 mesi utilizzo una placca di riposizionamento mandibolare 24h/24h pasti esclusi.
La placca di riposizionamento mandibolare posiziona la mia mandibola in avanti in quanto la stessa era in posizione retrusa.
I risultati sono molto incoraggianti. Oggi i miei problemi si sono "ridotti" a:
-ovattamento delle orecchie in particolare dx. Questo talvolta in una forma maggiore a quanto riscontravo prima della cura;
- tensione muscolare lato destro collo ed in particolare massetere dx.
Ho notato che quando tolgo la placca x mangiare non alcun dente a contatto eccetto i denti del giudizio. Tra le due arcate c'é uno spazio di 2/3 mm.
Durante i pasti cerco di masticare ma non riesco fino in fondo. Dopo aver terminato di mangiare riscontro un maggiore indolenzimento del massetere dx accompagnato da un dolore sordo.
Domande:
1)La placca puó essere utilizzata x mangiare? Premesso che x questa funzione é molto scomoda in quanto limita i movimenti nella masticazione;
2)il maggiore ovattamento delle orecchie puó rientrare nel normale decorso terapeutico?
3)Con la placca la muscolatura dx non é rilassata. Questo rientra nel effetto stretching ?
Grazie ancora x i vostri consigli che mi hanno aiutato a trovare la giusta via.
[#8]
Buonasera,
mi aggiungo ai validissimi colleghi che mi hanno preceduto,esprimendo delle considerazioni a titolo puramente informativo,non volendo entrare nel merito del trattamento:
- la placca di riposizionamento non consente di mangiare ,a meno che venga eliminato" il vallo " di riposizionamento e modificata ad hoc la placca medesima;
- "occludono solo i denti del giudizio"...."tensione muscolare lato dx del collo ed in particolare massetere dx...." :
forse la mandibola potrebbe essere un pelino troppo avanti
e forse andrebbe rivalutata meglio la sua posizione(lo verifichi col curante)
- la sensazione di fullness ,escludendo cause ORL,non sempre
scompare con la terapia gnatologica
- sul rilassamento non mi esprimo perché non so quanto è alto il suo bite ,ne ' se esso
consente uno stretching "statico".
- inoltre dopo un certo periodo andrebbe presa in considerazione una eventuale "finalizzazione"
Ne parli col Collega che la segue
Distinti Saluti
mi aggiungo ai validissimi colleghi che mi hanno preceduto,esprimendo delle considerazioni a titolo puramente informativo,non volendo entrare nel merito del trattamento:
- la placca di riposizionamento non consente di mangiare ,a meno che venga eliminato" il vallo " di riposizionamento e modificata ad hoc la placca medesima;
- "occludono solo i denti del giudizio"...."tensione muscolare lato dx del collo ed in particolare massetere dx...." :
forse la mandibola potrebbe essere un pelino troppo avanti
e forse andrebbe rivalutata meglio la sua posizione(lo verifichi col curante)
- la sensazione di fullness ,escludendo cause ORL,non sempre
scompare con la terapia gnatologica
- sul rilassamento non mi esprimo perché non so quanto è alto il suo bite ,ne ' se esso
consente uno stretching "statico".
- inoltre dopo un certo periodo andrebbe presa in considerazione una eventuale "finalizzazione"
Ne parli col Collega che la segue
Distinti Saluti
Dr. Luigi De Socio
Specialista in Odontoiatria
Perfezionato in Ortodonzia
Perfezionato in Gnatologia
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 10.4k visite dal 20/01/2017.
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